Belgio – importazioni di vino – aggiornamento 2023
Le importazioni di vino del Belgio calano del 5% tornando leggermente sotto il miliardo di euro (974 milioni per la precisione), a fronte di un calo corrispondente dei volumi a circa 2.5 milioni di ettolitri. Se allarghiamo lo sguardo abbiamo una visione migliore: le importazioni sono stabili a valore e calano del 5% all’anno in media a volume, a dimostrazione di una tendenza a bere meno e meglio che troviamo in molti mercati. Grazie all’andamento positivo dei nostri spumanti (in un mercato dove gli spumanti sono importantissimi) l’Italia sta guadagnando quote di mercato nel paese a spese dei prodotti spagnoli che comunque restano davanti ai nostri in valore (fatto abbastanza inusuale). La Francia continua a dominare, per vicinanza geografica e culturale, rappresentando il 55% delle importazioni totali e oltre il 60% di quelle di spumanti. Nel resto del post trovate tabelle e ulteriori commenti.
Il Belgio ha importato 974 milioni di euro di vino per un volume di 2.51 milioni di ettolitri, in calo del 5% sul 2022 (che per valore aveva segnato il massimo storico).
Di questi, 624 milioni sono di vini fermi in bottiglia (-7% nel 2023 e stabili sui 5 anni), 66 milioni sono di vino sfuso (+10% nel 2023 ma -7% annuo dal 2018 a questa parte) e 282 milioni sono di vino spumante, anch’esso in calo del 4% sul 2022 ma in realtà in leggera crescita sui 5 anni (2% annuo).
La Francia domina tutte le categorie come dicevamo, con un totale di 536 milioni di euro, -8% sul 2023 e stabile sui 5 anni soprattutto a causa dei vini fermi.
L’Italia è passata a numero due del mercato superando la Spagna nel 2020 e da quell’anno ha allargato il gap. Le nostre esportazioni sono in realtà cresciute del 3% nel 2023 a 124 milioni di euro, contro un calo del 9% per la Spagna a 91 milioni. Calcolato sugli ultimi 5 anni, il nostro ritmo di crescita è chiaramente migliore degli altri (+7% contro 0% della Francia e -3% della Spagna) e questo si deve a tutte le categorie ma in particolare agli spumanti, che crescono del 10% annuo per l’Italia contro il +2% della Francia e il -5% della Spagna.
Infine, uno sguardo ai volumi, che sono strutturalmente in calo. La Francia è a 1.1 milioni di ettolitri, e cala leggermente più della media, mentre la Spagna si mantiene seconda in volume a 370mila ettolitri. L’Italia è il terzo esportatore in volume con 325mila ettolitri e l’unico del tabellone allegato con un percorso di crescita coerente (salvo l’Olanda che però ovviamente riesporta, sporcando un po’ l’analisi).
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