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    Benazzoli: nasce il Trento Doc Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero

    Pastrengo, marzo 2023_Claudia e Giulia Benazzoli presentano il Trento Doc Riserva 2019 Benazzoli Fulvio dosaggio zero, un metodo classico esclusivo che segna il debutto della cantina nel mondo delle bollicine trentine. Con questo vino le sorelle imprenditrici oggi alla guida dell’azienda portano a termine il lavoro meticoloso avviato dal padre Fulvio. La sua volontà era […] LEGGI TUTTO

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    Due vini bianchi Irpini per festeggiare la Pasqua

    Qualsiasi menù abbiate in mente per Pasqua o Pasquetta, i bianchi dell’Irpinia, freschi, eleganti, versatili, si prestano ad ogni abbinamento. L’azienda Fonzone di Paternopoli (AV) suggerisce il Fiano di Avellino e il Greco di Tufo, due vitigni autoctoni che esprimono l’essenza dell’Irpinia nel bicchiere. In particolare, il Fiano di Avellino DOCG di Fonzone è un […] LEGGI TUTTO

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    Nasce il progetto Adotta una vigna con AIS Veneto

    L’Associazione Italiana Sommelier Veneto presenta Adotta una vigna con AIS Veneto, il nuovo progetto educativo e solidale che ha il duplice obiettivo di sostenere la Fattoria Sociale Casa di Anna – realtà che da diversi anni persegue l’inclusione sociale attraverso il lavoro in azienda di persone disabili o con problemi giudiziari – e di diventare percorso […] LEGGI TUTTO

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    Mercato in ripresa: ecco il bilancio di ProWein e le aspettative per Vinitaly di Santa Venere

    «Durante ProWein – racconta Giuseppe – abbiamo ottenuto risultati significativi, con una grande affluenza di operatori nord europei, americani e giapponesi. Il mercato estero ha mostrato una netta ripresa, con nuovi contatti consolidati e l’acquisizione di un nuovo cliente proveniente dalla Thailandia». A dirlo è Giuseppe Scala, alla guida, insieme al fratello Francesco, della cantina […] LEGGI TUTTO

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    Export dei vini italiani: nel 2023 flessione dell’1% nei volumi e dello 0,8% nei valori

    Non è un momento particolarmente felice per il vino italiano, colpito da inchieste televisive d’accatto e dal fuoco amico di giornalisti e addetti ai lavori, alcuni folgorati sulla via di Damasco dai vini dealcolati, altri diventati bandiera del salutismo oltranzista. In questo contesto piuttosto plumbeo giungono i dati 2023 sull’export dove si evidenzia una sostanziale tenuta. Infatti il 2023 chiude con una flessione dell’1% nei volumi (21,4 milioni di ettolitri) e dello 0,8% nei valori, a poco meno di 7,8 miliardi di euro. Si tratta, evidenziano le elaborazioni dell’Osservatorio Uiv-Ismea su base Istat, del terzo bilancio annuale in negativo registrato nel nuovo millennio, dopo la crisi economico-finanziaria del 2009 e l’effetto Covid del 2020.

    Ma al contrario dei due precedenti, rileva l’Osservatorio, il dato di quest’anno evidenzia difficoltà determinate non solo da variabili congiunturali ma anche da fattori di ordine strutturale, che sembrano peraltro accomunare tutti i principali Paesi produttori. L’Italia conferma comunque la sua leadership nei volumi esportati con la Spagna che scende a poco più di 20 milioni di ettolitri (-4,1%).

    Rispetto alla leggera contrazione complessiva, si intensificano le difficoltà di quelle tipologie e aree produttive bandiera del made in Italy enologico. È il caso dei vini fermi a denominazione in bottiglia, con i volumi a -6,2% per le Dop e a -4,3% per le Igp; contrazioni più marcate rispetto alla performance complessiva italiana, ma meno evidenti se rapportate a quelle della Francia, che chiude rispettivamente a -11% e -8%. In particolare, in linea con le tendenze mondiali, soffrono soprattutto i rossi del Belpaese, che scendono dell’8% per le Dop e del 6% nel caso delle Igp, un’impasse evidenziata anche dal calo delle esportazioni di vini comuni in bottiglia (-9%).

    Evidenze che si riflettono anche a livello regionale: -12,5% (volume) per i rossi Dop veneti, -10,5% per i toscani, -5,5% per i piemontesi. Sul versante bianchi – che vedono i Dop a -4,7% e gli Igp a -1,3% – gli Stati Uniti chiudono a -5%, controbilanciati dal +3% del Regno Unito (dove però fanno malissimo i veneti Dop, a -10%) e dal +2% dei Paesi Bassi. Stazionaria la Germania.

    Per contro, il 2023 si è distinto per un forte incremento di vini sfusi (+12%), destinati soprattutto alla Germania, la cui incidenza sulla tipologia pesa per quasi 2/3 delle esportazioni.

    Il quadro si fa più sfumato per gli spumanti, che dopo anni di crescita inarrestabile (+223% dal 2010 a oggi) cedono in volume il 2,3% (-1,7% per il Prosecco), con una crescita nei valori del 3,3% (Prosecco a +5,4%) in un contesto inflazionistico che ha favorito l’ascesa dei prezzi. Per lo spumante italiano il 2023 ha visto la caduta in volume nei primi due mercati mondiali (Usa a -12%, Uk a -4,4%), ma anche una buona crescita nell’Est Europa e un andamento ancora più sostenuto in Francia, con un più 25%. Un exploit al quale, secondo l’Osservatorio Uiv-Ismea, ha contribuito l’effetto sostituzione dello Champagne con il Prosecco (+21%) anche dettato dal minor potere di acquisto dei consumatori transalpini.

    La geografia dell’export vede una divaricazione netta tra i risultati ottenuti nell’Ue (+5,6% volume e +4,1% valore) ed extra-Ue (-7,5% volume e -4% valore). In difficoltà i top 5 buyer fatta eccezione per la Germania che, forte del boom dello sfuso, chiude a +8,4% (volume). Negativo il bilancio delle esportazioni in Usa, con un tendenziale -9,1%, oltre che in Uk (-1,8%), Svizzera (-3,6%) e Canada (-11,3%). Bene l’export in Francia (+6,7%), a fronte di una forte contrazione nei mercati giapponese (-13,4%) e cinese (-22,3%). LEGGI TUTTO

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    Planeta conquista il premio Meininger Awards Excellence in Wine & Spirit 2024

    Planeta conquista un altro prestigioso riconoscimento  portando a casa il titolo di “Wine family of the year” durante la 18ª edizione dei “Meininger Awards Excellence in Wine & Spirit”, tenutasi il 9 marzo 2024 a Düsseldorf. La giuria, composta da rinomati giornalisti delle principali riviste enologiche del gruppo Meininger – “Weinwirtschaft”, “Wine Business International”, “Sommelier” e […] LEGGI TUTTO