Vino.com – risultati 2024
I dati 2024 di Vino.com sono molto incoraggianti sotto due aspetti, entrambi importanti: dopo anni di perdite, il bilancio chiude con un leggero utile, pur aiutato da una piccola componente positiva non ricorrente ma anche da una strettissima disciplina sui costi, e con una generazione di cassa positiva. Il tutto condito da una ripresa delle vendite (+3%) dopo la normalizzazione post-Covid. In secondo luogo, la diversificazione internazionale sta prendendo piede: dei 28 milioni di fatturato, 10 sono generati nei mercati internazionali, probabilmente aiutati anche dal dominio “internazionale”. A completare e a confermare il quadro positivo, i soci hanno deciso di tramutare in capitale il prestito soci di 5 milioni di euro, il che è un segno della fiducia nella continuità aziendale. Vino.com si trova quindi a fine 2024 con una struttura finanziaria molto solida (8 milioni di cassa netta) e un andamento nel 2025, secondo la relazione degli amministratori, in linea con gli obiettivi del piano industriale.
Bene, passiamo a un’analisi più in dettaglio dei numeri, con grafici e tabella riassuntiva.
Le vendite crescono del 3% a 28 milioni di euro, grazie al rimbalzo del 20% del fatturato estero, che sale a 10 milioni. Le vendite in Italia subiscono invece un ulteriore leggero calo, -4% a 18 milioni di euro.
Il margine lordo cala leggermente, dal 35.3% al 34.5%, dopo il deciso cambio di marcia del 2023 (prima era intorno al 26% in media) e si conferma probabilmente il più alto del settore (Callmewine 2024 27%, Tannico 2023 30%, Xtrawine 2023 26%, Bernabei 2023 19%). In valore assoluto il margine lordo è praticamente stabile a 9.6 milioni di euro, ma l’utile operativo migliora sensibilmente da -2 milioni a +0.2 milioni grazie a oltre 1 milione di risparmi di costi di servizi e del personale e a una piccola componente straordinaria positiva (0.2 milioni).
L’utile netto di 0.35 milioni è poi aiutato da 0.2 milioni di euro di riprese fiscali positive, anche se bisogna sottolineare che Vino.com ha in pancia 22 milioni di perdite pregresse che in una situazione di “prevedibile certezza di recuperabilità” darebbero luogo a oltre 5 milioni di euro di crediti fiscali.
La parte finanziaria è in miglioramento con la cassa netta che passa da 6 a 8 milioni di euro e il prestito soci di 5 milioni che scompare e diventa patrimonio netto. Il miglioramento della cassa è anche aiutato da una variazione positiva di capitale circolante nonostante un incremento del magazzino (dopo la cura dimagrante del 2023), più che compensato dall’allungamento dei tempi di pagamento dei fornitori.
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