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Le esportazioni tedesche di vino sono in costante calo in volume da ormai diversi anni. Il grafico qui sopra mostra chiaramente questo trend: si è passati da 4 milioni di ettolitri di 10 anni fa agli attuali 3.3 milioni. Il calo non si riflette però nel valore delle esportazioni che si mantiene a cavallo del miliardo di euro. Qualcuno potrebbe ovviamente obiettare che c’è l’inflazione e che il vino italiano e francese sono ben oltre il livello di 10 anni fa. Vero. Anche vero però che il vino tedesco, salvo alcune nicchie di altissima qualità, non è un protagonista nel settore. Tornando ai nostri dati 2023 proposti da UN Comtrade, possiamo concludere che il 2023 è stato un buon anno per le esportazioni tedesche, rimaste stabili rispetto al buon livello del 2022 quando praticamente tutti gli altri paesi hanno visto un calo delle loro esportazioni. I Paesi Bassi sono il primo destinatario del vino tedesco, anche se come sapete questo paese è un grande centro di smistamento con i suoi porti, per cui è certo che gli olandesi non si bevono 800mila ettolitri di vino germanico! Bene, se siete interessati l’analisi prosegue nel post con tabelle e grafici completi.
La Germania ha esportato vino per 1075 milioni di euro nel 2023, con un incremento dell’1% sul 2022 e un progresso annuo simile negli ultimi 5 anni. Va dato atto che sebbene questi dati non siano eclatanti, l’andamento delle esportazioni mostra una volatilità molto limitata. Di questi, 846 milioni sono relativi a vino in bottiglia, 140 milioni sono spumanti (+2% sia sul 2022 che annuo dal 2018, quindi con una crescita leggermente più sostenuta), 89 milioni sono gli altri prodotti (principalmente vini sfusi).
Volumi: in calo come dicevamo. 3.3 milioni di ettolitri nel 2023, -6% sul 2022, e -2% annuo dal 2018 a questa parte. Il picco di esportazioni fu nel 2011 con 4.1 milioni di ettolitri.
I mercati di esportazione sono principalmente anglosassoni e paesi limitrofi. Come scrivevo sopra l’Olanda assorbe 187 milioni e 800mila ettolitri, presumibilmente rispediti per la maggior parte in altri paesi (gli olandesi bevono 3.6 milioni di ettolitri di vino in tutto…), entrambi in forte recupero sul 2022, +19% e +6% rispettivamente.
Vanno poi notati i cali riportati nel mercato inglese e americano (per quanto non sappiamo quando del vino olandese poi finisca qui…), -7% e -19% rispettivamente, ma anche la battuta d’arresto della Polonia (-4% dopo anni di crescita), dove invece è improbabile la mediazione olandese. Allo stesso modo, è leggermente negativo il dato della Svizzera (-4% ma positivo sui 5 anni) e più marcatamente quello belga (-12%).
Nuovo osservato speciale per il vino tedesco: la Republica Ceca, dove le esportazioni crescono ininterrottamente da diversi anni.
Buona consultazione!Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO





Sebbene il periodo sia poco significativo, nel primo trimestre le esportazioni di spumante si sono quasi fermate (+1%), facendo venir meno la spinta che negli ultimi anni avevano dato al nostro export di vino. Il periodo si è caratterizzato per forti oscillazioni tra i diversi mercati, con dati fortissimi per USA, Svizzera e Francia, compensati dal crollo della Russia (-59%), in misura minore, della Germania (-19%). Come dicevo sopra, il primo trimestre è un periodo anomalo, normalmente soltanto il 20% dell’anno, ma occorrerà capire che cosa succede nel mercato americano, visto che per il momento l’andamento non positivo delle esportazioni deriva più da una “normalizzazione” delle spedizioni in Russia che non da una crisi vera. Tra le categorie, resta positivo il Prosecco, calano tutti le altre tipologie.
Tabelle complete, ulteriori grafici e commento dettagliato nel resto del post.
Le esportazioni di spumante in marzo sono calate del 6% a 173 milioni di euro, portando quindi il primo trimestre a chiudere a 496 milioni, +1%. Il dato è essenzialmente allineato per quanto riguarda volumi (-1%) e prezzi (+1%).
Dal punto di vista delle categorie, il Prosecco continua a crescere, +5% a 387 milioni nel trimestre (stabile in marzo), mentre sono molto negativi i dati dell’Asti (-21% a 25 milioni) chiaramente influenzato dalla sovraesposizione a Russia e Lettonia. Gli spumanti DOP e tutti gli altri spumanti sono in calo del 9-10% nel primo trimestre.
Dal punto di vista dei mercati gli USA sono cresciuti del 6% anche in marzo e il trimestre si è chiuso con un incremento del 21% a 144 milioni di euro. Il Regno Unito è stabile a 77 milioni (la metà degli USA… prima del Covid erano sul medesimo livello…), la Germania cala del 19% a 29 milioni e teoricamente sarebbe superata dalla Francia, +13% a 31 milioni, anche se tirare delle conclusioni sul primo trimestre è molto prematuro (la Germania è ancora avanti sugli ultimi 12 mesi). Sono invece più che dimezzate le esportazioni verso la Russia, 16 milioni, mentre è stabile il Belgio a 24 milioni e la Svizzera recupera (+17%) a 18 milioni dopo un anno negativo.
Nel segmento del Prosecco, le esportazioni verso gli USA sono ancora più forti, +32% a 132 milioni di euro, ed è ancora più forte il crollo russo, -65%. Curiosamente sono invece negativi i dati dei nostri spumanti DOP in USA, -23%, compensati da una forte crescita nel mercato svizzero. Vedremo se questi trend si stabilizzeranno.Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO





Non c’è solo la tempistica favorevole della Pasqua a giustificare i dati particolarmente positivi forniti da IRI sulle vendite di vino nella GDO in Italia nel secondo trimestre. Ci sono tante novità, vedremo se confermate nel futuro: alcune tendenze strutturalmente negative, come il calo dei volumi di vino fermo e, nel segmento degli spumanti, dei […] LEGGI TUTTO


Lo so, potrete sbuffare tutta la vostra noia, davanti ad un altro post su un vino rosato. Oddio, davvero? Ancora un rosato? Ma questo è malato? C’ha la fissa? Ma perché? Voi che c’avete contro i rosati? Sfido a trovare qualcuno che dica di non apprezzare i rosati che ne abbia bevuti almeno una decina. […] LEGGI TUTTO





Fonte: Google Analytics
Concludendo: Google dà e Google prende. Il 2020 è stato un anno in calo molto significativo per il blog e non è stata una sorpresa vista l’evidenza di questo stesso post all’inizio dell’anno scorso. Due sono le determinanti: primo, il minore afflusso di visitatori da Google, -20%, che rappresenta ancora l’85% del totale. Secondo, il calo dei visitatori da cellulari (-31%). Ora, io sono convinto che questo secondo tema non sia negativo, nel senso che non capisco proprio come si possa leggere questo blog dal cellulare (anche se il mio Iphone8 non è dei più grandi e quindi giudico male). In qualche modo, quindi, il fatto che chi si collega dal computer sia sostanzialmente stabile mi rende più tranquillo: quelli che vedono bene (e quindi capiscono bene) sono gli stessi dell’anno scorso. In pratica, posso dire che inumeridelvino.it va in controtendenza: il mondo va verso il mobile, qui si resta decisamente ancorati al vecchio computer e così sarà, nei secoli dei secoli. Tra le altre cose interessanti, l’iniziativa Solonumeri ha generato circa il 5% del traffico totale del blog nell’anno, più che compensando la riduzione delle pagine viste pubblicate nel corso dell’anno (47mila nel 2020 sui post 2020 contro 58mila nel 2019 sui post 2019). Bene, queste sono le considerazioni generali, passiamo a qualche dettaglio numerico nel resto del post.I numeri del vino chiude il 2020 con 160mila visite (-17%), 346mila pagine viste (-14%) e dunque un incremento del 3% delle pagine viste per visita ora 2.
La durata media della visita cresce dell’11% a 2 minuti e 45 secondi, forse grazie ai nuovi grafici interattivi che trovate in alcuni post come questo. Sono invece invariati rispetto al 2019 sia il numero degli utenti che “rimbalzano”, circa il 65% e il tasso di nuovi utenti (86%).
Spaccando il -17% delle visite possiamo trovare due direttrici: da un lato, la riduzione del traffico dai motori di ricerca, -20% da Google nel 2020. Il restante 15% di visitatori è stabile rispetto al 2019. Dall’altro lato, il calo del traffico mobile (ragione a me sconosciuta ma come dicevo sopra benvenuta) che cala del 31% a 62mila visite. Se togliamo il mobile, tutto il resto cala del 5-6%, ma se togliamo anche i tablet e lasciamo il computer allora si arriva a in -1%.
Poco da dire sulle visite per area geografica, Italia -16% ed estero -22%.
Invece un punto va fatto sulle pagine per data di pubblicazione. Il 2020 è stato ancora un anno negativo per i contenuti pubblicati rispetto al 2019, con un calo del 19%. Lo “stock” di post pubblicati in precedenza, quindi pre-2020 per il 2020 e pre-2019 per il 2019 è calato da 147mila a 126mila, quindi -14%. Scende del 14% anche tutto il contenuto non-post, quindi pagine, tag, ricerche, categorie e Solonumeri. Solonumeri ha chiuso il 2020 con 17mila pagine viste circa, quindi il 5% del totale.
Previsione per il 2021: stabilizzazione dei numeri di visite e pagine viste!
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