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Le fiere del vino ai tempi del #coronavirus

Siamo animali socievoli, diceva Aristotele. Abbiamo bisogno di stare fisicamente in mezzo ai nostri simili, di avere contatti fisici con loro, perciò ogni limitazione o divieto in tal senso ci creano confusione, disappunto, disagio, rabbia. 

Eppure, a volte è necessario, anzi vitale. E, dal momento che ci vantiamo di essere anche animali senzienti e ragionevoli, dovremmo capirlo – e anche se non lo capiamo, dovremmo adeguarci

In questi tempi eccezionali di  epidemia da #coronavirus, tutti gli eventi e le fiere del vino sono state cancellate o stanno per esserlo. Nel migliore dei casi, sono state posposte (per ora). Quello che per molti era diventato un appuntamento annuale più o meno obbligato, più o meno gradito, ora improvvisamente sembra mancare moltissimo a tutti – come faremo a resistere un intero anno senza?

Il rimedio c’è. Basta pensare out of the box ed essere disposti a fare qualcosa di totalmente nuovo. Sappiamo quanto il mondo del vino sia refrattario (in buona parte: non tutto, per fortuna) alle innovazioni tecnologiche, soprattutto a quelle digitali. Per troppi imprenditori del vino, “quelli del computer” sono solo dei ragazzini mai cresciuti, dei perditempo che non si capisce bene cosa facciano tutto il giorno davanti a uno schermo. Soprattutto se si occupano di comunicazione e marketing. Tuttavia, momenti come questi possono essere degli ottimi inneschi per aprire una nuova fase: se non è al momento possibile incontrarsi de visu, possiamo sempre farlo online.

Siamo nel 2020, non nel 1920. Abbiamo Internet.

Così Adegga, celebre online wine community, wine retailer, e organizzatore di fiere mercato dei vini portoghesi di grande successo, per aiutare le aziende nazionali orfane di ProWein e di tutti i contatti che avrebbero potuto avere con buyers, clienti e importatori, ha predisposto una fiera virtuale del vino (rigorosamente online). Anziché unirsi al coro generale di lamentele per l’evento prima rinviato e poi cancellato, l’imprenditore e innovatore del vino Andrè Ribeirinho e il suo staff si sono subito chiesti cosa avrebbero potuto fare per dare una mano, perchè, come ha detto Andrè in una intervista, “I tempi difficili ci richiedono di pensare in modo creativo e di trovare strade alternative”. Et voilà, il 16 e 17 marzo 2020 – stesse date del cancellato ProWein – si terrà la Portugal Wine Week, un evento online  a partecipazione gratuita, in inglese e portoghese. Sarà trasmesso live direttamente da Lisbona e Porto e coinvolgerà circa 150 cantine portoghesi e 300 professionisti del vino. L’evento – il primo di una serie finalizzata ad aiutare i produttori portoghesi a conquistare i mercati mondiali –  permetterà ai produttori di entrare comunque in contatto con i professionisti del settore per parlare dei loro vini e del business che li riguarda. Inoltre, ogni produttore portoghese avrà la possibilità di parlare di tutto quello che avrebbe voluto dire alla fiera tedesca in 20 minuti di livestream personale. Altri livestream riguarderanno il commercio, la formazione e altre informazioni sull’industria vinicola portoghese. 

Come Andrè Riberinho, anche Fabien Lainé è un amico #winelover conosciuto anni fa nell’ormai celebre Digital Wine Communication Conference (già European Wine Blogger Conference) , fucina di molti di quelli che sarebbero poi diventati consulenti internazionali e imprenditori dell’innovazione digitale nel mondo del vino di grande successo.

Anche Fabien ha pensato che non era il caso di perder tempo a piangersi addosso per le occasioni mancate e ha lanciato The OnlineWineFair , “per vedere se può aiutare produttori, importatori, consumatori a restare in contatto”, sia pure ciascuno a casa propria.

Diceva H.Truman: “ Un pessimista è uno che crea difficoltà dalle sue opportunità,  un ottimista è colui che crea opportunità dalle sue difficoltà.”

Caro operatore del mondo del vino, sei un pessimista o un ottimista?


Fonte: https://vinopigro.it/blog/?format=rss


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