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Germania – importazioni di vino 2020

Fonte: UN Comtrade

Il vino italiano ha avuto un buon anno nel mercato tedesco, guadagnando quote di mercato significative soprattutto a spese del vino francese. La Germania è un mercato fortemente spostato sulla distribuzione al dettaglio (rispetto alla mescita) e quindi ha subito probabilmente di meno l’impatto del COVID, soprattutto nelle categorie di prodotto meno esposte al canale, come il vino italiano. Le importazioni tedesche di vino sono calate del 2% a 2.5 miliardi di euro, con una riduzione del volume del 4% a 14.2 milioni di ettolitri che in realtà ha coinvolto anche il prodotto italiano soprattutto nella fascia dei vini sfusi. Anche nel 2020 (ma questa volta per una buona ragione) gli spumanti italiani non hanno fatto breccia nel cuore dei tedeschi, restando molto distanti dal prodotto francese che vende oltre tre volte il nostro prodotto in valore, nonostante i volumi siano circa pari. Bene, passiamo a una analisi un po’ più dettagliata ricordandovi che tutti i numeri dettagliati e copia-incollabili sono a vostra disposizione nella sezione delle importazioni estere di Solonumeri (link).

  • Il calo del 2% del 2020 si caratterizza soprattutto per la riduzione delle importazioni di vini spumanti, -9% a 374 milioni di euro, e di vino sfuso, -4% a 534 milioni, mentre il vino in bottiglia è rimasto stabile a 1.66 miliardi di euro.
  • La performance dell’Italia è stata ottima, con un incremento del 4% a 1011 milioni di euro a fronte del calo del 9% del vino francese. L’Italia va meglio della Francia in tutte le categorie. Nei vini in bottiglia cresce del 7% a 778 milioni contro il -8% della Francia, 361 milioni di euro. Nei vini spumanti cala del 2% a 84 milioni contro il -9% a 238 milioni della Francia. Nei vini sfusi cala dell’8% a 145 milioni quando la Francia fa -11% a 78 milioni di euro. Ne risulta dunque un quadro più che lusinghiero, con una quota di mercato cresciuta dal 37% al 39%.
  • Dietro Italia e Francia troviamo la Spagna che cala del 3% a 353 milioni di euro. Tutti gli altri, come potete apprezzare dalla tabella, sono sotto i 100 milioni e dunque rappresentano ciascuno meno del 4% del mercato. Va tutta via sottolineato il forte arretramento (già ravvisabile prima del 2020) del vino sudafricano e del vino cileno, mentre compare nella classifica il vino della Nuova Zelanda.
  • Non abbiamo parlato dei volumi che sono in calo del 4% a 14.2 milioni di ettolitri, con 5.2 milioni di ettolitri per l’Italia (-8%), 3.4 milioni per la Spagna (-5%) e 2.1 milioni di ettolitri per la Francia (-4%). Come dicevamo sopra, tutti gli altri contano veramente poco.
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