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Vino, Brunello di Montalcino: a Vinitaly 134 aziende tra degustazioni e business


Con 134 cantine, di cui 63 nella collettiva ospitata dal Consorzio nello stand di bandiera da oltre 800mq (pad. 9, dallo stand B4 al B8), il Brunello di Montalcino si prepara a scendere in campo per il 55° Vinitaly (2-5 aprile, Veronafiere). Centinaia le referenze al banco di degustazione per la promozione a tutto tondo di una delle principali denominazioni tricolori di fine wine, capitanata dal Brunello, che si conferma per il secondo anno consecutivo il vino più conosciuto dagli italiani secondo il report di Wine intelligence.

In primo piano tra gli appuntamenti in programma, anche Vinitaly OperaWine, il tradizionale super tasting di anteprima del Salone internazionale del vino e dei distillati che sabato 1° aprile alle Ex Gallerie Mercatali vedrà 11 Brunello di Montalcino tra le 130 etichette elette ambasciatrici del vino italiano da Wine Spectator, la rivista di settore americana tra le più influenti al mondo. Si prosegue domenica 2 aprile (ore 11.00 – stand Consorzio) con Brunello ten years challenge – A projection of ten years. A lookback and beyond, la degustazione su invito condotta dal Master of Wine Gabriele Gorelli: uno sguardo al passato e al futuro del principe dei rossi toscani attraverso il confronto tra le annate 2008 e 2018. Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino sarà poi il fornitore esclusivo di vino rosso per la serata Vinitaly and the Night, il nuovo evento inclusivo di Veronafiere dedicato a operatori ed espositori in programma martedì 4 aprile (ore 20.00) al Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra.

Durante tutta la manifestazione sarà inoltre possibile assaggiare allo stand consortile, oltre alle etichette di Brunello, anche il Rosso di Montalcino e le altre due produzioni della denominazione, Moscadello e Sant’Antimo.

Il Brunello di Montalcino arriva a Vinitaly dopo un 2022 andato in archivio con un incremento delle vendite a valore del 18% e con la variazione a volume a +7% sul pari periodo 2021. Secondo l’Osservatorio Prezzi del Consorzio, il significativo aumento del prezzo medio è andato di pari passo con buone performance in quasi tutti mercati export di riferimento a partire dagli Stati Uniti, che con una chiusura di anno a +29% si confermano la principale area di destinazione internazionale. Tra i top 5 dell’export, risultati in positivo inoltre per Canada, Germania e Svizzera mentre indietreggia il Regno Unito. Bene anche la domanda interna con il Belpaese, primo mercato per il principe dei rossi toscani, che fa registrare un rialzo a valore del 27%. Ottimi segnali arrivano poi dall’enoturismo: nel 2022 le presenze nel borgo toscano hanno superato anche quelle degli anni d’oro del triennio pre-covid (2017-2019).

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Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

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