in

Santa Margherita – risultati e dati di bilancio 2019

Il 2019 è stato ha visto un cambio di leadership in Santa Margherita con l’avvicendamento dell’amministratore delegato (Beniamino Garofalo ha preso il posto di Ettore Nicoletto). I dati di bilancio mostrano un progresso rispetto al 2018 soprattutto per quanto riguarda il fatturato, cresciuto del 7%, ma i margini non sono migliorati e a livello di utile netto e generazione di cassa il gruppo ha subito l’impatto di un onere fiscale straordinario in capo proprio a Ca del Bosco. L’azienda franciacortina ha riorganizzato la propria attività separando il business vinicolo, ora ricompreso in un’azienda agricola, da quello relativo all’ospitalità, lasciando la quota di Santa Margherita invariata al 60%. Non abbiamo i dettagli relativamente all’entità dell’aggiustamento ma confrontando il carico fiscale medio degli ultimi anni con quello del 2019 (57% a livello consolidato) possiamo immaginare un’impatto negativo di 10-15 milioni di euro. Questa occorrenza, unitamente al pagamento di 11 milioni di dividendi (che diventeranno 20 nel 2020 sugli utili 2019, praticamente tutto) non ha consentito una riduzione del debito che si è attestato poco sopra i 140 milioni e poco sopra lo scorso anno. Il bilancio della capogruppo recepisce poi una rilevante svalutazione del valore della partecipata Ca’ Maiol (per 5 milioni), che ha però un puro effetto contabile non rilevanti ai fini degli utili, della generazione di cassa e del valore futuro dell’attività (su cui Santa Margherita sta investendo pesantemente). Il consiglio di amministrazione non ha fatto alcun commento circa la crisi COVID-19. Passiamo all’analisi dei dati.

  • Le vendite crescono del 7% a 189 milioni di euro, con una incidenza del 70% circa delle esportazioni. La controllata americana che si occupa dell’importazione in loco dei prodotti Santa Margherita (e dal 2020 anche di quelli di Masi) ha fatturato 95 milioni di euro. Possiamo quindi dire che Santa Margherita genera circa il 50% del fatturato in USA, il 30% in Italia e il 20% nel resto del mondo. La capogruppo Santa Margherita Spa ha avuto vendite per 106 milioni (+8%)
  • I margini sono praticamente stabili rispetto al 2018, che però aveva subito un calo vistoso sull’anno precedente, con un piccolo appesantimento dei costi esterni e degli ammortamenti e, per quanto si rileva dal bilancio, un calo dei margini di Ca’ del Bosco (forse relativo alla nuova configurazione) compensato da risultati migliori della capogruppo. Santa Margherita resta un’azienda estremamente profittevole con un margine operativo netto del 23.4%.
  • L’indebitamento netto sale da 140 a 146 milioni di euro, che corrisponde a un debito/MOL di 2.7x, stabile rispetto allo scorso anno. Nel 2019 Santa Margherita ha ripreso a distribuire dividendi, pagando 11 milioni, che diventeranno 20 nel corso del 2020 quando il consiglio ha deliberato di distribuire tutto l’utile. Dal punto di vista degli investimenti, Cà del Bosco è sempre la destinazione più importante degli sforzi del gruppo (15 milioni), seguita dalla capogruppo Santa Margherita (9 milioni).
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco


Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino


Tagcloud:

Cava – produzione e vendite, aggiornamento 2019

Cembra Cantina di Montagna: vino che nasce nel ventre delle vette trentine