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Constellation Brands – risultati primo trimestre 2025

Per capire bene questi numeri di Constellation Brands bisogna andare indietro a rileggersi l’ultimo post, in cui raccontavamo della pesante riduzione di perimetro prevista per il 2025, dopo la vendite di numerosi brand a The Wine Group (link) e la dismissione di Svedka (vodka), che porterà la divisione vini e spiriti a 800 milioni di dollari vendite annue e zero utile operativo. È così molto chiaro come mai le vendite di vino siano scese a 281 milioni di dollari americani da 389 nel primo trimestre e l’utile operativo sia passato da 60 milioni a -6%.

Nel comunicare questi dati, il management ha anche sostenuto che nel nuovo e ridotto perimetro le vendite al dettaglio dei loro marchi non sono in realtà calati come l’8% segnato da tutto il portafoglio (ancora incluso per il trimestre) ma sono cresciute del 2%.

Sebbene già era risaputo, non vanno bene nemmeno le vendite di birra in questo momento, essendo scese del 3%, con un impatto del 5% sugli utili della divisione. E, per dirla tutta, continua ad arrancare anche la fabbrica delle canne, da cui non è mai uscito un euro di utili. Alla fine, il management ha lasciato l’indicazione del profitto per azione 2025 invariata a 12.6-12.9 e si è messo a ricomprare azioni e pagare dividendi, che sta diventando la prerogativa di Constellation Brands, visto che di nuovi investimenti non conviene farne, vista l’incertezza di mercato.

Passiamo a un breve commento dei dati.

  • Constellation Brands ha chiuso il primo trimestre fiscale 2025/26 con 2.52 miliardi di dollari di vendite, -6% di cui -4% organico, e un calo degli utili del 10-11%.
  • La divisione vino ha perso il 28% di fatturato da 389 milioni a 281 milioni, di cui -21% organico (!!!), andando addirittura sottozero con 6 milioni di perdita operativa.
  • Le vendite al dettaglio del portafoglio sono scese in termini organici dell’8%, di cui +2% per i vini che resteranno nel perimetro. Mi immaginerei che tra marzo e maggio (periodo di questo trimestre) i marchi in vendita siano stati lasciati al loro destino e quindi è ovvio che l’attenzione sia andata su tutti gli altri… da vedere cosa succede quando sono da soli…
  • Le attese dell’azienda sono state confermate per la divisione vino: -17/20% di fatturato e… -97/100% per l’utile operativo, ossia zero o poco più di zero (il 3% dell’utile operativo dello scorso anno è 10 milioni di dollari).
  • Dal punto di vista finanziario, il debito (che non vede ancora l’incasso della dismissione dei vini, chiusa il 2 giugno) sale a 11.5 miliardi di dollari, un po’ più sia di fine febbraio che di maggio 2024, con una distribuzione agli azionisti di 488 milioni di dollari tra dividendi e riacquisti azionari (385 lo scorso anno) e un taglio degli investimenti a 196 milioni (375 milioni un anno fa).
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