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Cina – importazioni di vino 2018

Un po’ a disagio mi sentivo a non pubblicare i dati 2018 dell’import di vino cinese, ma UN Comtrade non ha ancora pubblicato i dati e quindi mi sono dovuto rimboccare le maniche e cercare una fonte diretta. Ebbene l’ho trovata, dopo anni di sporadiche ricerche: se volete collegarvi, la maschera non è troppo complicata e i dati sono aggiornati: http://43.248.49.97/indexEn. Tornando ai dati cinesi, molto si è discusso relativamente al mutato scenario per i vini importati. In effetti il 2018 ha mostrato una battuta d’arresto, con un valore delle importazioni stabile in valore assoluto in valuta locale e un calo dei volumi importati del 9% (che ha fatto scrivere a OIV che i consumi di vino sono calati nel 2018). Vanno però inseriti in un contesto di crescita turbolenta durata diversi anni: se allarghiamo lo sguardo, nel 2013 la Cina importava 1.2 miliardi di euro e 3.7 milioni di ettolitri di vino. Nel 2018, nonostante il calo siamo a 2.4 miliardi e 6.9 milioni di ettolitri. In altre parole, sono raddoppiati o quasi. Di nuovo, se guardiamo indietro, tra il 2012 e il 2014 le importazioni di vino si sono fermate, causa i famosi interventi “anti-gifting” per limitare i regali alle autorità, dopo che il business internazionale del vino si era sestuplicato in pochi anni. È uno scenario, questo, destinato a ripetersi, considerato anche che nei primi 7 mesi del 2019 le importazioni cinesi sono calate da 1.5 miliardi a 1.3 miliardi di euro. Ma passiamo ai dati del 2018.

  • Le importazioni di vino in Cina sono scese del 2% in Euro a 2.4 miliardi ma come dicevamo sopra sono sempre in crescita del 16% annuo su un orizzonte temporale di 5 anni e se viste in valuta locale sono stabili a 18 miliardi di Remimbi.
  • In volume la Cina ha invece importato 6.9 milioni di ettolitri, il 9% in meno del 2018 ma anche questo dato va visto in prospettiva. Infatti nel 2017 le importazioni erano balzate da 6.4 a 7.5 milioni di ettolitri: anche in questo caso, tra il 2013 e il 2018 si registra una crescita annua del 13%.
  • A fare le spese di questa battuta d’arresto sono ovviamente i vini francesi, che calano del 7% a 900 milioni di euro, con una riduzione dell’8% per i vini in bottiglia, ma un progresso del 12% per i vini spumanti a 40 milioni. Il calo è quindi concentrato nelle fasce meno pregiate, quelle dei vini sfusi.
  • Proprio i leader mondiali dei vini sfusi, gli spagnoli sono quelli che fanno le spese più degli altri dello stop registrato nel 2018, con un calo del 16% delle esportazioni totali in valore a 143 milioni, cui corrisponde un quasi dimezzamento dei volumi, da 1.3 a 0.7 milioni di ettolitri. Possiamo quindi dire che il calo 2018 dell’import cinese in volume si concentra tra la Francia (-0.5 milioni di ettolitri) e la Spagna (-0.6).
  • In questo contesto i vini italiani sono stabili, su posizioni come ben sappiamo di secondo piano, a 143 milioni di euro, quindi come la Spagna che dal 2011 ci aveva superato. I vini italiani sono in leggero calo in volume (-3% a 373mila ettolitri). Ciò che manca all’Italia è certamente la spinta dei vini spumanti che continuano a faticare: nel 2018 sono calati del 3% a 18 milioni di euro.
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