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Fantini Group sbarca in Sardegna: quattro domande a Valentino Sciotti

Fantini Group, guidato dall’imprenditore abruzzese Valentino Sciotti, ha aperto le porte alla Sardegna che sin da quando era ragazzino ha sempre avuto un debole per questo territorio.

Dopo i vari investimenti in Abruzzo, Puglia, Basilicata, Campania, Sicilia e Toscana è il turno di Mogoro, in provincia di Oristano, nella subregione dell’Alta Marmilla, dove inizierà la produzione della linea Atzei.
Ho incontrato Valentino Sciotti.

Come nasce il progetto Atzei e in quanto tempo è stato realizzato?

Abbiamo iniziato a lavorare al progetto da quattro anni valutando anche la strada delle acquisizioni ma, dopo aver riscontrato resistenza a cambiare i progetti di business esistenti, abbiamo deciso di creare un’azienda ex-novo. Per poter ottenere il massimo dal territorio, abbiamo provveduto alla selezione dei vigneti più vocati, con micro vinificazioni che avevano il compito di confermare le prime impressioni positive degli agronomi. Dopo aver avuto i giusti riscontri, si è passati alla contrattualizzazione dei vigneti scelti. Il passo successivo è stato quello della vinificazione, dove abbiamo ritenuto necessario far integrare le esperienze e le tradizioni sarde, con i risultati di anni di investimenti del gruppo in ricerca e sviluppo. Per realizzare il tutto nel migliore dei modi, abbiamo coinvolto nel progetto due giovani e bravissimi enologi sardi ed il nostro enologo capo Dennis Verdecchia.

Cosa intendi quando affermi che la Sardegna per voi è una sfida e cosa vorresti che ti offrisse questa regione?

La nostra sfida è quella di trasformare una zona enologica poco conosciuta e dei vitigni di scarsa reperibilità affinchè siano capaci di competere con successo, in tutti i mercati mondiali. Dico questo, ben conscio del fatto che oggi in Sardegna si producono grandi vini ma quasi sempre la loro diffusione è troppo legata al consumo locale ed in subordine, al mercato nazionale, senza quella notorietà che questa regione merita anche nei maggiori mercati internazionali.

Con la Sardegna si chiude il cerchio, oppure hai in mente di ampliare Fantini Group in altre regioni?

Ho ancora un sogno ma, al momento preferisco non parlarne, in attesa di riuscire a creare le condizioni ottimali per poter lanciare una nuova regione nel nostro assortimento.

Dimenticavo…ci vorresti accennare qualcosa del grande progetto che stai realizzando in Spagna?

Ad oggi la sfida più entusiasmante che ci attende, è quella della promozione dei vini della nuova acquisizione spagnola Finca Fella, che ci vede impegnati in un’area che mi ricorda moltissimo il Sud Italia dei primi tempi. Siamo nella parte più alta della regione di Castilla La Mancha, con antichi vigneti che crescono in condizioni estreme tra i 900 ed i 1200 metri di altezza, con vigne vecchissime che lottano per la sopravvivenza, in una zona semi desertica, con grande insolazione e grandissime escursioni termiche. Desiderare di più è impossibile, soprattutto se si pensa che in questo territorio possiamo davvero diventare un motore di speranza per i contadini locali, che oggi lottano con dure lavorazioni manuali, basti pensare alle viti che crescono al livello orizzontale del terreno ma con una redditività davvero misera. Il successo di questo progetto può avere un impatto sociale ed economico davvero importante e noi siamo impressionati dai risultati qualitativi ottenuti.


Fonte: https://www.vinoway.com/approfondimenti/vino/interviste.html?format=feed&type=rss


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