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    Tenuta il Plino brinda alla primavera con il Plino delle Acacie

    Cin cin per Tenuta il Plino, che festeggia il ritorno della primavera stappando la prima bottiglia di Plino delle Acacie, un omaggio alla stagione più bella con la voglia di stupire nel corso degli anni. Il nuovo vino bianco della cantina biologica cesenate è uno Chardonnay Muscat in purezza dal profilo aromatico estremamente piacevole e […] LEGGI TUTTO

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    Viaggio al centro del terroir: il futuro di Monte delle Vigne è biologico

    Arriva a compimento il percorso sostenibile di Monte delle Vigne iniziato nel 2016: dal 2021 la vendemmia sarà interamente biologica e certificata dall’ICEA – Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale. In Monte delle Vigne l’attenzione all’ambiente emerge in tutte le fasi produttive. A guidare questo corso, fin dal suo esordio, il rispetto della natura e della […] LEGGI TUTTO

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    Approvata la fusione tra Cantina Valpantena e Cantina di Custoza

    Durante l’assemblea straordinaria dei soci di Cantina di Custoza che si è svolta oggi, sabato 20 marzo, è arrivata l’approvazione della fusione con Cantina Valpantena, con 118 voti favorevoli su 156 validi. I soci di Cantina Valpantena avevano già espresso il loro consenso nel corso dell’assemblea di venerdì 18 dicembre, dove la proposta per la fusione con la Cantina […] LEGGI TUTTO

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    Medici Ermete presenta il Concerto certificato biologico e lancia la campagna “Generazione 2031”

    Medici Ermete presenta la prima annata di Concerto certificato biologico e punta su un futuro sostenibile con la campagna “Generazione 2031”, che identifica un impegno a livello ambientale, etico-sociale ed economico. Con la vendemmia 2020, che verrà presentata il 22 marzo, l’azienda vitivinicola di Reggio Emilia presenta la prima annata di Lambrusco Concerto certificato biologico. […] LEGGI TUTTO

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    Cantina Kurtatsch. Quale futuro per la cooperazione?

    Cantina Kurtatsch. Photo Credits: Oskar DaRiz
    Se il paradigma della verticalità dovesse definirsi gli daremmo sicuramente il nome di Cantina Kurtatsch, la realtà vitivinicola altoatesina nata agli inizi del ‘900, nella zona più a sud dell’Alto Adige, con quasi tutto il vigneto ubicato nel comune di Cortaccia.
    Cortaccia/Kurtatsch, toponimo geografico che identifica la cantina stessa. Caratterizzata dall’estremo sviluppo verticale, dai 200 metri dei vigneti a fondovalle ai 900 di quelli più alti, vanta 700 metri di dislivello che a livello europeo è eccezionale unicum.
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    «Siamo un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea, perfettamente integrata nel paesaggio. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino.»
    Così Andreas Kofler, presidente di Cantina Kurtatsch, definisce il cuore pulsante della realtà vitivinicola che nelle differenze estreme di suoli, altitudini, esposizioni e climi, trova la motivazione quotidiana a sperimentare abbinamenti tra vitigni e terroir al fine di creare vini frutto di combinazioni di eventi uniche e irripetibili.
    Una nuova casa in totale simbiosi con la natura circostante
    Nel 2020 un compleanno importante, i primi 120 anni festeggiati con l’inaugurazione dell’imponente nuovo edificio annesso alla cantina che accoglie un grande centro logistico, la nuova barricaia e il negozio al dettaglio realizzati dall’architetto Egon Kelderer. La facciata dell’enoteca è ispirata alla parete “Milla”, la spettacolare formazione rocciosa in dolomite situata sotto il paese di Cortaccia.
    La riproduzione stilizzata di questa propaggine della Costiera della Mendola è immagine riflessa dell’importante e simbiotico legame che unisce Kurtatsch al suo territorio e alle sue alle montagne, in un lavorare per e con la natura. La cantina non è solo edificio fisico, ma il lavoro di 27 collaboratori e 190 famiglie che si dedicano quotidianamente alla produzione di vini di alta qualità in modo sostenibile.
    I grandi vini nascono in vigneto, per questo i veri protagonisti sono le viti stesse e i soci che le accudiscono e lavorano. Nei vigneti esiste da sempre un legame tra coltivatore e viti e questa conoscenza di inestimabile valore, tramandata di generazione in generazione, unita alla contemporanea struttura della cantina, offre le migliori condizioni per la produzione di vini terroir unici e caratteristici.
    Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica del proprio territorio, con sguardo rivolto al mondo vitivinicolo internazionale
    Know-how di famiglie storiche per un nuovo modello di cooperazione
    Cantina Kurtatsch, pietra miliare del patrimonio vitivinicolo altoatesino, rappresenta un nuovo modello di cooperazione, non solamente tra gli uomini che abitano questo territorio da secoli, ma anche tra questi e la natura che li circonda, creando una simbiosi virtuosa, fatta di tutela e ricompensa sotto forma dei frutti della vite, genesi di vini di carattere e caratteristiche eterogenee.
    Viticoltura estrema
    L’esposizione, l’altitudine, l’escursione termica, le correnti e le precipitazioni estreme: sono alcune delle caratteristiche che rendono la viticoltura di montagna così diversificata e varia, in una collaborazione naturale che è la sintesi e lo specchio degli elementi costitutivi.
    In questo ambiente, ogni parcella, ogni versante, ogni zona si differenzia per innumerevoli motivi ed è racchiusa nella sapienza e nell’esperienza di coloro che da sempre vivono questi luoghi, sviluppando la migliore strategia per coltivare le viti e produrre grandi vini. Strategia che Kurtatsch persegue quotidianamente in un dialogo costante con soci ed enologi.
    Le icone di kurtatsch
    Freienfeld, Cabernet Sauvignon e Chardonnay, un rosso e un bianco che affondano le radici a Tenuta Freienfeld, sede della storica cantina e dei migliori appezzamenti di Cortaccia, su suoli ghiaiosi ricchi di dolomite.
    Brenntal, due single vineyard di carattere che nascono dai rossi terreni argillosi della posizione più calda e soleggiata: Gewürztraminer e Merlot. Raccontano splendidamente la longevità, la forza e il carattere alpino che ritroviamo nell’anima di Kurtatsch.
    Soma e Amos, due scommesse vincenti, anche in questo caso un rosso e un bianco, due etichette nate come edizione limitata e affermatesi per il loro corpo, rappresentano le zone più calde, a valle, e più fresche, a monte, e di queste zone sono sintesi delle migliori qualità.
    Sostenibilità
    I vigneti e la loro naturale diversità sono riconosciuti per essere la più grande risorsa. I viticoltori li apprezzano e li rispettano, motivo per cui il lavoro sostenibile è da diversi anni una parte centrale della filosofia di questa cooperativa. Insieme ai 190 membri, hanno sviluppato un programma completo con l’obiettivo di creare una filiera sostenibile dal lavoro in vigna al prodotto finale.
    Dal campo, alla cantina, agli uffici, in tutti i diversi ambienti di produzione vengono seguite le norme che permettono una gestione attenta e sostenibile delle risorse, naturali e intellettuali, al fine di avere il minimo impatto possibile, garantendo azioni di riflesso positive sull’ambiente, sulla comunità di Cortaccia e su tutti coloro che interagiscono con la cooperativa.
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    In 700 metri di dislivello, tra i 220 m e i 900 m s.l.m., abbiamo trovato differenze estreme: sfide, climi, suoli, esposizioni, che ci motivano quotidianamente a ricercare abbinamenti tra vitigni e terroir, al fine di trovare per ogni vitigno le condizioni ideali di coltivazione ed espressione. In montagna ogni vino e ogni annata è frutto di una specifica e irripetibile combinazione di eventi.
    Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. I soci producono in modo sostenibile vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza, il loro terroir unico e inimitabile.
    Un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio e che del paesaggio racchiude elementi naturali differenzianti, la dolomia su tutti, utilizzata come materiale di costruzione che svela la vera essenza del panorama circostante. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino. LEGGI TUTTO