More stories

  • in

    Korì e il Bellone, Cincinnato mette in bottiglia il territorio

    Korì è un altro modo di scrivere Cori, comune di origine dell’azienda Cincinnato che ha voluto così chiudere simbolicamente un cerchio dando un nome all’ultima produzione spumantistica, i due Metodo Classico commercializzati in versione Brut e in versione Pas Dosé (novità di queste settimane). Per primo era nato negli anni novanta il Metodo Charmat-Martinotti, che rappresentava l’immediatezza e che – per ora – non ha un nome specifico se non quello di Spumante Brut, poi sono arrivati i due rifermentati in bottiglia, nel 2018 la versione Brut e in questo particolare 2020 il “Pas Dosé”, entrambi appunto denominati “Korì” e presentati con un nuovo packaging. Bottiglia cuvée al posto della champagnotta classica, “Bellone” in etichetta, doppio punto rosso e cerchi concentrici lucidi in etichetta e nella capsula per sottolineare la tipologia del vino, logo in rilievo al centro della bottiglia con un elegante soluzione nero su nero.
    Il Korì Pas Dosé rappresenta una sfida alla versatilità del Bellone, uva bianca tipica di Cori, che la Cincinnato presenta ormai in sei versioni diverse. La mancanza del liquore di spedizione rende questo spumante, di per sé elegante e con un perlage fine, anche molto riconoscibile, originale, ancor più legato al territorio. Parliamo di colline con molti residui vulcanici che si affacciano sull’agro pontino, dalle quali lo sguardo arriva direttamente alla costa meridionale del Lazio, isole pontine comprese nelle giornate limpide. Tecnicamente viene prodotto scegliendo e vendemmiando a mano solo i migliori grappoli degli appezzamenti selezionati allo scopo tra i tanti a disposizione dell’azienda. Si procede poi con una pressatura cremànt dalla quale si ottiene solo mosto fiore, prima fermentazione in vasche d’acciaio a temperatura controllata di 15° e poi, in primavera, tiraggio e presa di spuma in bottiglia. Dopo un minimo di 18 mesi di maturazione, che arrivano anche a 24/30 in funzione dell’annata, si procede alla sboccatura e immissione sul mercato.
    Sono arrivate dunque a sei in totale, sette se contiamo anche la Grappa, le espressioni di Bellone che la Cincinnato produce. Per gli spumanti i citati Spumante Brut, Korì Brut e Korì Pas Dosé; per i vini fermi al Castore, fresco e immediato, e al Solina, il passito, si è aggiunto dal 2019 anche l’ENYO, la versione Riserva. Uno spaccato incredibile del territorio e delle possibilità di un’uva che, seppur diffusa in diversi territori del Lazio, a Cori sembra trovare sempre nuove capacità di espressione. D’altronde è l’uva bianca più coltivata nell’area e, ovviamente, della Cincinnato (che gestisce circa il 14% degli ettari vitati a Bellone di tutta la regione), sulla quale si è deciso di investire di più visti i grandi risultati di qualità e di mercato raggiunti negli oltre settanta anni di attività.
    Presentazione Korì pas dosé 2016
    In questi giorni tuttavia anche la produzione rossista della Cincinnato ha ottenuto un riconoscimento importante e proprio con il Nero Buono, il vitigno autoctono di Cori sul quale l’azienda vanta una paternità indiscussa essendo stata la prima a investire per salvarlo e riportarlo in produzione, come dimostra anche il fatto che ad oggi la Cincinnato detiene circa un terzo della superficie vitata a Nero Buono di tutta Italia. Proprio l’Ercole 2017, il rosso più importante dell’azienda insieme al Kora (entrambi Nero Buono in purezza), è stato infatti inserito nell’edizione 2021 della guida “5 Star Wines” di Vinitaly con il punteggio di 90/100.
    D’altronde la scelta della realtà guidata oggi da Nazzareno Milita è sempre stata chiara: autoctoni e qualità, anche quando le due cose sembravano non potessero coesistere in una cooperativa vitivinicola. Già, perché a rendere ancora più importante il lavoro fatto da Cincinnato, è il valore aggiunto di essere una grande famiglia composta da oltre 105 soci, in buona parte discendenti di quei vignaioli che la fondarono nel 1947. Una cooperativa come poche nel Lazio e, per certi versi, in tutta Italia: numero dei soci (età media 55 anni) chiuso dal 2014, superficie media dei vigneti 2,80 ettari (si va da 0,1 a 10 ha), ettari vitati complessivi 284 (più 250 ad uliveti), uve pagate in base alla qualità complessiva e forte incentivo per gli autoctoni. Queste alcune delle caratteristiche che rendono unica la Cincinnato di Cori, in provincia di Latina, che dal 1978 si è dotata di un moderno impianto di produzione dal quale escono poco meno di un milione di bottiglie l’anno, mentre dal 2013 ha attivo anche un Wine Resort, con ristorazione ed ospitalità raffinate a soli 60 km da Roma, nato dalla ristrutturazione di un antico casale in via Stoza.
    Ma la voglia di creare e rinnovarsi di un’azienda storica ma giovane allo stesso tempo non si ferma qui, prossima sfida una intera linea di vini totalmente biologici. LEGGI TUTTO

  • in

    Il vermentino accende le notti di Suvereto, anche Bulichella a sostegno del territorio

    I sapori e le sensazioni di un territorio racchiuse in un vino. Il Tuscanio Bulichella è un vermentino Igt nato da vecchie vigne, capace di esprimere al meglio le caratteristiche della varietà della Costa Toscana. L’unico vitigno a bacca bianca della Bulichella regala un vino biologico che trasmette il forte legame della tenuta di Hideyuki Miyakawa con il territorio di Suvereto e l’identità stessa di questo angolo della provincia di Livorno.
    Continua a leggere Il vermentino accende le notti di Suvereto, anche Bulichella a sostegno del territorio LEGGI TUTTO

  • in

    Intervista a Salvatore Monetta di IWS Spedizioni

    Il mercato del vino, sia a livello nazionale che internazionale, è in costante espansione, con l’Italia leader mondiale a livello qualità e soprattutto di quantità di vino esportato. Quello delle spedizioni di vino all’estero è sicuramente un aspetto importante per ogni produttore di vino che si rispetti. Chi effettua spesso spedizioni di vino sa bene quanto sia difficile trovare il partner giusto per spedire in sicurezza e velocità un gran numero di bottiglie fuori dal territorio nazionale.
    Continua a leggere Intervista a Salvatore Monetta di IWS Spedizioni LEGGI TUTTO

  • in

    Prossimi Corsi WSET a Firenze

    WSET – Wine & Spirit Education Trust è la più importante fonte di formazione vinicola a livello mondiale ed è l’unico istituto che rilascia qualifiche professionali (1,2 e 3 livello) riconosciute a livello internazionale.
    La WSET opera tramite una rete di Organizzatori ufficiali che garantiscono programmi didattici di alto livello finalizzati a far acquisire le competenze necessarie per ottenere le certificazioni ufficiali.
    I corsi saranno erogati garantendo il rispetto delle normative stabilite per la prevenzione rischio Covid19.
    Nel caso in cui la situazione sanitaria imponesse di annullare un corso, le quote di iscrizione saranno valide per le date successive o per i corsi online.
    Prossimi corsi in programma:
    WSET –Level 2 
    22 – 24 Ottobre 2020
    Il Corso di 2° livello ha l’obiettivo di dare una formazione pratica e teorica sulle principali tipologie di uve e varietà di vini prodotti nel Mondo. Il programma prevede l’assaggio di circa 50 vini.
    CHI PUO’ PARTECIPARE
    Il Corso è aperto ad un numero massimo di 25 persone e possono partecipare sia operatori del settore che appassionati. Per iscriversi al WSET Livello 2 non è necessario aver superato il Livello 1 e non sono richieste conoscenze specifiche.
    QUANDO E DOVE
    Il corso si svolgerà dal 22 al 24 Ottobre dalle 9:30 alle 17:30 presso la sede di IED Firenze in Via Bufalini 6/r.
    DOCENTI
    Il corso sarà tenuto interamente in lingua inglese dal docente di Wine Academy Italia: Robert McNulty, Diploma WSET e studente del Master of Wine a Londra.

    PROGRAMMA DEL CORSO
    Come viene prodotto il vino ed altri fattori che possono influenzare lo stile del vino
    Varietà principali di uve bianche
    Varietà principali di uve nere
    Zone produttrici di vino nel mondo
    Vini frizzanti
    Vini dolci e vini liquorosi
    Terminologia d’etichetta
    L’approccio sistematico alla degustazione di vini WSET Livello 2
    Durante il corso verranno degustati circa 50 vini
    COSTI
    Il costo del corso WSET Livello 2 è di Euro 675,00 (iva inclusa).
    ESAME E CERTIFICAZIONE
    Per ottenere la qualifica, gli studenti dovranno superare un test a scelta multipla composto da 50 domande.
    Tutti gli studenti che supereranno l’esame, riceveranno l’attestato emesso da WSET Awards
     
    WSET –Level 3 
    7 – 12 dicembre 2020
    Lo scopo di questo corso è quello di fornire un’analisi dettagliata dei principali vini e liquori del mondo. Gli studenti beneficeranno anche di degustazioni approfondite durante le quali impareranno ad identificare lo stile e la qualità dei prodotti.
    CHI PUO’ PARTECIPARE
    Questo corso di qualificazione, erogato in inglese, è aperto a coloro i quali abbiano conseguito la qualifica WSET Livello 2 in Vini & Liquori o che possano dimostrare di possedere un equivalente livello di conoscenza. E’ consigliabile che gli studenti completino la qualifica di Livello 2 prima di procedere con quella di livello 3.
    QUANDO E DOVE
    Il corso si svolgerà dal 7 al 12 Dicembre dalle 9:30 alle 17:30 presso la sede di IED Firenze in Via Bufalini 6/r.
    DOCENTI
    Il corso sarà tenuto interamente in lingua inglese dal docente di Wine Academy Italia: Robert McNulty, Diploma WSET e studente del Master of Wine a Londra.

    PROGRAMMA DEL CORSO
    Unità 1 – Vini del mondo
    Produzione del vino (luoghi, viticoltura, vinificazione, invecchiamento ed imbottigliamento, regole per l’etichettatura)
    Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Germania, Europa centrale e sud-orientale, Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda, Nord America, America centrale e meridionale
    Vini frizzanti
    Vini liquorosi
    Informazioni e consigli per clienti e per lo Staff
    Unità 2 – Degustazione e valutazione dei vini del mondo
    L’approccio sistematico alla degustazione WSET di Livello 3 – come degustare i vini e valutarne la qualità, lo stile ed il costo
    COSTI
    Il costo del corso WSET Livello 3 è di Euro 1.175,00 (iva inclusa).
    ESAME E CERTIFICAZIONE
    L’Unita 1 viene valutata tramite un test a scelta multipla composto da 50 domande ed un questionario a risposte brevi scritte.
    l’Unità 2 viene valutata tramite una degustazione ad occhi chiusi di due vini
    Tutti gli studenti che supereranno l’esame, riceveranno l’attestato emesso da WSET Awards
    ISCRIZIONI
    Al momento dell’iscrizione ai corsi tutti gli interessati riceveranno del materiale didattico su cui dovranno prepararsi prima dell’inizio delle lezioni. Le iscrizioni saranno chiuse 15 giorni prima dell’inizio del corso (o comunque al momento del raggiungimento del numero massimo di 22 iscritti) tuttavia è altamente consigliato iscriversi almeno 1 o 2 mesi prima dell’inizio delle lezioni per avere il tempo necessario per prepararsi.
    Per scaricare il modulo d’iscrizione al WSET Level 2 CLICCA QUI
    Per scaricare il modulo d’iscrizione al WSET Level 3 CLICCA QUI
    Per ulteriori informazioni e per inviare le iscrizioni scrivere a: formazione@winejob.it LEGGI TUTTO

  • in

    Le Manzane consegna un assegno di 13.780 euro per la ricerca sulla SLA

    Un’altra battaglia vinta grazie alla solidarietà. Un assegno di 13.780 euro è stato consegnato ieri alla onlus Revert per la ricerca sulla SLA, grazie ad un progetto sviluppato in collaborazione con l’impresa sociale Edipo Re. E proprio Edipo Re, la storica imbarcazione che fu teatro delle straordinarie traversate di Pier Paolo Pasolini e Maria Callas, ha ospitato la consegna del ricavato dell’8ª “Vendemmia solidale – Festa e beneficenza nella Terra del Prosecco Superiore” dello scorso 8 settembre alla cantina Le Manzane di San Pietro di Feletto (TV).
    «Oggi scriviamo l’ultima pagina di questo bellissimo progetto – hanno spiegato Ernesto Balbinot e la moglie Silvana Ceschin, titolari dell’azienda Le Manzane – siamo felici di contribuire nel nostro piccolo a finanziare la ricerca sulle cellule staminali cerebrali per arginare i danni provocati dalle malattie neurodegenerative. E’ doveroso da parte nostra ringraziare tutti gli sponsor, i partner, i tanti volontari e le centinaia di persone che ogni anno, a fine estate, partecipano con noi all’evento benefico che quest’anno arriverà alla nona edizione. La vendemmia solidale, infatti, non si ferma e a settembre il ricavato della festa della raccolta dell’uva sarà devoluto ai reparti Covid dell’Ulss 2 Marca Trevigiana».
    «8 anni di solidarietà per mettere a disposizione delle risorse per chi vive situazioni di difficoltà. Abbiamo un’azienda che restituisce al territorio. Credo che di questo vada dato atto alla cantina Le Manzane», ha dichiarato Loris Dalto, vicesindaco di San Pietro di Feletto, presente al momento della consegna dell’assegno.
    «Il ricavato della vendemmia solidale – ha detto Angelo Righetti, membro del consiglio direttivo di Revert – sarà destinato a vari progetti della Rete dell’Economia Sociale Internazionale. Il più rilevante è quello che sta portando avanti Revert per la ricerca sulle malattie neurodegenerative come la SLA e la sperimentazione direttamente sui pazienti. In un sistema di rete e in una regione, come il Veneto, che può vantare un’altissima percentuale di volontari sul totale della popolazione, iniziative come questa possono fare la differenza soprattutto per una onlus come la nostra che riscontra molte difficoltà a ricevere finanziamenti pubblici. La donazione della vendemmia solidale rappresenta per noi un tassello importante per realizzare progetti più grandi».
    Nel frattempo Sibylle Righetti, presidente di Edipo Re, ha annunciato l’ultima novità: una partnership che porterà ogni anno la vendemmia solidale dalle colline del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene sull’Isola Edipo a Venezia, unendo virtualmente tra loro due siti Unesco. «Il contributo che abbiamo deciso di dare come impresa sociale – ha spiegato – è di servire, a bordo dell’Edipo Re, anche il prosecco solidale, frutto della grande festa della raccolta dell’uva organizzata dalla tenuta Le Manzane, con i nostri prodotti a kilometro etico. Un’idea partita l’anno scorso quando abbiamo iniziato a veicolare il messaggio della vendemmia solidale durante il Social Food Festival, uno spazio degustazione nel cuore la Mostra del Cinema di Venezia, e che ripeteremo ogni anno sostenendo in questo modo l’iniziativa benefica».
    I partner e gli sponsor che hanno condiviso gli obiettivi benefici della vendemmia solidale 2019 sono: Antenna Tre, Arti Grafiche Conegliano, Banca Prealpi SanBiagio, Battistella Capsule, Dersut Caffe’, Foto Francesco Galifi, Generalvetri, Icas, Ideeuropee, Ristorante Relais Ca’ del Poggio, Rotas, S. Bernardo Tappi Spumante e S’Paul n’ Co. Design. L’iniziativa è stata patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Provincia di Treviso e dai Comuni di San Pietro di Feletto, Conegliano e Valdobbiadene con il sostegno del Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, dell’associazione di promozione sociale XI di “Marca” e del Club n° 40 Frecce Tricolori Conegliano.
    L’Associazione Revert Onlus nasce nel 2003 per finanziare, promuovere e incentivare la ricerca sulle cellule staminali cerebrali con lo scopo di trovare una cura alle malattie neurodegenerative. Al momento la sperimentazione clinica su pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica, condotta dal prof. Angelo Vescovi, è una delle più avanzate nel panorama scientifico internazionale e costituisce una reale possibilità di trovare una cura a questa malattia che colpisce in Italia 7 mila persone con 1.500 nuovi casi l’anno.
    www.lemanzane.com
    www.revertonlus.org
    www.edipore.it LEGGI TUTTO

  • in

    Per gli inglesi di Decanter Alta Langa è il miglior metodo classico d’Italia

    Ottime posizioni per i vini Alta Langa Docg nella classifica Premium Italian Sparkling Wines – Metodo Classico pubblicata sul numero di luglio 2020 della rivista inglese Decanter. Due vini Alta Langa infatti guidano in solitaria la classifica: Millesimato Brut Alta Langa 2016 di Deltetto e Millesimato Extra Brut Alta Langa 2016 di Marcalberto, entrambi con 95 punti.
    Continua a leggere Per gli inglesi di Decanter Alta Langa è il miglior metodo classico d’Italia LEGGI TUTTO

  • in

    Premio Gavi la Buona Italia: vince il Consorzio di Conegliano Valdobbiadene

    Orientato all’estero, abile nel coinvolgere sui social la community di chi ama il Prosecco Docg e il suo territorio, capace di fornire informazioni chiare e coerenti per chi desidera esplorare le colline patrimonio Unesco delle bollicine più famose d’Italia: il  Consorzio Tutela del Vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg vince il Premio Gavi LA BUONA ITALIA 2020 per l’efficacia con cui si muove nei canali di comunicazione on-line e l’attitudine a svolgere un ruolo di aggregazione territoriale attraendo turisti e viaggiatori.
    Continua a leggere Premio Gavi la Buona Italia: vince il Consorzio di Conegliano Valdobbiadene LEGGI TUTTO

  • in

    Joint venture La Collina dei Ciliegi e Advini

    Massimo Gianolli e Antoine Leccia, rispettivamente presidente La Collina dei Ciliegi e presidente del Cda Advini SA.
    Alleanza franco-italiana in nome del vino. Da giovedì 9 luglio, Italia e Francia, le due superpotenze vitivinicole da sempre competitor sui mercati internazionali, fanno squadra con la costituzione della newco Advini Italia Spa, partnership strategica tra Advini SA e La Collina dei Ciliegi Srl, l’azienda vitivinicola di Grezzana in Valpantena, guidata da Massimo Gianolli.
    La mission di Advini Italia, società di diritto italiano (51% Advini e 49% La Collina dei Ciliegi), si articola su più assi strategici, tra cui il posizionamento delle etichette dei fine wine de La Collina dei Ciliegi – l’Amarone, le collezioni “Classica” e “Riserve”, e i nuovi cru del Super Valpantena – nell’horeca degli oltre 100 Paesi dove opera la rete distributiva di Advini; l’ingresso, sul mercato italiano, di una selezione dei prodotti di Advini, con i suoi 2.300 ettari di proprietà e 28 aziende tra tenute, Chateaux e cantine nei migliori terroir d’Oltralpe e del Sudafrica. Prevista infine la distribuzione in Italia e all’estero dei vini con etichetta “Borgo dei Ciliegi”, una nuova linea di prodotti che, partendo dalle principali zone di produzione del Veneto, si potrà estendere progressivamente a tutte le aree a maggiore vocazione vitivinicola italiana.
    Tra gli asset strategici di Advini Italia, anche l’enoturismo, con la proposta di un’offerta ricettivo-turistica legata al vino, che mette in rete Ca’ del Moro Wine Retreat – il resort de La Collina dei Ciliegi – nel percorso esperienziale di Advini, con i suoi 6 resort e 5 ristoranti immersi nei vigneti di Francia e Sudafrica.
    “Quella con Antoine Leccia, Presidente di Advini – ha dichiarato il presidente de La Collina dei Ciliegi, Massimo Gianolli – è   innanzitutto un’amicizia nata tre anni fa: abbiamo effettuato un’approfondita fase di studio dei mercati, creato un team di lavoro coeso nella consapevolezza comune che la carta vincente sui mercati internazionali sia quella di fare sistema. A maggior ragione oggi, in un contesto congiunturale che rischia di appiattire i valori della qualità e dei brand, è fondamentale mettere a fattor comune chi questi valori li ha sempre perseguiti, determinando il successo del vino nel mondo. Il nostro legame con la vitivinicoltura francese – ha concluso Gianolli – viene da lontano e guarda al futuro, non solo con questa importante partnership commerciale con Advini, ma anche con il progetto vitivinicolo del SuperValpantena che abbiamo realizzato ad Erbin con il fondamentale contributo, tra gli altri, di due scienziati agronomi francesi tra i più affermati al mondo, Lydia e Claude Bourguignon grazie all’intuizione del nostro vice presidente, Christian Roger”.
    Per il presidente del Cda di Advini SA, Antoine Leccia: “Ho fatto questa scelta perché amo l’Italia: l’arte, il bon vivre, le persone, i piccoli borghi, il cibo, il vino; la qualità di vita. Da quando ho incontrato Massimo Gianolli ho pensato che il momento di agire era arrivato. Advini Italia ci permetterà di lanciare il Borgo dei Ciliegi e la Collina dei Ciliegi nel mondo dove AdVini SA è già presente in oltre 100 mercati; inoltre sarà il veicolo per distribuire i vini pregiati di AdVini sul mercato italiano, fra cui: Maison Champy Burgundy, Chateau Beaulieu Provence, Chateau Patache d’Aux Bordeaux, Ken Forrester South Africa. Il programma per il futuro è ambizioso e prevede una graduale espansione partendo dal Veneto per ampliare il portfolio, inserendo le principali denominazioni italiane”.
    La guida di Advini Italia è affidata ad Antoine Leccia, presidente e a Massimo Gianolli, amministratore delegato. Il Consiglio di amministrazione, inoltre, è composto anche da 7 consiglieri, manager delle due realtà: Christian Roger, Jean-Pierre Durand, Lionel Ehrmann, Olivier Tichit, Stefano Falla, Gianluca Cittadini e Luca Gaudiano.
    ***
    Advini Sa. Con 286,6 milioni di euro di fatturato nel 2019 (+3,7%) e circa 850 dipendenti, Advini è uno dei principali gruppi enoici in Francia specializzato nella produzione e commercializzazione del vino. L’export rappresenta più del 40% del fatturato. La società opera attraverso 7 unità di vendita e marketing dislocate in Canada, Usa, Regno Unito, Svezia, Sudafrica, Cina e Hong Kong. Con il Club Francais du Vin, Advini è operativa anche sul digitale multicanale con vendita on line e un concept store a Parigi rivolto a turisti e a professionisti del settore (www.advini.com).
    La Collina dei Ciliegi. 53 ettari, di cui 30 a vigneto, 9 etichette suddivise in due collezioni (Classica e Riserve), più di 220 riconoscimenti internazionali tra concorsi e guide, 160.000 bottiglie prodotte e un fatturato complessivo di circa 2 milioni di euro. È l’istantanea della Collina dei Ciliegi, che ad oggi ha investito a Erbin (Valpantena, Verona) oltre 15 milioni di euro. Tra gli asset della cantina, quello turistico con il Ca’ del Moro Wine Retreat, ma anche la vendita di Amarone en primeur e il progetto del SuperValpantena, il vino extra doc a bacca rossa e bianca, che sarà nel bicchiere prossimamente (www.lacollinadeiciliegi.it). LEGGI TUTTO