La svalutazione del 2% della corona svedese a cancellato quella che poteva essere una piccola crescita in euro dell’import (e consumo apparente) di vino in Svezia, comunque sotto il ritmo di torico del +5% circa. L’Italia ha (come in praticamente tutti i principali mercati) fatto un po’ peggio della Francia ma un po’ meglio del resto degli esportatori, a confermare una sorta di “duopolio” italo-francese nel mercato. A supportare questo incremento delle importazioni di vino italiano (+3% a 160 milioni) sono stati i vini spumanti, in crescita del 22% a 31 milioni di euro. La categoria va particolarmente bene e questo è un mercato dove anche gli spagnoli stanno crescendo velocemente, entrambi prendendo quote di mercato al prodotto francese. Il 2018 potrebbe essere più difficile: la corona ha perso il 5% in questa prima parte dell’anno. Ma intanto soffermiamoci sul 2017.
- La Svezia ha importato 2.15 milioni di ettolitri di vino, il 2% in meno del 2016 ma esattamente in linea con la media degli ultimi 5 anni. Il valore del vino importato è invece rimasto stabile in euro a 642 milioni di euro e cresciuto del 2% in corone svedesi a 6.2 miliardi. In entrambi i casi ci troviamo a commentare un anno meno positivo della storia recente, in cui l’incremento è stato del 3% annuo circa in euro e del 5% in corone.
- La Francia mantiene la leadership nel mercato con 176 milioni di esportazioni, +7% sul 2016 e +10% annuo dal 2012 a questa parte. Di questi, circa 61 sono vini spumanti che hanno seguito un ritmo di crescita quasi perfettamente allineato ai vini fermi.
- A sospingere la performance italiana sono stati invece i vini spumanti, come in molti altri luoghi. In Svezia inviamo 160 milioni di euro di vino, 5 milioni in più dello scorso anno (+3%). Proprio questi 5 milioni vengono dai vini spumanti, passati da 26 a 31 milioni. Dove l’Italia è da ormai diversi anni leader sono in volumi, 521mila ettolitri nel 2017, +8% sul 2016 e il 40% in più dei volumi esportati dai francesi.
- Dopo Italia e Francia c’è sostanzialmente il vuoto, non tanto in termini di volume (Spagna e Sud Africa spediscono 200-250mila ettolitri ciascuna), ma piuttosto in termini di valore. La Spagna esporta solo 64 milioni di euro (+9%) e di questi ben 18 sono relativi ai vini spumanti (+27%). Sorprendentemente i tedeschi sono i quarti esportatori: la vicinanza geografica aiuta la Germnia, che ha esportato 39 milioni di euro (+11%), precedendo i Sudafricani in caduta libera (-13% e -11% annuo dal 2012 al 2017) e gli americani che dopo una crescita costante durata fino al 2016 hanno subito un brusco calo (-14%). Poca fortuna continuano anche ad avere i vini cileni e australiani.
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