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Mezzacorona – risultati e bilancio 2017/18

Dopo aver visto i dati di Nosio passiamo ai dati consolidati di Mezzacorona, che ripropongono le medesime tendenze a livello commerciale (piccola crescita, bene Italia e meno bene fuori dall’Europa) con variazioni percentuali meno marcate. Siccome le cooperative comperano il prodotto dei soci e siccome nella vendemmia precedente i soci non hanno prodotto molto, i dati che pubblichiamo su quanto “valore” ha pagato ai soci nel 2017/18 sono in calo. In particolare, Mezzacorona ha acquistato 58 milioni di euro di prodotto, il 10% in meno dell’anno precedente. Nell’anno, i debiti commerciali verso soci si sono ridotti di circa 5 milioni, presumibilmente a compensare dal punto di vista finanziario il calo. Siccome ha mantenuto dal punto di vista commerciale le posizioni, ha compensato questi 6 milioni in meno con maggiori acquisti esterni (da 48 a 51 milioni) e attingendo alle scorte (per altri 4 milioni di euro). Dal punto di vista finanziario, l’indebitamento netto cala da 114 a 105 milioni nel contesto investimenti molto limitati (3.6 milioni contro 4.3 dell’anno scorso) che segnala una fase in cui non ci sono particolari piani di sviluppo da perseguire. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • Le vendite salgono del 2% a 188 milioni di euro. La parte vinicola sale dell’1% a 170 milioni di euro. Dal punto di vista geografico, l’Italia chiude l’anno a 84 milioni di euro, massimo storico per Mezzacorona e in crescita del 7% sul 2017. Le vendite in Europa salgono del 3% a 27 milioni di euro, mentre al di fuori dell’Europa il fatturato cala da 81 a 78 milioni di euro, -3%, presumibilmente anche a causa della svalutazione del dollaro nel periodo piuttosto peculiare di chiusura del bilancio (agosto-luglio).
  • I dati economici sono come vedete dalla tabella in progresso, con un EBITDA a +3% e un EBIT a +11%, ma non sono questi i dati che rilevano per la cooperativa, che nel periodo ha ridotto gli acquisti dai soci da 63.7 milioni a 57.6 milioni di euro, -10%. Un calo questo probabilmente più legato all’andamento vendemmiale che ad altro, visto che si è verificata una riduzione del magazzino.
  • La struttura finanziaria continua a migliorare: il debito di 105 milioni cala di 9 milioni sul 2017, con un flusso finanziario dalla gestione di circa 16 milioni di euro, un paio di milioni di euro di minore capitale circolante, investimenti per solo 4 milioni (contro 10 milioni di ammortamenti!).
  • La cooperativa non ha espresso particolari commenti sull’andamento della gestione 2018, salvo indicare un andamento molto favorevole della vendemmia (e della produzione di mele) e segnalare la nomina di un nuovo direttore generale.
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