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    Est e Ovest delle Sorelle Bronca: Il fascino dei due mondi nel cuore delle colline del Prosecco

    di Patrizia Vigolo

    Est e ovest, due identità contrastanti che si intrecciano e si potenziano reciprocamente. Queste sono le due nuove etichette delle sorelle Bronca: Est Brut e Ovest Extra Dry, i due storici Prosecco Superiore Docg.

    Nel cuore delle colline del Prosecco, le sorelle Bronca, Antonella e Ersiliana, sono le fondatrici dell’azienda. Da quanto loro padre Livio ha donato loro i primi terreni nel 1989, è iniziato il loro progetto di famiglia.

    Ersiliana e Antonella Bronca

    Le Sorelle Bronca rappresentano un’affascinante storia di passione, dedizione e tradizione nel mondo della produzione di vini di alta qualità.

    Da questo grande amore per il territorio è dalla loro grande forza nasce il progetto di voler esaltare il loro terroir, unico e inconfondibile. Un terroir che è composto da tasselli fatti di microclimi, suoli e paesaggi unici che formano insieme un mosaico tutto da esplorare e da conoscere.

    Le due nuove etichette, Est e Ovest, si inseriscono in un progetto di microzonazione iniziato con la linea “Particelle”.

    “EST brut”

    Questo vino nasce dai vigneti che si trovano sul versante di Conegliano, catturando l’essenza delle colline orientali della zona, dove le viti godono del calore del sole mattutino. Vigneti di circa 40 anni che si trovano ad una altitudine che va dai 150 ai 250 mt s.l.m, garantiscono una significativa escursione termica. Le uve vengono raccolte a mano in cassette, un processo delicato e sapiente che garantisce che solo le uve migliori vengano selezionate per la vinificazione.

    Questo Prosecco “Est” si distingue per la sua freschezza, per i sentori di fiori bianchi e di note fruttate delicate derivanti da terreni ricchi di ferro che conferiscono al vino queste così piacevolmente fresche.

    Particelle 1

    OVEST extra dry

    Questo vino nasce invece nella zona di Valdobbiadene, nella zona occidentale, dove la fanno da padrone marne e argille che regalano al vino un ottimo equilibrio tra tenore zuccherino e acidità. Il vino si esprime con una personalità diversa, più ricco, fresco ma con un tenore zuccherino che lo rende piacevole ed elegante allo stesso tempo. La vendemmia avviene sempre a mano e in cassette per permettere una attenta selezione delle uve.

    Due vini che hanno molto in comune e che rappresentano due facce della stessa medaglia: un unico territorio che vuole parlare di vino in modo unico e specifico, perché, come dice Federico Giotto, enologo della cantina, “il vino è una cosa intima e va prodotto in modo unico e rispettoso del territorio.”

    La linea “Particelle”

    La linea “Particelle” delle Sorelle Bronca è un progetto ambizioso che si pone l’obiettivo di esplorare e celebrare l’unicità dei diversi terroir all’interno dei loro vigneti. L’obiettivo principale di “Particelle” è quello di evidenziare come il suolo, il microclima e l’altitudine influiscano sul vino finale. Ogni singola particella racchiude un mondo, fatto di sfumature che insieme sanno tessere una tela che rappresenta le potenzialità del Conegliano Valdobbiadene.

    Particella 68 – Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCCG Rive di Colbertaldo

    Questa “particella” di terreno è situata nella zona di Colbertaldo, su terreno calcareo, roccioso, un terreno dove le viti faticano a sopravvivere. Le vigne, di età non inferiore ai 20 anni, donano una grande mineralità al vino ed una elegante freschezza.

    Particella 68

    Particella 232 Extra Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Rive di Farrò

    Un vino che tra gli addetti ai lavori si definirebbe “verticale”: una cascata di freschezza, accompagnata al naso da chiari accenni di fiori bianchi e agrumi. Queste note aromatiche sono avvolte da una sottile mineralità, testimonianza delle particolari condizioni geologiche del terroir di Farrò.

    Particella 181 – Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Riva di Rua

    Le note fruttate di mela, pera e agrumi si rivelano in questo vino in modo distinto. La struttura è ben definita, con una piacevole acidità che conduce a un finale lungo e pulito. Un vino proveniente da terreno caldo, ricco di residui ferrosi e che al primo assaggio si fa definire “cremoso”.

    Piero, Antonella, Ersiliana e Elisa

    In questo progetto emerge un profondo rispetto delle sorelle Bronca verso il territorio d’origine accompagnato da una paura: una paura che non riguarda la paura di sbagliare ma la paura di interpretare in maniera sbagliata il loro amato territorio.

    Un messaggio forte esce da queste etichette e se ne fa portavoce Antonella: “dare un nome ai due vini Est e Ovest porta con sé un grande messaggio e cioè che il vino non è un tenore zuccherino, sia esso brut, extra brut o extra dry, questi due vini sono l’immagine inconfondibile di due territori unici. “ More

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    Suavia e i “vini di terroir”: la linea “I Luoghi”

    di Patrizia Vigolo

    Le colline del Soave si intrecciano indissolubilmente con il vitigno della Garganega e le sorelle Tessari lavorano da anni per far emergere le grandi potenzialità di questo territorio.

    La cantina Suavia nasce nel 1982 quando i genitori delle sorelle Tessari, Giovanni Tessari e la moglie Rosetta, iniziano a produrre vini da uve provenienti dai terreni della famiglia, interrompendo così il conferimento delle uve alla cantina sociale. “Un azzardo forse per gli anni ottanta, coppia giovane, figlie tutte femmine e nessun maschio per guidare un trattore, una cosa impensabile per la mentalità dell’epoca” dice una delle sorelle Tessari ma la storia ha poi dato ragione alla temerarietà di questa giovane coppia, perché tutte le sorelle entrano in azienda con energia e con grande voglia di innovare e crescere.

    sorelle Tessari

    Suavia e le sorelle Tessari, Meri, Alessandra e Valentina, nascono proprio su questi territori, in Contrada Fittà, nel cuore del Soave Classico, terra ricca di biodiversità.

    Da questo instancabile lavoro portato avanti da Alessandra, Meri e Valentina nasce la linea “I Luoghi”, una vera dichiarazione d’amore per il loro territorio, la sua tradizione e la sua profonda personalità. Un progetto che vede la luce dopo 5 anni di lavoro e che si realizza in queste 2000 bottiglie che raccontano una meticolosa ricerca in cantina e in vigna nelle zone Fittà, Castellaro e Tremenalto, località il cui terreno, esposizione e microclima le hanno da sempre rese apprezzate per la viticoltura nel contesto del Soave Classico, tanto da essere riconosciute ed inserite all’interno del disciplinare di produzione come U.G.A. (Unità Geografiche Aggiuntive)

    Questitre piccoli appezzamenti di proprietà dell’azienda ottengono sempre uve molto espressive. Per creare le 2.000 referenze le uve Garganega, varietà simbolo dell’area, sono state vinificate separatamente ma in maniera identica e il risultato sono tre vini originali e perfettamente distinguibili l’uno dall’altro.

    L’anima de “I Luoghi”

    Ogni bottiglia di questa linea è un autentico tributo ai luoghi da cui provengono le uve. La Cantina Suavia ha adottato un approccio meticoloso nella selezione dei vigneti, assecondando le peculiarità del suolo, del microclima e delle varietà di uve autoctone.

    Un’esperienza di degustazione all’interno della gamma “I Luoghi” diventa quindi un viaggio attraverso i vigneti della cantina Suavia.

    Fittà

    Questo vino proviene da un vigneto nella U.G.A. Fittà, estensione 1 ettaro a ca. 240 m slm con una esposizione sud,est. Vigne vecchie (anno di impianto 1943) che sanno regalare un vino con una intensa espressività aromatica, con note esotiche, aggrumate e floreali.

    Castellaro

    La U.G.A. Castellaro sa regalare un vino fine ed elegante. Un vigneto con una estensione di ca. 3600 mq ad una altitudine di ca. 200 m slm esposto sul versante nord della dorsale che sale verso l’abitato di Fittà, caratterizzato da un substrato di vulcaniti basaltiche alterate.

    È un vino che si caratterizza al naso con un frutto molto ricco, giallo maturo e che mostra come, a distanza di poche centinaia di metri, il terroir possa donare vini così diversi tra loro.

    Tramenalto

    In questa U.G.A. il territorio è estremamente scosceso e quasi selvaggio. Ad una altitudine più bassa rispetto alle precedenti (siamo a 80/130 m slm), il vigneto di ca. 2 ettari ha una esposizione ad ovest ed una pendenza del 25% che raggiunge in alcuni punti il 40%.

    Le uve di questo vigneto producono un vino che forse più di tutti si discosta dall’immagine che molti di noi hanno del tradizionale Soave: un vino profondo, lento nel concedersi e che ci chiede tempo per esprimersi al meglio. Al palato è fitto, complesso e porta il giusto appagamento in ogni sfumatura.

    Questo progetto delle sorelle Tessari porta sicuramente con sé un grande messaggio: parlare di “terreno vulcanico” risulta estremamente limitativo: le tre etichette della cantina Suavia mostrano la grande varietà delle espressioni del territorio del Soave. Tre vigneti, tre suoli e tre vini che nascono dalla stessa uva, con stessa matrice vulcanica del suolo ma ciascuno di loro rappresenta un unicum identitario. More