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    Federdoc aderisce alla Fondazione Symbola

    “L’adesione di Federdoc alla nostra Fondazione è – dichiara Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – fondata sulla condivisione di quei valori che sono nel dna di Symbola: qualità, innovazione, bellezza, sostenibilità, legami col territorio e le comunità. Il vino è un formidabile ambasciatore di questa Italia nel mondo. Quella di Federdoc è una sfida […] LEGGI TUTTO

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    Batič Angel Grand Cuvée 2007

    Dice Osvaldo Soriano che ci sono tre generi di calciatori: quelli che vedono gli spazi liberi, gli stessi spazi che qualunque fesso può vedere dalla tribuna: e li vedi e sei contento e ti senti soddisfatto quando la palla cade dove deve cadere. Poi ci sono quelli che all’improvviso ti fanno vedere uno spazio libero, uno spazio che tu stesso e forse gli altri avrebbero potuto vedere se avessero osservato attentamente: quelli ti prendono di sorpresa. E poi ci sono quelli che creano un nuovo spazio dove non avrebbe dovuto esserci nessuno spazio: «Questi sono i profeti. I poeti del gioco». Ho sempre pensato che questa frase presa a prestito dal Pallone, potesse identificare in poche righe l’essenza di due vignaioli che amo particolarmente: Marko Fon e Miha Batič, entrambi sloveni di immediato confine. Oggi è toccato a Miha di Šempas, Valle di Vipava, con questa doppio magnum del suo Angel Grand Cuvèe 2007 da uve merlot, cabernet sauvignon, cabernet franc. Il naso si inebria di fumo, torba, spezie, amarena, cacao, tabacco. Un ingresso al palato morbido, coccolato da un tannino delicato, con un finale di grande persistenza, completano il quadro di un vino incantevole. LEGGI TUTTO

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    Tutto pronto per la 24ª edizione delle Giornate altoatesine del Pinot Nero

    Sono stati resi noti i nomi dei 10 migliori Pinot Nero d’Italia proclamati nel contesto del Concorso nazionale del Pinot Nero. La classifica, frutto di un’attenza selezione che si è tenuta a metà marzo, premia Anrar della Cantina Andriano, Baltasius della Tenuta Schloss Englar e Sanct Valentin della Cantina San Michele Appiano come i tre migliori Pinot Neri italiani dell’annata 2019 e ribadisce al contempo quanto le Giornate del Pinot Nero siano diventute nel tempo il momento celebrativo per eccellenza di questo vitigno di pregio.

    “Già solo la varietà di vini iscritti al concorso mostra quanto, con il tempo, le Giornate del Pinot Nero dell’Alto Adige siano diventate importanti quale palcoscenico per questo particolare vitigno”, spiega Ines Giovanett, presidentessa del comitato organizzativo. A impressionare è stato anche il livello qualitativo dei vini presenti al concorso. “Soprattutto nella TOP10 la qualità dei vini è eccezionale. Ciò conferma il fatto che il 2019, per il Pinot Nero, sia stata un’annata assolutamente straordinaria”, afferma Marc Pfitscher, vicepresidente del comitato organizzativo e responsabile del concorso nazionale. Sono riusciti a raggiungere la finale i Pinot Neri di quattro regioni italiane, mentre nella TOP10 figurano vini prodotti in tre diverse regioni.

    La classifica del Concorso prelude all’inizio della 24a edizione delle Giornate del Pinot Nero che andranno in scena dal 29 aprile al 2 maggio nei paesi del vino di Egna e Montagna in Alto Adige. Nelle quattro giornate gli ospiti potranno prendere parte ad una ricercata degustazione tecnica, su prenotazione, dove gli ospiti potranno degustare al tavolo i migliori Pinot Nero di oltre 85 produttori di vino provenienti da 9 aree vinicole, tra cui Trentino, Alto Adige, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Abruzzo. “Un sentito grazie – ribadisce Ines Giovanett – va a tutti i produttori che anche quest’anno hanno aderito all’evento con etusiasmo, mossi dal desiderio di portare in scena l’altissima qualità delle loro produzioni enologiche.”

    Classifica Concorso Nazionale del Pinot nero – annata 2019

    A raggiungere la finale sono stati anche i Pinot Neri dei seguenti produttori (in ordine alfabetico):

    Alto Adige: Gottardi, von Blumen, Erste + Neue, Klosterhof, Sallegg, Colterenzio, Stroblhof, Tiefenbrunner – Schloßkellerei TurmhofFriuli: JermannTrentino: Cantina Sociale di Avio, Nosio

    Programma, informazioni e prenotazioni disponibili su http://www.blauburgunder.it LEGGI TUTTO

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     Zambon Vulcano Soave Le Cervare 2017

    Ho assaggiato per la prima volta il Soave Le Cervare Vulcano 2017 di Federico Zambon nel settembre 2019 a Soave Versus. Lo trovai contraddittorio, destabilizzante, sicuramente non era pronto, ma avevo la convinzione che la sua grandezza si sarebbe espressa con il passare del tempo. L’ho riassaggiato la 2017 di recente e quella mia convinzione di qualche anno fa non è andata delusa, anzi, Le Cervare si è svelato in tutta la sua magnificenza: al naso confettura di pesca, mentuccia, gheriglio di noce e torroncino, dovuto al leggero appassimento dei grappoli. L’acidità fa presagire che durerà ancora a lungo, è un bianco di grande longevità. L’abbinerei con i Gyoza giapponesi, una sorta di ravioli al vapore dorati da una leggera frittura inziale, oppure con le orecchiette con le cime di rapa mantecate con un saporito soffritto a base di acciughe sott’olio e profumato con uno spicchio di aglio. LEGGI TUTTO

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    A maggio, in Puglia, la terza edizione di Evoluzione Naturale

    Assaggi, degustazioni e convegni. Sono solo alcuni degli ingredienti di Evoluzione Naturale, il salone dei vini artigianali che torna, dopo lo stop dovuto alla pandemia di Covid, l’8 e il 9 maggio 2022 a Grottaglie, città conosciuta in tutto il mondo per la produzione di ceramiche artistiche, a venti chilometri da Taranto, dove il tema della tutela dell’ambiente è quanto mai attuale e dove la terra deve assolutamente ritornare al centro della vera vita dell’uomo.

    La terza edizione, prevista inizialmente a fine Gennaio 2022 e rinviata a causa della pandemia, per quest’anno cambierà location sicuramente non meno suggestiva dell’ex Convento dei Cappuccini attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione.

    Nella Masseria Lella, posseduta dai Cicinelli, lungo l’itinerario percorso dai Grottagliesi per recarsi in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Mutata, luogo cui la comunità era, ed è, molto legata, si tornerà a degustare naturale.

    Grazie alla collaborazione di Matteo Gallello, cronista del vino e specializzato in editoria enogastronomica, saranno organizzati convegni, workshop tematici e laboratori di degustazione che vedranno il coinvolgimento di ospiti qualificati. In particolare, il convegno di apertura della terza edizione sarà un approfondimento sull’uso dell’argilla e sulla sua relazione con il vino con la partecipazione di Elisabetta Foradori, vignaiola a Mezzolombardo, tra le prime in Italia a studiare e utilizzare le anfore per la vinificazione del Teroldego, della Nosiola e di altre varietà.

    Nella due giorni pugliese i vignaioli si presenteranno con degustazioni aperte al pubblico, del settore horeca e appassionati, con l’obiettivo di portare a conoscenza di una platea sempre più vasta filosofie, metodi di lavoro, in vigna e in cantina in assoluta armonia con la natura.

    Con le oltre 80 aziende e 500 etichette in degustazione Evoluzione Naturale si conferma un appuntamento imperdibile per operatori ed appassionati dell’artigianalità e dei poeti della terra.

    Per approfondire:

    www.evoluzionenaturale.org

    Ticket: LEGGI TUTTO

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    La prima dell’Alta Langa a giugno 2022

    Si prepara la nuova edizione de La Prima dell’Alta Langa, la grande degustazione di tutte le cuvée dei soci del Consorzio Alta Langa aperta a un pubblico di operatori professionali, buyer, enotecari, ristoratori, distributori, barman, giornalisti.

    Si svolgerà lunedì 6 giugno, a partire dalle 9.30 e fino alle 18.30. La sede scelta è quella del Museo di Italdesign a Moncalieri (Torino), fra modelli di auto futuristiche, contemporanee, parte dell’heritage dell’azienda piemontese che, dal 1968, offre stile, progettazione, costruzione prototipale e di pre-serie a brand di tutto il mondo nei campi dell’automotive e del product design.

    Più di 100 le etichette di Alta Langa in degustazione – tra vini bianchi, rosati, riserve, grandi formati, millesimi rari – per circa 40 diversi produttori che saranno presenti all’evento: numeri che – rapportati alla prima edizione della manifestazione, nella primavera 2018, quando al Castello di Grinzane Cavour si riunirono gli allora 18 produttori del Consorzio per presentare le loro 40 cuvée – raccontano la veloce crescita e il consolidamento della denominazione delle “alte bollicine piemontesi”.

    All’evento si potrà accedere soltanto tramite registrazione sul sito istituzionale del Consorzio: www.altalangadocg.com

    Informazioni: eventi@altalangadocg.com

    UN NUOVO CALICE ISTITUZIONALE PER L’ALTA LANGA – Chi parteciperà a La Prima dell’Alta Langa quest’anno potrà vedere e provare in anteprima assoluta “Terra”, il nuovo, iconico calice istituzionale che verrà presentato proprio durante l’evento: dalla collaborazione con Italdesign è nato, infatti, un calice che intende rappresentare il giusto connubio tra funzione e aspetto, dove la forma conserva le prestazioni tecniche ma allo stesso tempo valica i canoni estetici tradizionali di un calice da vino. La collaborazione tra Consorzio e Italdesign è iniziata dieci anni fa, nel 2012, quando fu presentato al pubblico il calice “Grande”, ideato da Giorgetto Giugiaro in esclusiva per il Consorzio Alta Langa. LEGGI TUTTO

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    Francesco Intorcia, la nuova era del Marsala

    Se non potete spingervi fino a Marsala nel breve, ma vi è più comodo raggiungere la città di Verona, tra gli appuntamenti da mettere in agenda per i Vinitaly futuri, va segnata con l’evidenziatore la visita allo stand delle Cantine Intorcia nel Padiglione Sicilia, lì troverete indaffaratissimo Francesco Intorcia, l’uomo della provvidenza per il Marsala. È schietto Francesco e nonostante la frenesia della fiera veronese, vedrete che riuscirà sempre a ritagliarsi uno spazio per fare quattro chiacchiere, evitando orpelli inutili che non appartengono al suo carattere. Il Marsala, grazie a visionari come lui, è rinato. Un vino, che da vanto dell’enologia italiana nel mondo, ha conosciuto l’oblio, fino a divenire caricatura di sé stesso: i più attempati ricorderanno le bottiglie di Marsala all’uovo stipate negli scaffali al supermercato. Ormai quasi tre lustri fa, Francesco mise piede per la prima volta nella cantina di famiglia, assaggiando e riassaggiando le vecchie annate di Marsala fino a comprende di avere tra le mani un patrimonio dal valore inestimabile. Nel 2010, con la benedizione di papà Antonio, si convince che è giunto il momento di mettere in bottiglia le prime Riserve Intorcia del nuovo corso, reputando la vendemmia 1980 la più adatta per il nuovo progetto che ha in testa. 

    Francesco intorcia – Pietro Russo

    Nasce così il marchio Heritage, che dall’inglese traduciamo con il termine eredità, intesa come patrimonio di una famiglia e di un territorio unico come Marsala.  A quel Marsala vendemmia 1980, uscito nelle tipologie Vergine, Dolce e Semisecco ha fatto seguito, per lo stesso millesimo, la Riserva Superiore e successivamente la Superiore 1994, la Vergine e Superiore 2004, la Riserva Superiore 2012 e la Superiore Rubino 2014. La produzione Heritage comprende anche altri vini importanti e di grande fascino come il Vigna di Maestranza da uve Grillo e il Vino Bianco Pre British Metodo Perpetuo Tradizionale. Francesco non si è accontentato di rilanciare il Marsala ma ha voluto ricordare a tutti che il vino, scoperto dal commerciante inglese John Woodhouse, può anche essere un fantastico vino da aperitivo, ed è qui che sta il vero colpo di genio. Con la collaborazione dello Chef Peppe Agliano viene proposto in abbinamento con il finger food: Pane Nero di Castelvetrano con burro di bufala e aringa, bombette di tonno crudo con caprino e cipolla caramellata, tanto per fare qualche esempio. Mentre con il mago del gelato gourmet Stefano Guizzetti (Ciocco Lab) viene proposto in abbinamento con il gelato salato.

    A prima vista ci si muove su piani destabilizzanti ma poi le armonie che si creano nell’abbinamento del Marsala con il gelato di burro ed acciughe, colatura, pane di Tuminia, oppure con il sorbetto ai peperoni bruciati, tortelletta salata, bagna cauda e spuma di robiola, oppure ancora con il sorbetto di pulled pork, buns all’olio, salsa coleslaw e senape al miele, ci fanno dimenticare la noia e godere all’inverosimile. Non è finita, ci sono i cocktail. Qui entra in gioco il Bar Manager Roberto Tranchida che tra un Negroni Heritage (Marsala Ambra Semisecco, liquore arance amare, bitter e London dry gin) uno Scent of Sicily (Marsala Superiore Oro, London Dry Gin, succo di pompelmo rosa, succo di limone e sciroppo di lamponi) e almeno altre otto preparazioni, colloca il Marsala in una nuova dimensione, reiventando cocktail con l’aggiunta di una parte di sicilianità. In definitiva credo che Francesco Intorcia con il suo dream team stia giocando un ruolo determinante per il rilancio del Marsala, sdoganandolo dalla monotona consuetudine del vino da meditazione e facendolo riscoprire quale vino di grande classe, compagno di abbinamenti inusuali, innovativi, ma soprattutto unici. LEGGI TUTTO