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    Caviro presenta Novebolle Romagna DOC Spumante Bianco

    Caviro presenta Novebolle Romagna DOC Spumante Bianco, referenza rappresentativa della collezione Vigneti Romio, nuova produzione di qualità del Gruppo, ideata per celebrare l’autentica cultura romagnola attraverso i vini portabandiera del territorio.
    Dopo il recente esordio della linea – dedicata allo stile di vita romagnolo e destinata al canale della grande distribuzione – attraverso il racconto del suo Sangiovese, vino simbolo della tradizione enologica del luogo, è ora la volta del Novebolle, etichetta che interpreta l’identità romagnola, nel suo connubio tra la tradizione radicata e l’attitudine all’evoluzione.
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    Cantina Tollo e Unsocials firmano il progetto Unsocials creative wines

    Cantina Tollo e Unsocials insieme per il nuovo progetto digitale Unsocials creative wines, che unisce design e creatività nelle migliori produzioni vinicole della realtà abruzzese: tre vini, tre nuove etichette in edizione limitata create da giovani designer emergenti e acquistabili esclusivamente online. Una collaborazione, quella tra Tollo e l’agenzia creativa con sede a Parma, coronata nella realizzazione dell’e-commerce dove acquistare il Montepulciano d’Abruzzo DOP, il Trebbiano d’Abruzzo DOP e il Cerasuolo d’Abruzzo DOP di Cantina Tollo, le prime tre referenze disponibili.
    Unsocials creative wines nasce considerando le mutate esigenze di socialità del periodo storico in corso: sono cambiate le abitudini di consumo e di condivisione del tempo. In un mondo che ci chiede di rimanere a distanza, però, un buon calice di vino riduce tutti i confini. La componente creativa è un aspetto fondamentale del progetto: le etichette sono state studiate e realizzate da Eleonora Bonanzinga, Michele Ravanetti e Giacomo Chiari, giovani illustratori provenienti dal territorio parmigiano che quest’anno celebra il primato di Capitale Italiana della Cultura, e che hanno interpretato il proprio modo personale di intendere il vino. In particolare, Eleonora Bonanzinga ha creato l’etichetta del Cerasuolo d’Abruzzo DOP giocando sul concetto del rispecchiamento; Giacomo Chiari ha ideato per il Montepulciano d’Abruzzo DOP l’immagine di un orso, animale asociale per antonomasia; infine Michele Ravanetti ha pensato di rappresentare il Trebbiano d’Abruzzo DOP con un jolly, simbolo della dualità, dell’essere e non essere sociale allo stesso tempo.
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    “Questa pandemia ci ha proiettato da un giorno all’altro in un nuovo contesto sociale e di mercato, cambiando sicuramente le nostre abitudini ma non la nostra voglia di socializzare e stare insieme – spiega Andrea Di Fabio, direttore commerciale e marketing di Cantina Tollo – Anche l’economia e la cultura stanno cambiando, in un nuovo contesto di shut-in economy che ci fa ritrovare uniti a distanza, nelle fiere virtuali, nelle riunioni online, nella realtà aumentata, nei brindisi digitali. Ecco perché è nato Unsocials creative wines: per fortuna la voglia di sorseggiare un calice di buon vino insieme alle persone che amiamo è rimasta invariata, anche se sono cambiate le modalità di condivisione”.
    “Quando Cantina Tollo ci ha proposto il progetto del creative-wine-store abbiamo accettato la sfida senza pensarci due volte – continua Gianluca Signaroldi, founder & senior partner dell’agenzia – L’idea di trascendere il nostro lavoro e diventare anche un vero e proprio media di prodotto è un esperimento che ci avvicina ancora di più alle persone, in perfetta sintonia con la nostra mission aziendale. Unsocials creative wines infatti è la risposta alla trasposizione digitale delle abitudini sociali che avevamo prima dell’esplosione della pandemia. È un modo gioioso di rispondere alle complessità che stiamo fronteggiando, proponendo un nuovo stile di socializzare online”.
    Tutti i vini Unsocials by Cantina Tollo saranno disponibili esclusivamente online sul sito www.unsocials.store. Il prezzo di vendita è di 7,90 euro a bottiglia. LEGGI TUTTO

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    Dea Vulcano, tra cielo e terra, il nuovo rosso di Donnafugata

    Donnafugata presenta Dea Vulcano un nuovo rosso dell’Etna prodotto sul versante nord, nei territori di Randazzo e Castiglione di Sicilia. Questo vino nasce alle pendici del vulcano più alto e attivo d’Europa, da vigneti che si trovano oltre i 700 metri sul livello del mare. Dea Vulcano è quindi il frutto di una viticoltura di montagna, unica nel suo genere, che unisce la solarità siciliana ad un clima continentale.
    Le uve da cui è stato ottenuto sono quelle dell’annata 2018 di Nerello Mascalese e in parte di Nerello Cappuccio, due vitigni autoctoni e identitari dell’Etna; le uve per Dea Vulcano sono state accuratamente selezionate soprattutto dai vigneti più giovani che danno grande freschezza e fragranza del frutto.
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    E’ nato così un vino nitido e sorprendente che entra a far parte della collezione di Donnafugata Impronte di Territorio per esplorare i profumi e i sapori di una Sicilia che desta meraviglia come l’Etna e i suoi vini.
    “L’annata 2018 – afferma Antonio Rallo winemaker dell’azienda di famiglia – è stata una tipica annata etnea con piogge tra la metà di agosto ed i primi di settembre che hanno esaltato freschezza e aromaticità. Le settimane successive particolarmente asciutte, insieme alla scelta di effettuare alcuni diradamenti, hanno favorito la produzione di uve sane e ben mature che abbiamo vendemmiato tra il 5 ed il 12 ottobre. In cantina si è poi puntato ad esaltare le caratteristiche di fragranza del frutto con la fermentazione in acciaio; l’affinamento si è svolto prevalentemente in vasche di cemento, solo in parte in rovere, ed infine in bottiglia.”
    Dea Vulcano è di colore rosso rubino chiaro, offre un bouquet raffinato con note di piccola frutta rossa e sentori floreali di violetta che si aggiungono a delicate nuances speziate. Al palato è fresco e fragrante, morbido con tannini ben integrati ed un finale equilibrato e succoso; per apprezzarne tutta la mineralità e la piacevolezza, è da servire a 16-18° C.
    Negli abbinamenti Dea Vulcano è un vino versatile e si sposa perfettamente con i piatti a base di legumi, carne e in generale della cucina mediterranea. Per la sua struttura delicata si presta per essere bevuto anche al calice come ricercato aperitivo. Dea Vulcano si candida pertanto ad appagare i tanti appassionati – millennial non necessariamente esperti, ma curiosi e attenti alla qualità – che ricercano vini piacevoli quanto rappresentativi del territorio di origine.
    L’Etna ha sempre ispirato poeti ed artisti, come l’illustratore Stefano Vitale che in questo nuova etichetta d’autore reinterpreta il mito della Dea Vulcano. Secondo la mitologia, l’Etna è figlia di Urano e Gea, frutto divino della fusione tra cielo e terra: le chiome fiammeggianti tra le nuvole e le radici nelle profondità della terra.
    Artigianalità, creatività e innovazione – dichiara José Rallo di Donnafugata – sono i valori che hanno ispirato questa nuova uscita così come le altre del 2020: il cru Etna Rosso di Contrada Marchesa e i due vini proposti insieme a Dolce&Gabbana, il rosato ROSA ed il Tancredi in Edizione Limitata. Il lancio di questi nuovi prodotti, le campagne social per sostenere enoteche e ristoranti che fanno il delivery, e la crescita delle vendite online, ci hanno permesso di compensare in buona parte la riduzione dei consumi fuori casa dovuta alla pandemia. I prossimi mesi saranno ancora difficili e impongono un ripensamento dell’approccio al mercato, sia nei confronti del trade che del consumatore finale le cui abitudini e occasioni di consumo vanno cambiando. Quello che abbiamo davanti è uno scenario impegnativo” – conclude José Rallo – “ma pensiamo che lo spirito di innovazione di Donnafugata potrà darci gli strumenti per guardare con fiducia al futuro. “ LEGGI TUTTO

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    Schenk Italian Wineries chiude 2020 con fatturato +4%

    “Questo 2020 è stato un anno molto complesso che, nonostante le difficoltà, stimiamo di chiudere positivamente. Le scelte e gli investimenti fatti sono andati nella giusta direzione e a dimostrarlo sono i numeri che vedono un segno più sia in termini di vendite che di fatturato. La nostra forza è quella di avere una rete distributiva multicanale.
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    A Cormòns, nel Collio, le 30 vendemmie di Ronco dei Tassi

    Enrico e Matteo Coser
    C’è sul Monte Quarin, nel cuore del Collio Goriziano terra di grandi vini in Friuli Venezia Giulia, un posto magico, dove vigneti, bosco, radure si intrecciano e si compenetrano. La natura fa da protagonista, le vigne sono coltivate con passione, amore, sapienza antica uniti a tecniche colturali moderne ma estremamente rispettose dell’ambiente, il ronzio delle api che lavorano nelle arnie disposte sul limitar del bosco è l’unico lieve rumore (quasi una musica) che interrompe il silenzio.
    È Ronco dei Tassi, l’azienda che Fabio e Daniela Coser hanno fondato 31 anni fa sopra Cormòns, in località Montona, ed ora conducono con i figli Enrico e Matteo. Era il 1989 quando Fabio (noto enologo, consulente di importanti aziende) e la moglie decisero di acquistare un podere di circa 9 ettari, di cui 4 a vigneto, ai limiti del Parco naturale di Plessiva, zona di tutela ambientale ricca di flora spontanea e di numerosa fauna selvatica. La passione e il continuo impegno riposto in azienda, li ha portati a raggiungere importanti risultati e grandi soddisfazioni.
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    Sostenuti da tutto ciò, hanno acquistato nuovi vigneti con l’intento di aumentare lentamente la produzione aziendale mantenendo alto il livello qualitativo dei vini prodotti. Oggi Ronco dei Tassi – che ha tagliato felicemente il traguardo delle 30 vendemmie – si sviluppa su una superficie di 50 ettari di cui 23 a vigneto.
    “Il nome della nostra azienda deriva proprio dalla sua collocazione – spiega Enrico Coser – “Ronco” per via della disposizione dei vigneti in terrazze ben esposte, denominate appunto ronchi, “dei Tassi” perché qui vivono delle colonie di tassi che quando matura l’uva diventano ghiotti consumatori dei grappoli più dolci e ci avvisano che è il momento giusto per iniziare a coglierla.”
    Questo virtuoso rapporto fra bosco e superficie vitata, coltivata con tecniche estremamente rispettose dell’ambiente, consente di sviluppare realmente una viticultura ecosostenibile, a cui i Coser tengono assolutamente, a tutela dei loro consumatori e a garanzia di un futuro per il loro splendido territorio, che contribuiscono a preservare.
    “La nostra filosofia di produzione – spiega Enrico – si basa principalmente sulla rigorosa attenzione nella coltivazione e nei sistemi di allevamento del vigneto, con controlli qualitativi e quantitativi che ci permettono di arrivare alla trasformazione dell’uva in cantina nel modo più sano e naturale possibile. Tutto ciò ci consente di conservare nei nostri vini le caratteristiche e la qualità tipiche del frutto e del territorio da cui hanno origine.”
    La passione di tutta la famiglia, e il continuo impegno riposto con maestria in cantina, ha fatto raggiungere loro importanti risultati, tant’è che Ronco dei Tassi è oggi conosciuta per l’assoluta eccellenza dei suoi vini, pluripremiati da guide e critici italiani e stranieri. Basti ricordare che l’azienda nel suo complesso, una volta con un vino, una volta con un altro, si aggiudica da 20 anni i prestigiosi Tre Bicchieri del Gambero Rosso.  Di grande carattere e stile è il Fosarin straordinario Collio Bianco a base di Friulano, Malvasia, Pinot Bianco, portabandiera dell’azienda che non teme il tempo, molto apprezzato anche all’estero, che anche nella Guida del Gambero Rosso 2021 ha conquistato i Tre Bicchieri.
    Vini del Collio Ronco dei Tassi
    Fra i suoi estimatori, il noto critico James Suckling. Altrettanto unica la pluripremiata Malvasia, fra i 10 migliori vini italiani nella Guida 100 migliori vini d’Italia del Corriere della Sera, che Forbes Speciale Vinitaly 2019 ha inserito fra i 100 migliori vini al mondo. E’ una spiccata vocazione verso i vini bianchi quella di Ronco dei Tassi: oltre al Fosarin e alla Malvasia, produce Friulano, Ribolla Gialla, Pinot Grigio, Sauvignon. Ad essi si affiancano l’interessante (e di grande futuro) Collio Rosso Cjarandon a base di Merlot e Cabernet, e il prezioso Picolit.
    Apprezzatissimi sul mercato estero, dove viene esportato circa il 60% della produzione, li si trova in Italia nelle migliori enoteche, ma possono essere acquistati anche direttamente in azienda, dove su prenotazione è possibile fare interessanti degustazioni guidate. Vale la pena di andarci, anche per conoscere Enrico Coser e la sua straordinaria famiglia. E capire, conoscendoli, quanta passione, impegno, maestria c’è dietro un bicchiere del loro stupendo vino.
    Ronco dei Tassi
    Località Montona 19 – Cormòns (GO)
    Tel. +39 048160155 – www.roncodeitassi.it – info@roncodeitassi.it LEGGI TUTTO

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    Luca Giavi: Il mercato degli sparkling wines

    Nonostante il momento difficile per le vendite di vino, il settore degli sparkling wines sembra avere sempre una marcia in più.
    Luca Giavi, Direttore Generale del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, ci parla dell’argomento del suo intervento al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, delle prospettive positive a livello internazionale della DOC Prosecco e del perché fare affidamento a dati puntuali e consultabili permette di indirizzare le scelte di mercato e ridurre il margine di errore.
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    Giacomo Tarquini: Come costruire un piano di marketing

    Un piano di marketing parte dall’analisi dei competitors e si snoda fino alla pura strategia di comunicazione del prodotto su diversi canali. Quali sono i passi che portano alla costruzione di un piano efficace?
    Giacomo Tarquini, Global Marketing Director di Duca Di Salaparuta, Florio e Corvo, ci parla del suo intervento al MIV, il corso in marketing internazionale del vino di WineJob, e del perché una case history di successo sia frutto di una pianificazione strutturata in tutti i suoi dettagli dal reparto marketing.
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    Il controllo di gestione dell’azienda vitivinicola

    Che cos’è il controllo di gestione e perché è importante applicarlo all’interno della struttura delle aziende vitivinicole?
    Il 14 e 15 Dicembre dalle 17:00 alle 19:00 approfondiremo insieme a Francesco Mangani i motivi per cui un sistema di controllo di gestione permette di avere un’immagine fedele della propria azienda e perché questo consente di individuare i punti di forza e debolezza con consapevolezza.
    Impareremo a determinare, per esempio, il costo dei singoli prodotti (dalla cantina all’imbottigliamento) e quindi a definire il margine disponibile, elemento indispensabile per gestire con molta più precisione la politica commerciale e massimizzare il risultato economico.
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