La riga che vedete qui sopra è eloquente e mostra la progressione delle esportazioni dei nostri spumanti nel corso dell’ultimo anno. La barra mostra invece la variazione percentuale mensile. Come vedete dopo un forte balzo in agosto, nel mese di settembre la crescita dei vini spumanti è scesa al 5%, contro un settembre 2017, sempre visibile nel grafico, da +10%. In confronto, agosto era stato +20% contro +15%. Seconda considerazione: scavando nei dati emerge un andamento per la prima volta negativo degli USA (-12% a settembre), e molto positivo nel Regno Unito (+20%). Visti i rischi derivanti dalla possibile mancata approvazione di Brexit, la sempre maggiore esposizione del nostro export di spumanti al mercato inglese (282 milioni su 1040 nei nove mesi) non può non essere vista come un rischio. Detto questo, gli spumanti restano la categoria in crescita e senza di loro le nostre esportazioni sarebbero in calo. I prossimi mesi saranno sfidanti. Su un valore totale di 1.5 miliardi di euro toccato negli ultimi mesi ben 859 sono realizzati negli ultimi tre mesi dell’anno. Il bilancio dell’anno, quindi, è ancora lontano dall’essere tirato! Passiamo all’analisi dei dati.
- L’export dei 9 mesi tocca quota 1040 milioni, +13%, con un mese di settembre a +5%. Il dato è supportato dal Prosecco che cresce del 15% nei 9 mesi (634 milioni) e del 10% nel mese di settembre (83 milioni), ma anche in minor misura dagli spumanti non DOP (+25% a 174 milioni nei 9 mesi). Sono invece in discesa gli altri spumanti DOP, -9% a 146 milioni: viene da domandarsi se tutto ciò non sia causato da uno spostamento di alcuni prodotti fuori dal mondo DOP. Va infine menzionala l’ottima performance dell’Asti, che sta riguadagnando terreno nel 2018, +19% a 85 milioni di euro.
- I dati del Prosecco sono positivi dappertutto. Nei 9 mesi +6% nel Regno Unito, +12% in USA e da +10% in su praticamente da tutte le altre parti. Certo che tutte le altre parti messe insieme fanno meno della metà delle esportazioni, per cui sarà veramente critico capire cosa succede nei due principali mercati di qui in avanti.
- L’Asti riguadagna terreno. I dati geografici restano molto volatili, con la Germania che cala del 10% e ormai lascia il primo posto (devo ancora riordinare la tabella… non è semplice viste le montagne russe dei dati per mercato) agli USA, che invece sono cresciuti del 63% nei 9 mesi. Sono in forte crescita i mercati dell’Est Europa e, decisamente, si sta riprendendo la Russia, +31%, terzo mercato per il prodotto.
- Gli spumanti DOP sono invece colpiti dal cattivo andamento in diversi mercati: -10% in USA, -16% nel Regno Unito, -27% in Svizzera. Come per il Prosecco qui USA e Regno Unito (e non viceversa come per il Prosecco) sono oltre la metà dell’export. La crescita in alcuni mercati europei (Svezia, Francia) e extraeuropei (Canada) non è per ora in grado di compensare questo impatto negativo.
- Appuntamento ai prossimi due mesi con il commento sulle esportazioni totali per fare il punto!
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