Il tabellone delle importazioni mondiali di spumante è un bel tabellone: è pieno di numeri positivi e in crescita, salvo uno, quello del Regno Unito. Il mercato come abbiamo visto qualche giorno fa cresce in modo sano, +9% nel 2017 e +6% all’anno dal 2012 a questa parte (+4% su 10 anni). La spinta viene da tutto il mondo, ma in valore assoluto volendo identificare due mercati particolarmente importanti per la crescita, certamente gli Stati Uniti, diventati nel 2014 il primo mercato e oggi al 19% delle importazioni mondiali, e il Giappone, terzo mercato mondiale dopo USA e Regno Unito, che sta mostrando una forte accelerazione negli ultimi due anni. Una curiosità: in questa classifica anche l’Italia figura molto bene avendo importato 185 milioni di euro di spumanti nel 2017, +12%. Siamo ancora lontani dai 300 milioni di 10 anni fa, ma dal 2015 la direzione è cambiata. Nota per i lettori: i dati sono qui presentati in valore in euro e in dollari. Non includiamo la tabella dei volumi, a causa delle evidenti discrepanze nei dati di importazioni di alcuni paesi (USA in particolare). Passiamo ai numeri.
- Il commercio mondiale di spumanti ha raggiunto quota 6.6 miliardi di dollari nel 2017, +11% sul 2016. Se tradotto in euro si tratta di 5.8 miliardi, +9%. Il ritmo di crescita degli ultimi 5 anni è del 3% se tradotto in dollari e del 6% se visto in euro.
- Il maggiore importatore mondiale sono dal 2015 gli USA, con 1.25 miliardi di euro di import, +11% sul 2016 e un ritmo del 9% annuo.
- Come abbiamo anticipato, il Regno Unito ha subito un nuovo calo nel 2017 a 859 milioni di euro, -4%. In sostanza il mercato inglese è tornato a 5 anni fa ed è ben lontano dal miliardo di euro di importazioni toccato nel 2014.
- Il terzo mercato è da qualche anno il Giappone, con 543 milioni di euro, +11% nel 2017 e +5% annuo dal 2012. Viene poi la Germania, che è tornata a crescere nel 2015 e anche lo scorso anno ha visto crescere l’export dell’8%. Se aggiungiamo anche Singapore, che importa 346 milioni di euro nel 2017, +24% (ma che probabilmente riesporta in altri paesi), arriviamo a 3.5 miliardi di euro, quindi circa la metà del totale. Segno che il fenomeno degli spumanti è veramente diventato globale.
- E la Cina? La trovate in fondo alla tabella, 75 milioni di euro di import (un volume stimato di 129mila ettolitri), +33% sul 2016. Sembra quindi che il fenomeno spumanti stia cominciando a prendere piede anche in questo mercato!
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