in

I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2017

I dati del SINAB sulle aree vitate “bio” del 2017 arrivano con una sorpresa: un incremento soltanto del 2% della superficie totale (inclusiva dei vigneti in conversione), da 103 a 105mila ettari e del 4% del 7% di quella effettiva, da 66 a 70mila ettari. Essendo l’ammontare di vigneto in conversione ormai di circa 30mila ettari da 3 anni a questa parte, il dato 2017 è un pochino deludente: soltanto 4658mila ettari in più, contro un numero che si poteva facilmente stimare tra i 12mila e i 15mila ettari osservando i dati del passato. Da dove arriva il rallentamento? Essenzialmente dalla Sicilia, che pur restando di gran lunga la regione con il maggior vigneto bio ha visto calare da 39mila a 36mila ettari la superficie vitata bio (inclusiva del vigneto in conversione, purtroppo non abbiamo dati regionali distaccati). I progressi maggiori vengono ormai dal centro-nord, dove questa pratica ha avuto uno sviluppo ritardato: le superfici bio di Umbria, Trentino Alto Adige, Lazio ed Emilia Romagna sono tutte in crescita di oltre il 20%. Passiamo a una breve analisi dei dati.

  • Il vigneto bio italiano raggiunge quota 70791 ettari, oltre a 34593 in fase di conversione, per un totale di 105384 ettari. Si tratta per la stragrande maggioranza di vigneto atto alla produzione di vino. Per dovere di cronaca, va sottolineata la presenza di circa 2mila ettari di vigneto di uva da tavola, che comunque non inficiano l’analisi.
  • I duemila circa ettari vitati sono il slaod tra l’incremento del 7% dei vigneti bio e del calo dell’8% della superficie in conversione.
  • Da un punto di vista regionale, abbiamo già sottolineato dove sono gli incrementi in termini relativi più importanti. Se ci spostiamo sui valori assoluti, crescono di 741 ettari in Emilia Romagna e di 645 in Toscana, poi tra i 400 e 500 ettari in più del 2016 troviamo Lazio, Lombardia, Marche e Piemonte.
  • La leadership resta quindi saldamente nelle mani della Sicilia, nonostante il calo. I 36mila ettari sono comunque il 34% della superficie vitata più estesa d’Italia secondo ISTAT, 106564 ettari.
  • Incrociando invece i dati ISTAT sulla superficie totale e quelli Sinab sul biologico (che trovate in tabella) si scopre che la maggiore penetrazione del vigneto bio si registra in Calabria e Basilicata, dove ha raggiunto il 50% del totale, seguita da Marche e Sicilia intorno al 35%. Viene poi la Toscana al 24%.
  • Le regioni grandi più “arretrate” su questo fronte sono nel Nord Est, con Veneto e Friuli Venezia Giulia al 5-6%. Ci sono poi i casi della Liguria al 2%, ma qui temo ci sia un difetto nel rilevamento. L’altra regione importante per la qualità, il Piemonte, è ancora all’8% del vigneto bio: 3300 ettari contro 42mila in totale.
Se siete arrivati fin qui…
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco


Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino


Tagcloud:

La prima volta delle cantine delle “Terre di Pisa” a PrimAnteprima

Nosio – risultati e bilancio 2017/18