Come già visto per diverse aziende vinicole nei dati 2017, anche Nosio ha avuto un ottimo anno nel mercato italiano. Ma in questo caso stiamo parlando del bilancio 2018, o meglio di una specie di 2018, visto che il bilancio chiude a luglio. Così, il braccio commerciale di Mezzacorona (che ricordo non redige bilancio consolidato) ha riportato una crescita del fatturato del 5% nonostante la progressione delle vendite fuori dall’Europa si sia bloccata. L’aumento presumibile dei costi delle materie prime e il diverso mix geografico probabilmente sono state le cause della mancata crescita degli utili. O meglio, l’utile netto cresce del 10% ma soltanto perché si sono pagate meno tasse, mentre l’utile operativo e anche quello prima delle tasse sono in leggero calo. La stessa discesa del debito netto, da 44 a 40 milioni di euro può essere vista a fronte dell’incremento dei debiti commerciali nei confronti della controllante Mezzacorona, saliti esattamente dello stesso ammontare. Nosio ha quindi vissuto un 2018 “di transizione” forse non tanto dal punto di vista commerciale quanto da quello della generazione di cassa e di “crescita profittevole”, continuando a distribuire un buon dividendo alla controllante (2.7 milioni) e offrendo ai soci l’opportunità di acquistare e vendere quote a una valorizzazione marginalmente in crescita.
- Le vendite 2018 crescono del 4.7% a 116 milioni di euro grazie al progresso dell’Italia passata da 33 a 37 milioni che ha beneficiato di una crescita marcata nel canale della GDO (sia a volume che a prezzo medio). Anche in Europa, dove il fatturato cresce da 23 a 24 milioni (+6.4%) il risultato è stato soddisfacente
- Meno bene sono andate le cose fuori dall’Europa, che resta il principale mercato di Nosio, con un calo dell’1% del fatturato a 54 milioni di euro.
- I margini sono in calo. In realtà guardando la tabella si evince che i margini scendono da ormai qualche anno. Nello specifico del 2018, il margine operativo lordo scende dall’8.5% al 7.9%, e quindi in valore assoluto da 9.4 a 9.1 milioni di euro, mentre l’utile operativo passa da 5.4 a 5.1 milioni di euro, -6%. L’utile netto invece cresce del 10.6% a 3.37 milioni, ma questo è il risultato di un netto calo della tassazione (dal 35% al 26% dell’utile pretasse), oltre che da oneri finanziari leggermente più bassi.
- La struttura finanziaria migliora ulteriormente, con un debito di 40 milioni di euro (44 nel 2017) e un rapporto che scende da 4.7 a 4.4 volte il margine operativo lordo. Nel corso del 2017/18 Nosio ha investito 1.2 milioni di euro, pagato dividendi per 2.7 milioni di euro (e saranno stabili anche nel 2018/19) e generato un cash flow di circa 7.4 milioni di euro. Come anticipavamo sopra, il capitale circolante che è stabile ha in realtà beneficiato di un incremento dei debiti commerciali verso la controllante Mezzacorona di 4 milioni di euro.
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