Gli ultimi due mesi dell’anno ci hanno un po’ rovinato la festa. Questo dicono i dati ISTAT rilasciati proprio stamattina sulle esportazioni di vino italiano. Nel mese di dicembre si è verificato un inaspettato calo del 5%, soprattutto perché costruito contro un andamento non positivo nel dicembre 2017. Quindi siamo passati nel giro di due mesi da un +5% annuo al dato finale di +3.5%, per 6204 milioni di euro. I volumi sono stati anch’essi in rallentamento, e quindi abbiamo chiuso a 19.9 milioni di ettolitri, -8%. Nel mese di dicembre sono state negative tutte le categorie, spumanti inclusi. Nonostante le speranze fossero riposte in un guadagno di quote di mercato nei paesi emergenti e più lontani, alla fine il risultato lo abbiamo raggiunto grazie ai paesi sviluppati e consolidati: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Francia, Svezia sono tutti cresciuti più della media. E alla fine dell’anno, come potete apprezzare dai lunghi e nuovi tabelloni che ci sono alla fine del post, la Cina ha comprato meno vino del 2017. Passiamo a un breve commento dei dati.
- Il 2018 si chiude con un incremento delle esportazioni di vino del 3.5% a 6.2 miliardi di euro, nella parte bassa delle aspettative, direi, visto l’andamento fortemente negativo di dicembre, a -5% e di novembre a -1%. I volumi esportati sono anch’essi calati dell’8% a 19.9 milioni di ettolitri.
- I vini spumanti sono chiaramente il principale driver di crescita, +11% a 1.5 miliardi di euro, anche se la crescita è progressivamente rallentata fino al +3% di novembre e al -3% di dicembre. Per i vini in bottiglia, l’anno si chiude stabile a 4.2 miliardi di euro, ma anche in questo caso gli ultimi mesi dell’anno si sono rivelati piuttosto difficili (-3% novembre, -5% dicembre).
- Se passiamo alle aree geografiche, e tenendo un approccio generale, gli Stati Uniti con 1.46 miliardi di euro e una crescita del 4% e la Germania, 1.03 miliardi di euro +4.9% sono chiaramente i fattori trainanti del nostro export. Il Regno Unito chiude il 2018 a +2% e 827 milioni mentre la Svizzera cresce del 5% a 377 milioni di euro.
- Come anticipavo sopra sono piuttosto deludenti i dati della Cina, dove le esportazioni dell’ultimo trimestre sono calate mediamente del 15% anno-su-anno, e quindi alla fine dai 130 milioni di euro dell’anno scorso siamo scesi del 2% a 127 milioni di euro. Brutto dato. Altri mercati un po’ critici sul fine d’anno sono la Francia (gilet gialli?) e il Belgio, come anche la Danimarca.
- Infine, vi posto anche un tabellone qui sotto sui volumi esportati. Dei 19.9 milioni di ettolitri, 5.2 milioni vanno in Germania (-9%), 3.4 milioni negli USA (+1%), 2.9 milioni nel Regno Unito (-8%) e 867 mila in Francia (-18%).
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