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Nuova Zelanda – esportazioni di vino – aggiornamento 2018

Il raffreddamento degli scambi mondiali ha colpito anche l’ultima tigre dell’export del vino, la Nuova Zelanda. I grafici come sempre sono più eloquenti delle parole: potete vedere che la crescita del 2018 è “rallentata” al 3% ed è ben lontana dal 7% registrato nei 5 anni. Se poi tramutate questi dati in Euro il numero che andremo a mettere tra un paio di mesi nel tabellone dell’export mondiale è 1.01 miliardi di euro, -4% rispetto ai 1.06 miliardi del 2017. Come già abbiamo visto per il Cile, a frenare la Nuova Zelanda è la stabilizzazione del vino sfuso (non abbiamo dati sui volumi purtroppo per quest’anno, ma certamente ciò deriva da meno volumi e più prezzi) e dal deciso rallentamento delle esportazioni in USA (dove le ambizioni però restano forti) e nel vicino mercato australiano. La Nuova Zelanda ha anche invertito la rotta in Cina (e a Hong Kong), a segnalare se ce ne fosse ancora bisogno che probabilmente i tempi della crescita facile in quel mercato sono terminati. Passiamo a commentare brevemente i dati.

  • Nel 2018 le esportazioni hanno toccato quota 1.73 miliardi di dollari locali, pari a 1.01 miliardi di euro. La crescita in valuta locale è stata del 3%, mentre in Euro si legge -4%. Sia in Euro che in NZD nel quinquennio le esportazioni di vino neozelandese sono state in crescita del 6-7% annuo.
  • Non abbiamo purtroppo i dati completi sui volumi, salvo qualche dato per nazione, per cui non pubblichiamo la tabella.
  • Tornando alle principali tipologie di vino, il vino sfuso è stabile a 375 milioni NZD, mentre la crescita si concentra nel vino in bottiglia, +3% a 1342 milioni.
  • Il mercato principale resta di gran lunga quello americano, dove però le esportazioni non sono cresciute nè in valuta NZD (522 milioni, +1%), né in valuta locale USD (361 milioni, -2%), né in Euro (306 milioni, -6%). Piuttosto a sorpresa anche la Nuova Zelanda ha registrato un progresso nel Regno Unito, dove con una crescita del 6% ha toccato il picco storico di 412 milioni di dollari NZD esportati, mentre l’Australia ha subito un calo del 4%.
  • Uno dei mercati a più forte crescita è il Canada, che accelera a +12% nel 2018 a 130 milioni. Va specificato che la distanza dai primi tre mercati è piuttosto importante.
  • Cosa dire di più: mah, sembrerebbe che sia cominciata una fase di diversificazione geografica del prodotto neozelandese. Anche i dati 2018 mettono in luce una crescita del 7% dal quarto mercato in giù, e ci sono oltre al Canada anche altri mercati come la Germania e la Francia dove si notano forti progressi. Restano degli andamenti erratici.
  • Quello che sembra meno erratico invece è il calo del 9% delle esportazioni in Cina e Hong Kong (messi insieme 53 milioni di dollari NZD)… vi lascio alle tabelle…
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