La ripresa delle vendite e dei margini di Lanson BCC già intravista nel primo semestre è continuata anche nel secondo e ben più critico periodo dell’anno, con una ulteriore accelerazione. Di conseguenza, dopo anni di prestazioni ben poco convincenti (soprattutto dal punto di vista economico), il 2018 è finalmente un anno di crescita del 6% per le vendite e dell’8% per l’utile. Anche se il debito cresce leggermente, si mantiene sotto il valore del magazzino e incamera una accelerazione sia degli investimenti (che includono un’acquisizione di alcuni ettari di vigneto per 8 milioni di euro) che del dividendo (dopo diversi anni di stabilità). L’unico dubbio è l’origine di questa crescita, tutta di matrice francese ed europea, che potrebbe non essere sostenibile nel futuro (soprattutto il balzo in Europa nel secondo semestre), anche se lo sforzo sia nella distribuzione che nel miglioramento dell’offerta diretta al consumatore è stato importante. Come sempre, l’azienda non fornisce indicazioni sul 2019, anche se la strategia prosegue sulla stessa linea. Passiamo ad analizzare qualche numero insieme.
- Le vendite crescono del 6% a 278 milioni di euro, con una accelerazione a +7% nel secondo semestre. Dal punto di vista geografico, il mercato europeo è stato fondamentale, +14% a 92 miloni di euro (+23% nel secondo semestre). Anche il mercato francese è cresciuto, +4% a 164 milioni di euro, ma nel secondo semestre l’andamento si è decisamente attenuato (+2%). I trend fuori dall’Europa sono contrastati: nel mercato americano il fatturato è balzato del 26% a 9 milioni (dopo il +55% dello scorso anno), mentre le vendite in Asia che lo scorso anno erano raddoppiate sono calate del 19% a 11 milioni di euro. Diciamo che il gruppo resta fortemente legato al mercato europeo.
- I margini sono in leggera ripresa, con un utile operativo che passa dal 7.8% al 7.9% del fatturato. Se però aggiustiamo per i componenti non ricorrenti il progresso sarebbe dal 7.7% all’8.2%. Ad ogni modo, l’utile operativo cresce del 7% nell’anno e del 12% nel secondo semestre.
- Con oneri finanziari in leggero calo e tasse al 31% circa (29% nel 2017), l’utile netto beneficia pienamente del progresso a livello operativo e cresce del 9% a 13 milioni (+13% nel secondo semestre).
- Il debito sale da 506 a 522 milioni di euro, ma va considerato che nel 2018 una piccola acquisizione (8 milioni) ha appesantito il conto degli investimenti (14 milioni contro 10 del 2017), il magazzino è cresciuto di 19 milioni di euro e i dividendi sono passati da 2.5 a 3.5 milioni di euro. Ne risulta quindi un quadro dove il rafforzamento patrimoniale ben si concilia con l’aumento del debito.
- Anche se siamo lontani dal definire questi dati soddisfacenti, Lanson BCC sembrerebbe aver fermato il declino degli ultimi anni, soprattutto dal punto di vista dei margini. Dal punto di vista finanziario, se guardate il grafico del debito contro il valore delle scorte vi accorgerete che nel corso degli ultimi anni invece le cose sono lentamente ma costantemente migliorate, fornendo oggi una maggiore flessibilità finanziaria per incrementare gli investimenti.
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