Il mercato dello Champagne nel 2019 ha registrato una crescita del 4% a valore, sfondando quota 5 miliardi di euro, nonostante i volumi siano arretrati dell’1%, poco sotto 300 milioni di bottiglie. Il bilancio finale è dunque positivo, sicuramente meglio del 2018 (valore stabile, volumi calati del 4%). Ci sono alcune “cattive” analogie con il passato, come il calo strutturale del mercato francese, ma anche e soprattutto delle “buone” differenze: i vigneron indipendenti una volta tanto non sottoperformano il mercato, il mercato americano accelera ulteriormente e rappresenta il vero traino del prodotto francese, il mercato inglese si stabilizza in volume e riprende a crescere in valore, il mercato italiano somiglia a quello americano. Unica differenza: noi stiamo recuperando i livelli del passato, gli americani sono sui loro massimi storici. Passiamo ai numeri.
- Le consegne di Champagne nel 2019 calano dell’1% a 297 milioni di bottiglie, al livello più basso dal 2004 a questa parte. Il valore però cresce del 4% a 5.06 miliardi di euro, +4% a dimostrazione della capacità di valorizzare il prodotto (lo Champagne ha scorte colossali, pari a diverse anni di vendite), ma anche dal cambiamento del mix delle vendite, verso mercati che sono più propensi a pagare per il prodotto.
- La Francia resta il principale mercato con 141 milioni di bottiglie, ma cala del 4% e lo fa per il nono anno consecutivo. Si sono perse oltre 40 milioni di bottiglie dal massimo, che essenzialmente vengono spedite ad altri indirizzi… infatti all’estero nel 2019 vanno 156 milioni di bottiglie, 1 milione più dell’anno scorso e 35 milioni in più di 10 anni fa…
- … e il primo indirizzo all’estero per volume è ancora il mercato inglese (27 milioni di bottiglie, stabile nel 2019), seguito da quello americano (25.7 milioni, +8%). I ruoli si invertono quando si parla di soldi, dato che gli americani spendono ben 665 milioni (+ 15%) contro i 431 milioni degli inglesi (+6%, comunque buono visto il passato recente), per un prezzo medio di 26 euro contro 16.
- Il terzo mercato estero per volume e valore dello Champagne è il Giappone, dove le vendite crescono dell’11% a valore a 355 milioni e del 5% a volume per 14.3 milioni di bottiglie. Poi i tedeschi con 203 milioni di importazioni, gli italiani con 180 (+13%!), i belgi con 148 milioni, gli svizzeri con 121 milioni e gli australiani (si proprio loro) con 114 milioni di euro. A quel punto arrivano i cinesi con 98 milioni di euro ma soltanto 4 milioni di bottiglie, a dimostrazione del livello molto elevato del consumo in questo mercato.
- Vi lascio alle tabelle!
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