I dati di dicembre delle esportazioni di vino sono molto incoraggianti, soprattutto se letti nel contesto di questi giorni (a proposito, coraggio!). L’incremento del 9% si sostituisce a un dato sbiadito dello scorso anno e consente di chiudere l’anno a +3.4%, che è stato un po’ il ritmo tenuto durante l’anno e non è tanto distante dalla performance dei francesi, +4.6%. 6434 milioni di euro, quindi. E 21.8 milioni di ettolitri, questi invece in crescita del 10% circa. Quando si scende nel dettaglio i dati sono molto volatili, soprattutto negli ultimi mesi, anche in mercati significativi come gli Stati Uniti, che hanno chiuso il 2019 con un ottimo +5.3% (aiutato dal cambio però) con variazioni di mese in mese tra il -7% e il +30%. Chi ha rallentato dunque la nostra corsa: il Regno Unito con gli spumanti, la Svizzera e il Canada, la Svezia e la Danimarca. Ma di qui in avanti meglio concentrarci sui dati positivi: i mercati più in crescita nel 2019? Russia e Lettonia.
I dati sono già caricati nella sezione Solonumeri. Passiamo ora in rassegna i principali dati.
- Le esportazioni di vino italiano nel 2019 crescono del 3.4% a 6434 milioni di euro, per un volume di 21.8 milioni di ettolitri e dunque un prezzo medio al litro di 2.95 euro (-6%).
- A differenza degli scorsi anni, caratterizzati dalla crescita tumultuosa dei vini spumanti, nel 2019 i dati sono più omogenei: i vini fermi in bottiglia crescono del 4.2% a 4.4 miliardi di euro, quelli spumanti del 4.6% a 1.6 miliardi di euro, mentre in vini sfusi sono in calo dell’8% a 430 milioni di euro, essenzialmente a causa del crollo dei prezzi (a loro volta fortemente cresciuti nel 2018).
- Dal punto di vista dei mercati di sbocco, abbiamo detto degli USA che allargano la forbice con gli altri paesi crescendo del 5% a 1.54 miliardi di euro, per un volume in crescita del 3% a 3.5 milioni di ettolitri. Il mercato tedesco resta per l’Italia il punto di riferimento per i volumi (+18% a 6.1 milioni di ettolitri) ma cresce in valore soltanto del 2.2%. Il terzo mercato più importante, il Regno Unito, ha avuto un pessimo 2019, chiudendo a -6.2% (con un ultimo trimestre orribile) in valore a 771 milioni di euro e in calo dell’1% a volume a 2.9 milioni di ettolitri. I dati relativi al mercato degli spumanti (-11% a 382 milioni di euro sono chiaramente la principale causa, anche se non sono brillanti nemmeno i dati dei vini fermi in bottiglia (+1%).
- Trovate in allegato un tabellone con tutti i dati dei mercati principali, replicato nella sezione Solonumeri. Scorrendola troverete i dati molto positivi della Francia, del Giappone, dei Paesi Bassi e della Russia.
- La Cina, giusto per non dimenticarcela, nel 2019 è l’undicesimo mercato per l’Italia con 134 milioni di euro e, alla fine, non è andata male: +5%.
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