Questo post punta a “pesare” gli ettolitri di vino prodotti e non soltanto a “contarli”. Infatti oggi analizziamo i dati appena rilasciati da ISTAT sull’economia agricola relativi al 2019 in cui viene stimato il valore della produzione. Non quanto si è prodotto ma quanto vale quello che si è prodotto. Ecco allora che il panorama del settore italiano del vino prende una forma diversa. Un paio di regioni che di fatto rappresentano solo il 5% della produzione nazionale, Toscana e Piemonte, raddoppiano il loro peso a oltre il 10%, altre come il Veneto e la Puglia, che insieme sono oltre il 40% degli ettolitri prodotti in termini di euro rappresentano una fetta sempre importante, ma non più così tanto. Passando dagli ettolitri agli euro possiamo anche misurare quanto il vino sia importante per l’economia agricola delle nostre regioni. E allora scopriamo che è in Friuli Venezia Giulia che questa bevanda ha più importanza, un terzo circa del totale dell’agricoltura, mentre in Puglia rappresenta soltanto il 14%. I più attenti tra di voi noteranno che i dati 2018 non combaciano esattamente con quelli pubblicati lo scorso anno: si tratta di dati provvisori che vengono revisionati di anno in anno, quindi potete già immaginare che fatte salve le proporzioni e le tendenze i dati saranno magari leggermente ritoccati il prossimo anno. Passiamo ad analizzare allora il valore della produzione di vino italiana ai prezzi di base, pari secondo ISTAT a 3.8 miliardi di euro, cioè circa 77 euro per ettolitro.
- Il valore della produzione italiana di vino tocca quota 3.8 miliardi nel 2018, con un calo del 17% rispetto ai valori record del 2018 quando raggiunse quota 4.6 miliardi di euro.
- Il calo è abbastanza omogeneo tra le macroregioni, un po’ meno marcato al centro, un po’ di più al sud. Nel complesso, il settore vinicolo italiano negli ultimi 10 anni ha avuto una crescita a prezzi correnti del 4.5% annuo, concentrato nel Sud (+9% annuo, grazie alla riqualificazione della produzione) e nel Nord Est (+5%, grazie al boom dei vini spumanti prodotti nella zona, Prosecco).
- La regione con il primato a valore è la stessa che per volume, il Veneto, ma con una leadership meno evidente: con un valore della produzione di 776 milioni di euro rappresenta il 20% del totale contro una quota del 23% misurata a quantità. Oltre ai valori assoluti, l’andamento degli ultimi 10 anni è uno dei più positivi, +6% annuo.
- Dopo il Veneto viene la Puglia, come per i volumi. Ma se la Puglia produce il 20% del vino italiano in volume, tradotto in valore la quota scende al 13%, 507 milioni.
- Dopo queste due regioni emergono Toscana e Piemonte, 455 e 414 milioni di euro, cioè il 12% e l’11% del valore totale, contro il 5% che rappresentano se misurati sui volumi.
- Bene, vi lascio alla consultazione della tabella e dei grafici, ricordandovi l’analisi interessante cui facevo riferimento sopra, cioè quanto conta la viticoltura sull’economia regionale: mediamente il 13% per quanto riguarda l’Italia ma con dei picchi sopra il 30% in Friuli Venezia Giulia e sopra il 20% in Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte e Toscana.
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