Nell’ormai sterminata platea della tipologia Col fondo, dico l’ovvio, possiamo trovare vini mediocri, mediamente buoni, molto buoni ma solo in pochissimi casi possiamo parlare di classe smisurata di una bottiglia. È questo il caso del Col Fondo Metodo Ancestrale “A Fondo” de Le Vigne di Alice di Cinzia Canzian. Ci troviamo a Vittorio Veneto, precisamente a Capersica, la parte più a nordest della denominazione Conegliano Valdobbiadene. Ho scoperto di avere in comune con Cinzia la passione per gli anni 60/70, tempi di gioia e di rivoluzione come cantavano gli Area, di speranza d’innovazione, in una parola sola un’epoca di grande fermento. Sentimenti che Cinzia Canzian mette costantemente nel suo lavoro, non dimenticando mai la leggerezza d’animo che proprio le bollicine, forse più di ogni altro vino sono in grado di regalarci. Per la lavorazione di A Fondo, dopo la prima fermentazione con malolattica viene fatto decantare per togliere le fecce grosse. Rimane sulle fecce nobili per 4 mesi, poi filtrato prima del tiraggio in bottiglia con aggiunta di lieviti e mosto, rifermentazione spontanea in bottiglia. Il naso è estremamente raffinato, prevalgono la mela e la pesca ma è frutta matura in aggiunta a una delicata crosta di pane brioche. In bocca è pieno, delicatamente sapido, ma è l’eleganza complessiva che stupisce davvero per un sur lie. Lo slogan di Cinzia Canzian è “life is a bubble”, diciamo che è anche il mio.
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