ISTAT rileva per la regione Puglia una produzione di vino di 10.8 milioni di ettolitri (+13% sul 2021), la più elevata di sempre e del 40% superiore alla media storica 2012-21. Il “record” se così si può dire (visto il contesto, con sempre più evidenti richieste di distillazioni di crisi) è sostanzialmente generato dagli incrementi di produzione di vino IGT (il 71% sopra la media storica, 3.5 milioni di ettolitri) e di vino comune (+32%, 6.5 milioni di ettolitri), mentre per quanto riguarda il più pregiato vino DOC la produzione resta nell’ordine di 0.8 milioni di ettolitri, quindi il 7% sopra la media storica e il 7% della produzione totale. Quindi, se i dati ISTAT sono corretti si tratta di una grande annata per il vino pugliese, decisamente migliore dell’andamento italiano. La Puglia dunque rappresenta una fetta particolarmente importante sia del vino italiano IGT (16%) che soprattutto di quello comune (43%). Passiamo a un breve commento:
- La produzione di vino in Puglia nel 2022 ha registrato un forte aumento rispetto al 2021 (+13%) e alla media storica del periodo 2012-2021 (+40%) raggiungendo i 10.85mila ettolitri.
- L’incremento è dovuto principalmente alla maggiore produzione di vino rosso (+17% rispetto al 2021 e +39% rispetto alla media storica) e di vino IGT (+62% rispetto al 2021 e +71% rispetto alla media storica). Anche la produzione di vino bianco (+8% rispetto al 2021 e +40% rispetto alla media storica) e di vino DOC (+12% rispetto al 2021 e +7% rispetto alla media storica) hanno contribuito alla crescita, mentre la produzione di vino comune è diminuita del 3% rispetto al 2021 e aumentata del 32% rispetto alla media storica. La produzione di mosti è rimasta stabile.
- Se scendiamo ancora più nel particolare possiamo notare l’orientamento dei vini bianchi verso la produzione DOC (25% sopra la media quinquennale) e di quelli rossi verso le produzioni IGT (75% sopra la media), nel contesto di una produzione che comunque resta prevalentemente di vino rosso.
- Passando ai dati provinciali che trovate nella tabella sotto, la superficie vitata nel 2022 è stata “riallineata” da ISTAT a 91740 ettari. La crescita è matematicamente calcolabile nel +6% ma a stata determinata principalmente dalla provincia di Taranto, che ha visto la sua superficie vitata aumentare del 31.8%, da 16.30 mila ettari a 21.48 mila ettari, il che è inverosimile. Si tratta dunque di un riallineamento di un dato storico errato dopo che per anni la superficie della provincia non è mai stata aggiornata. Le altre province hanno avuto variazioni più contenute, tra il -0.1% di Lecce e il +2.4% di Brindisi. Foggia e Barletta-Andria-Trani hanno mantenuto invariata la loro superficie vitata.
- L’uva prodotta nel 2022 è stata di 16.4 milioni di quintali, con un incremento del 12.4% rispetto al 2021. Anche in questo caso, la provincia di Taranto ha fatto registrare il maggior aumento (+122%), passando da 1,460 mila quintali a 3,247 mila quintali. Le altre province hanno avuto variazioni molto modeste, tra il -0.5% di Bari e il +2.3% di Lecce. Foggia e Barletta-Andria-Trani hanno prodotto la stessa quantità di uva sia nel 2021 che nel 2022.
- La resa media dell’uva è stata di 179 quintali per ettaro, con un aumento del 5.9% rispetto al 2021. La provincia con la resa più alta è stata Foggia (289 quintali per ettaro), seguita da Barletta-Andria-Trani (182 quintali per ettaro). La provincia con la resa più bassa è stata Lecce (66 quintali per ettaro).
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