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Carato Venusio Aglianico del Vulture DOCG Superiore 2017 Cantina di Venosa


Torno a scrivere di una degustazione dopo tantissimo tempo. I tantissimi impegni di lavoro (N.B. non lavoro nel mondo del vino da tantissimi anni) me lo impediscono, inoltre nel corso degli anni i miei interessi sono anche cambiati, pertanto la voglia di scrivere è sempre meno. Tuttavia di recente ho avuto la possibilità di degustare un vino di una cantina di cui ho sempre sentito parlare bene, ma che per un motivo o per un altro non ho mai avuto l’occasione di fare. La cantina è la Cantina di Venosa, il vino invece, il buonissimo Carato Venusio, un Aglianico del Vulture DOCG Superiore vendemmia 2017.

Cantina di Venosa è una delle cantine più antiche e affascinanti dell’Italia meridionale, situata nella pittoresca città di Venosa, in Basilicata. La cui storia affonda le radici nell’antichità, risalendo a tempi lontani, quando la regione era conosciuta come la Lucania. Venosa era già nota nell’antica Roma per la produzione di vino, e le colline circostanti erano coperte da vigne rigogliose. Terreni di origine vulcanica, ricchi di minerali, l’altitudine e il clima mediterraneo della zona forniscono un ambiente ideale per la coltivazione delle uve. Le giornate soleggiate e le notti fresche contribuiscono alla maturazione delle uve e alla conservazione dell’acidità. Non a caso qui la vocazione vinicola è millenaria.

La cantina ha continuato questa tradizione millenaria, diventando una delle più rinomate della regione. Costituita nel 1957, da 27 soci promotori, conta oggi 350 soci con una superficie di 800 ettari circa, la maggior parte nel Comune di Venosa. Come tante altre cantine della zona, anche Cantina di Venosa negli ultimi anni ha fatto grandi progressi nella produzione di vino di alta qualità, impegnandosi nella modernizzazione dei metodi di produzione, senza però abbandonare le radici e le tradizioni vinicole locali.

Nel corso degli anni, Cantina di Venosa ha ottenuto riconoscimenti e premi per i suoi vini, che spaziano da bianchi freschi e fragranti a rossi robusti e complessi. Molti di questi vini sono realizzati utilizzando ovviamente varietà di uve autoctone, che contribuiscono a dare loro un carattere unico legato al territorio. In particolare quelli a base di Aglianico, hanno ottenuto riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale, e contribuito a migliorare la reputazione dei vini della regione in un mercato sempre più globale e competitivo.

Proprio l’Aglianico è il vitigno utilizzato per produrre il vino che mi preparo a farvi conoscere. L’Aglianico del Vulture è uno dei vini rossi più rinomati e distintivi dell’Italia meridionale, prodotto nella regione della Basilicata, in particolare nelle zone vulcaniche del Monte Vulture. Questo vino è noto per le sue caratteristiche uniche, che lo rendono un’esperienza vinicola straordinaria. È considerato uno dei vitigni più antichi al mondo ed è noto per la sua capacità di produrre vini di grande struttura e complessità. Tutte caratteristiche che ritroviamo nel buonissimo Carato Venusio di Cantina di Venosa.

Carato Venusio Aglianico del Vulture DOCG Superiore 2017

Il Carato Venusio Aglianico del Vulture DOCG Superiore rappresenta uno dei vini di punta della cantina, e viene prodotto, almeno questo è quello che si legge sull’etichetta, in quantità limitata solo nelle annate migliori. Il vino è ottenuto da una leggera “surmaturazione” delle migliori uve Aglianico aziendali. Le uve rimangono sulla pianta fino alla prima decade di novembre, epoca della loro vendemmia. Le uve vengono raccolte a mano nelle prime ore del mattino, e dopo una attenta selezione vengono trasportate immediatamente in cantina per la lavorazione.

La vinificazione avviene in piccoli fermentini a temperatura controllata per circa due settimane. Fermentazione alcolica e malolattica completamente fatta in acciaio inox. Dopo questa prima fase, il vino viene affinato in barrique per almeno 18 mesi e almeno altri 12 mesi in bottiglia prima della sua commercializzazione.

Il Carato Venusio Aglianico del Vulture DOCG Superiore vendemmia 2017 di Cantina di Venosa, quello che ho bevuto io almeno, si presenta con un bellissimo colore rosso rubino intenso, pieno, come quello un vino appena prodotto. In breve da subito l’idea di poter reggere ancora molti anni di affinamento in bottiglia. Al naso quella sua caratteristica distintiva, la leggera surmaturazione delle uve, è immediata, ma al tempo stesso molto misurata, anzi molto ben misurata.

I profumi sono netti e distinti, profumi che ricordano i frutti di bosco, mora e ribes in primis, misti a sentori di spezie, cannella, vaniglia, insomma un bello spettro aromatico, in una parola opulento. In bocca è pieno, rotondo, con tannini morbidi, e una buona persistenza finale. L’etichetta riporta una gradazione alcolica del 15%, ma confesso che tutti quei gradi non si sentono per nulla. In conclusione un vino sicuramente molto bene fatto e meritevole di essere bevuto. Prezzo intorno ai 24,00 euro sull’e-commerce aziendale.

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Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

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