Di Luciano Pavesio
Un tavolo di confronto con Istituzioni, enti pubblici e mondo del lavoro per portare all’attenzione l’impegno e le iniziative promosse dal Consorzio per la Tutela del Barolo e del Barbaresco sul tema della gestione e delle condizioni dei lavoratori impiegati in vigna.
Il 30 e 31 gennaio, i prestigiosi spazi di OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino – accoglieranno buyer, operatori del settore vitivinicolo, commercianti, ristoratori, importatori italiani e internazionali e appassionati nell’ambito dell’evento Grandi Langhe 2023, una due giorni di presentazioni e anteprime sulle ultime annate in commercio di Langhe e Roero.
Organizzato e promosso dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dal Consorzio Tutela Roero, con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno di Intesa Sanpaolo, la manifestazione annovererà più di 240 cantine che presenteranno le proprie etichette nei suggestivi spazi di OGR nel capoluogo piemontese, luogo strategicamente confermato per il secondo anno di seguito per rimarcare la crescita nazionale e internazionale della manifestazione e consolidare il rapporto con la città di Torino.
Novità di questa edizione è la partecipazione, attraverso un grande banco d’assaggio, del Consorzio Tutela Nebbioli Alto Piemonte, a conferma che l’obiettivo degli organizzatori è quella di tendere la mano ad altri territori per rappresentare al meglio l’intera regione vitivinicola piemontese.
“Più di 240 produttori sono pronti a presentarsi e a presentare le nuove annate, e il nostro territorio, in modo coeso e unitario, sempre alle OGR Torino. Dopo il successo dello scorso anno, abbiamo voluto infatti confermare Torino come città per la nostra manifestazione come segno di crescita a livello internazionale, attirando buyer da tutto il mondo grazie al mercato e alle azioni di promozione e formazione in essi svolti, e al contempo stringere i legami col territorio delle Langhe, del Roero e del Piemonte in generale” afferma Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco.
“Questa seconda edizione di Grandi Langhe a Torino sottolinea la rilevanza internazionale assunta dall’evento” – aggiunge Francesco Monchiero, presidente del Consorzio di Tutela Roero – “Il coinvolgimento di buyer stranieri provenienti da oltre 30 Paesi e la possibilità di incontrare operatori del settore piemontesi e italiani direttamente sul territorio consentirà ai produttori di consolidare i rapporti commerciali esistenti e svilupparne di nuovi rafforzando i legami con l’estero e promuovendo le nostre denominazioni già portavoce dell’eccellenza italiana nel mondo”.
Grandi Langhe 2023 ospiterà, nella giornata di apertura del 30 gennaio dalle ore 10.45, l’evento CHANGES momento di dibattito e confronto, aperto al pubblico previa registrazione, sui grandi temi legati al mondo del vino e della sua produzione.
L’edizione 2023 di CHANGES si concentrerà sul tema: “Gestione della manodopera in vigna: fenomeno, problematiche e possibili soluzioni”. nel quale saranno affrontati gli aspetti etici, sociali e di sostenibilità che caratterizzano la produzione vitivinicola sul territorio langarolo.
Il palinsesto dell’evento, condotto e moderato dalla giornalista di Radio24 Valentina Furlanetto, autrice del libro “Noi schiavisti”, prevede, nella prima parte, gli interventi di:
- Jean-Renè Bilongo, Presidente dell’Osservatorio Placido Rizzotto
- Davide Donatiello, docente di Sociologia dell’Università di Torino e ricercatore di FIERI – Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione.
Saranno presentati i risultati di rapporti, analisi e ricerche sul tema delle condizioni dei lavoratori nel settore dell’agroalimentare a livello nazionale e locale.
A seguire, dalle ore 11.30, il via alla tavola rotonda (talk show) di approfondimento con la partecipazione di:
- Matteo Ascheri,Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
- l’On. Monica Ciaburro,componente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati
- la dott.ssa Francesca Dentis,Sostituto Procuratore della Repubblica di Asti
- Stefano Quadro,Segretario Generale di Confcooperative Piemonte
L’evento sarà l’occasione per presentare iniziative e progettualitàideate dal Consorzio Tutela Barolo e Barbaresco, in collaborazione con alcuni comuni delle Langhe, Confcooperative, Humus Job – Accademia della Vigna e le organizzazioni professionali agricole, per contrastare i comportamenti non eticamente corretti che possono danneggiare l’intera filiera e incidere negativamente sulla sostenibilità dell’intera produzione di qualità dei territori delle Langhe e del Roero.
Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri:
- 542 aziende vitivinicole associate
- 10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2214 ettari; Barbaresco 812; Dogliani 761; Diano d’Alba 209; Barbera d’Alba 1672; Nebbiolo d’Alba 1125; Dolcetto d’Alba 927; Langhe 2396 ettari (di cui 939 Langhe Nebbiolo).
- 66 milioni di bottiglie prodotte.
- 9 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga).
II Consorzio di Tutela Roero in numeri:
- 250 aziende vitivinicole associate
- 1300 ettari di vigneti
- 7,5 milioni di bottiglie
- Una denominazione tutelata che si esprime in 5 tipologie (Roero Bianco, Roero Bianco Riserva, Roero Rosso e Roero Rosso Riserva e Roero Spumante)