La forte svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro ha reso il mercato americano particolarmente appetibile. Le importazioni di vino sono cresciute del 4% in dollari americani a 7.7 miliardi di dollari, quindi mantenendo la traiettoria degli ultimi anni. Con il cambio a 1.05 rispetto a 1.18 dello scorso anno, la traduzione in euro genera un dato in crescita del 17% per 7.3 miliardi di euro. Anche nel 2022 i vini francesi hanno registrato un andamento leggermente migliore di quelli italiani, +18% contro +16%. Cumulandolo con quanto successo negli anni recenti, i vini francesi crescono del 9% annuo dal 2017 a questa parte, quelli italiani del 6%. Dopo Italia e Francia, a una distanza comunque abissale, si impongono i vini neozelandesi. Passiamo a un’analisi più dettagliata, sottolineando che i numeri sono disponibili su Solonumeri e che, purtroppo, le rilevazioni sui volumi importati in USA non sono realistici e dunque omettiamo di analizzarli.
- Le importazioni americane di vino di 7.3 miliardi di euro si compongono di circa 4.9 miliardi di vini fermi in bottiglia (+16% nel 2022, +4% annuo in euro all’anno nel quinquennio), circa 0.5 miliardi di euro di vino sfuso (+20% e +8% annuo dal 2017) e poco più di 1.9 miliardi di euro di vini spumanti, categoria questa in forte crescita, +20% nel 2022 e +12% annuo dal 2017 al 2022.
- La leadership della Francia si “amplia” raggiungendo il 36% dei vini importati, mentre quella italiana cala leggermente al 31.8%. Se escludiamo l’eccezionalità del 2020, i vini italiani stanno mantenendo le loro posizioni, mentre i vini francesi stanno guadagnando quote (erano sotto al 30% fino al 2016) nei confronti dei vini sudamericani e australiani.
- Anche se le distanze si stanno assottigliando, l’Italia resta leader nella categoria dei vini fermi in bottiglia, con 1.6 miliardi di euro rispetto a 1.45 della Francia. L’Italia di nuovo cresce sui 5 anni come il mercato (+4% annuo), i vini francesi vanno a una velocità molto superiore (+7%).
- Il mercato dei vini sfusi resta dominato da Cile, Australia e Nuova Zelanda, mentre in questo comparto Italia e Francia non superano di molto il 10% del mercato ciascuno.
- Venendo alla categoria degli spumanti, qui il passo dei vini italiani è superiore a quello di quelli francesi. Nel 2022 i nostri spumanti sono cresciuti del 25% a 675 milioni di euro, mentre quelli francesi sono a +18% per 1.1 miliardi di euro. Anche nel medio termine, a fronte di un mercato a +12% annuo, l’Italia è a +14% mentre la Francia è a +10%.
- Bene, vi lascio alle tabelle e ai grafici.
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