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Crimson Wine, la crisi USA si fa sentire (risultati a settembre 2025)


Con un po’ di ritardo, scrivo su Crimson Wine, commentando i dati del 2024 ma, a questo punto, anche quelli dei nove mesi del 2025. Come sapete, se avete letto il primo post, Crimson Wine è un operatore integrato americano con circa 73 milioni di euro di fatturato nel 2024 e una buona esposizione alle vendite dirette (circa il 38% del fatturato). Il fatturato è rimasto costante nel periodo 2022-2024, sulla base di 400 mila casse vendute, ma sta crollando nei primi 9 mesi del 2025 (-11%), anche a causa dei problemi commerciali con il Canada. Nei commenti del management, il segmento dei vini meno pregiati (sotto i 15 dollari, ma sempre di più anche quelli fino a 25 dollari) è quello che sta soffrendo di più. Il grafico che allego dice tutto: al 12 novembre, il titolo ha perso il 21% da inizio anno e il 26% rispetto al 12 novembre 2024. Grafico allegato.

Passiamo a un breve commento dei dati principali.

  • I ricavi netti nel 2024 sono cresciuti dell’1% a 73 milioni di dollari, in un contesto di generale stagnazione del settore. Le vendite dirette sono cresciute del 2%, quelle all’ingrosso dello 0,6%, anche se, allargando lo sguardo al passato, è proprio nel segmento all’ingrosso che la crescita è stata più marcata (+24% dal pre-Covid rispetto al +4% del segmento DTC).
  • Il margine lordo è stato in leggero miglioramento dal 46,5% al 48%, ma è stato più che compensato dall’incremento dei costi generali, che hanno portato l’utile operativo al breakeven, dai 2 milioni del 2023. Il bilancio chiude con 1 milione di utile, rispetto ai 3 del 2023 che però beneficiavano di partite straordinarie.
  • Dal punto di vista finanziario, il 2024 si chiude con 4 milioni di cassa, in leggero calo rispetto ai 5 dell’anno precedente, interamente giustificato da 2,4 milioni di riacquisto di azioni.
  • I problemi sorgono nel 2025, e sono coerenti con le notizie che ci arrivano da oltreoceano relativamente alle vendite e ai consumi di vino. Nei primi 9 mesi a settembre 2025, le vendite calano dell’11%, e il margine lordo passa dal 49% al 46.2%, per una perdita in valore assoluto del 16% o 4 milioni di dollari. Le vendite all’ingrosso sono calate del 14% a 24 milioni (da 28), penalizzate da minori spedizioni negli USA (–3m) e minori esportazioni specialmente verso il Canada che ha sospeso per alcuni mesi l’import di vino USA per le ben note tensioni commerciali, solo parzialmente recuperate a fine del terzo trimestre. Le vendite 2025 nel canale DTC sono scese del 4% a causa di minori abbonamenti al wine club e alle minori visite in cantina.
  • L’utile netto dei nove mesi è stato in pareggio, ma soltanto grazie a un rimborso assicurativo di 2.5 milioni per gli incendi di qualche anno fa.
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Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino

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