La vendemmia in Cile del 2025 si ferma a 8,4 milioni di ettolitri, secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura cileno, registrando un calo del 10% rispetto ai 9,3 milioni del 2024 e attestandosi al livello più basso dell’ultimo decennio. Dal picco di 13,4 milioni di ettolitri toccato nel 2021, la produzione cilena ha subito un crollo cumulato del 38%, perdendo oltre 5 milioni di ettolitri in soli quattro anni. Un tempo “patria” dei vini rossi, il Cile sta subendo l’impatto del cambiamento dei gusti mondiali: nel 2025 la produzione di vino rosso nella categoria DOC (l’unica in cui vengono forniti dettagli) è scesa al circa il 60% della produzione totale, 10 punti in meno rispetto a quanto accadeva nel 2015. Proprio il Cabernet Sauvignon è sceso al 28% della produzione totale.
Viste le difficoltà nelle esportazioni che il Cile ha mostrato nel primo semestre 2025 (-2% e -5% rispettivamente), dopo il rimbalzo del 2024, questo calo della produzione potrebbe rappresentare il calo necessario per riequilibrare il settore vinicolo nazionale.
Passiamo ad analizzare i dettagli.
- L’analisi della ripartizione per categoria qualitativa conferma l’esposizione principalmente ai vini DOC, che rappresentano l’82% della produzione con 6,9 milioni di ettolitri. Proprio il segmento DOC ha subito la contrazione più marcata anche in termini relativi, con un calo del 14% rispetto al 2024 (8 milioni di ettolitri). I vini non DOC mostrano invece un andamento controcorrente, +17% a 1,4 milioni di ettolitri, mentre i vini da tavola rimangono marginali con appena 100mila ettolitri, in lieve ripresa rispetto ai minimi toccati nel 2024.
- L’aspetto più rilevante della vendemmia 2025 riguarda la drastica riduzione della produzione di vini rossi. I rossi DOC sono scesi a 4,2 milioni di ettolitri, con un crollo del 44% rispetto ai 7,4 nel 2021. Anche i vini bianchi sono diminuiti rispetto al picco del 2021, ma “solo” del 21%, a 2,7 milioni di ettolitri. La composizione percentuale si è conseguentemente spostata: i rossi rappresentano oggi il 60% della produzione DOC, contro il 40% dei bianchi.
- La ripartizione per vitigno dei vini DOC conferma il Cabernet Sauvignon come il principale vitigno, con il 28% della produzione. Seguono il Sauvignon Blanc con il 16%, lo Chardonnay con il 12% e il Merlot con l’11%. Il Carmenère rappresenta il 7% della produzione DOC. Completano il quadro la Syrah (4%) e il Pinot Noir (3%), mentre la categoria “Altri” raccoglie il 19% della produzione, segnalando una graduale “diversificazione” verso nuovi vitigni.
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