“Da circa un secolo – ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno – le nostre uve di Moscato bianco accompagnano da Natale a Capodanno i momenti conviviali delle famiglie in oltre 100 Paesi. Una tradizione che si ripete ma che non esclude nuove forme di approccio della nostra denominazione: Asti Spumante e Moscato d’Asti sono infatti 2 prodotti naturalmente low alcohol (da 5 a 12 gradi) vocati alla mixology ma anche ai consumi a tutto pasto, a partire dalla cucina asiatica”.
Secondo il Consorzio Asti Docg, le due tipologie chiuderanno l’anno con circa 85 milioni di bottiglie equivalenti, in decrescita (-4%) rispetto al 2024 ma con un significativo recupero nell’ultimo trimestre (+6%), in particolare per il Moscato d’Asti, che terminerà il 2025 in linea con l’anno precedente.
Fonte: https://www.bereilvino.it/feed/

