La produzione di vino pugliese ha seguito un andamento crescente negli ultimi anni, fino a raggiungere il 20% del vino italiano. Si tratta di un livello paragonabile a quello del Veneto, anche se le differenze sono importanti, a partire dal tipo di produzione (ben bilanciata tra vini rossi e bianchi – in forte crescita questi ultimi – contro la vocazione bianchista e spumantistica del Veneto) fino alle categorie qualitative (soprattutto vini da tavola in Puglia, molto vino DOC in Veneto). Forse il dato più rilevante di questo post è che la Puglia è una delle poche regioni in Italia in cui la produzione 2019 non è calata grazie al boom della produzione di vino bianco, totalizzando nel complesso 9.8 milioni di ettolitri (10.6 compresi i mosti), rispetto a un calo del 9% a livello italiano. Siamo dunque di quasi il 50% sopra la produzione media degli ultimi 10 anni, per questa regione che produce oltre il 40% di tutto il vino da tavola italiano. Passiamo a un breve commento dei dati, che come sapete sono replicati nella sezione Solonumeri del blog.
- La Puglia ha avuto una produzione stabile nel 2019 secondo i dati ISTAT di 9.77 milioni di ettolitri, cui si aggiungono 0.8 milioni di ettolitri di mosto per raggiungere 10.58 milioni, vicinissimo ai 10.63 registrati nel 2018, picco degli ultimi anni. Infatti, siamo il 43% sopra la media decennale per la produzione di vino e del 48% per quella totale con dentro i mosti.
- La forte espansione della produzione è nel segmento dei vini bianchi che toccano 5.22 milioni di ettolitri nel 2019, record storico, del 76% sopra la media storica e del 13% in più del 2018, mentre per i vini rossi la vendemmia 2019 ha visto un calo del 13%, non distante dal dato italiano di -9%.
- La categorizzazione qualitativa del vino pugliese resta piuttosto povera, con una quota del 75% del prodotto nei vini comuni (60% negli ultimi 10 anni) e solo il 7% (12%) nei vini DOC. Il 2019 come e più del 2018 si è mosso in questa direzione, con un incremento dei vini comuni del 6% a 7.3 milioni di ettolitri e un calo dei vini DOC e IGT del 6% e del 19% rispettivamente.
- Questo spostamento verso i vini bianchi è collegato alla crescita dei vini di qualità, visto che le principali DOC pugliesi che saltano in mente sono rosse. Infatti nei vini rossi il 9% è DOC (anche in un anno non eccellente come il 2018), mentre solo il 5% dei bianchi lo è. Per converso il vino bianco si trova concentrato nella categoria degli IGT, che rappresentano il 23% della produzione contro il 14% dei vini rossi.
- Infine, due parole sulle superfici vitate, che ISTAT vede in crescita del 2% in Puglia a 86370 ettari, per una resa per ettaro dunque stabile nell’anno a un livello molto elevato di 167 quintali per ettaro.
…ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco