Con un balzo del 21% sul 2020 (26% sul 2019) la Danimarca si dimostra uno dei mercati più dinamici del mondo per il vino. Non avendo una produzione propria possiamo prendere i 2.2 milioni di ettolitri di importazioni come “consumo apparente” dei danesi. Per questo volume, spendono 826 milioni di euro nel 2021, dimostrandosi un mercato con un prezzo medio piuttosto elevato (3.76 euro al litro). Dopo qualche anno difficile, la Francia domina. Nel 2021 la crescita del vino francese ha superato il 40%, 247 milioni di euro, per una quota sul mercato del 30%, contro il 26% del 2020 e il 25% del 2019. Per il vino italiano è stato un anno con il segno più, 13% a 168 milioni di euro, ma i nostri prodotti calano in termini relativi dal 22% al 20% del mercato. Dopo Italia e Francia, francamente c’è poco da commentare: sono molto buoni i dati dei vini americani, ma più o meno ogni paese esportatore ha raggiunto nel 2021 il suo massimo storico.
Entrando nelle categorie, le gerarchie sono le medesime. La Francia ha il 29% del mercato del vino fermo in bottiglia contro il 23% dell’Italia, mentre controlla il 60% del mercato degli spumanti, con una crescita fortissima nel 2021 (+52%, rispetto al +12% dello spumante italiano).
Vi lascio ai grafici, ricordandovi che le tabelle complete sono disponibili nella sezione Solonumeri (Danimarca – valore / volume).
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