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Guido Berlucchi – risultati 2021

Guido Berlucchi ha riportato 49 milioni di euro di fatturato nel 2021, con un incremento del 9% rispetto al 2020 e del 15% circa sul 2019. L’andamento mostra una progressione costante e certamente non influenzata dal Covid, presumibilmente grazie alla forte esposizione dell’azienda al canale della grande distribuzione italiana. Nell’anno tuttavia si registra una forte contrazione dei margini di profitto (margine EBITDA sceso dal 17% del 2020 al 12% del 2021, ma in passato la media era più vicina al 20%), giustificata dagli amministratori con “l’aumento del costo dell’uva propria e dell’uva acquistata a partire dalla vendemmia 2017, colpita da una grave gelata privaverile”. Nel prendere atto di questa situazione, notiamo che sia Ca del Bosco che Ferrari hanno avuto nel 2021 un anno particolarmente positivo dal punto di vista dei margini, presumibilmente dovuto alla diversa esposizione e composizione del prodotto venduto (in termini di annate). Berlucchi ha dunque chiuso il 2021 con un utile quasi dimezzato, anche per colpa degli ammortamenti generati dalle rivalutazioni ai fini fiscali. La struttura finanziaria continua però a migliorare, con un debito netto che scende da 42 a 37 milioni di euro, principalmente per la contrazione del capitale circolante (che ha contribuito con 4 milioni di euro). Nella relazione degli amministratori si menziona un andamento positivo delle vendite 2022 fino alla data di redazione del bilancio.

Passiamo a una breve analisi dei dati.

Le vendite di 49 milioni sono concentrate in Italia, e crescono del 9%, con un incremento del 22% per la parte estera che però rappresenta soltanto 2.2 milioni di euro sul totale.

La pressione sui costi delle materie prime è molto evidente scorrendo il bilancio: il costo degli acquisti è cresciuto dal 30% del fatturato nel 2019, al 35% nel 2020 e al 40% nel 2021 e dunque giustifica pienamente il calo del margine EBITDA dal 19% del 2019, al 17% del 2020 e al 12% del 2021. Nel 2020 probabilmente le misure speciali per compensare dagli effetti del Covid hanno aiutato Berlucchi (per esempio i costi del personale erano scesi leggermente). L’EBITDA in valore assoluto cala dunque a 6 milioni dai 7.6 del 2020, per determinare un utile operativo di 2.6 milioni ulteriormente appesantito dai nuovi (“falsi”) ammortamenti sulle rivalutazioni.

L’utile netto chiude a 2.3 milioni contro 4.2 del 2020 e 5.2 del 2019, che è stato trattenuto dall’azienda, che non ha distribuito dividendi (gli azionisti si erano pagati un rilevantissimo dividendo straordinario nel 2016).

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