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Vranken Pommery – risultati primo semestre 2025


Tempi duri per Vranken Pommery. A causa dell’indebitamento molto elevato (qui sul blog segnalato diverse volte, 756 milioni nel primo semestre a fronte di 679 milioni di magazzino) e nonostante il miglioramento dei margini, l’assemblea degli azionisti di giugno 2025 ha approvato la dismissione di un marchio (Heidsieck & Co Monopole) e la vendita di parte del magazzino. La dismissione di Heidsieck è stata poi annunciata a inizio ottobre e il compratore è… Lanson BCC, che ha accettato di pagare 50 milioni per il marchio, oltre a un sovrapprezzo per il magazzino. L’operazione diventerà efficace al 1 gennaio 2026. Nel frattempo la cura dimagrante ha già riguardato gli investimenti (4 milioni nel semestre contro 10 del semestre 2024) e il taglio del dividendo (contro 7 milioni pagati nel semestre 2024).

I risultati del primo semestre vedono un fatturato quasi stabile a 110 milioni, un EBITDA che cala del 7% a 21 milioni (ma contro un dato record del 2024), e una perdita netta di 1.4 milioni di euro, come da copione nel “primi semestri” delle aziende dalla Champagne, anche se nel caso di Vranken Pommery il secondo semestre dell’anno scorso fu particolarmente negativo.

Ah, dimenticavo, l’azienda cambierà anche nome, diventando Maison Pommery & Associati.

Passiamo a una breve analisi dei dati del semestre.

  • Le vendite sono praticamente stabili a 110 milioni, ma con un forte rimbalzo della Francia (+19% a 48 milioni), un calo del 4% dell’Europa e un -23% nel resto del mondo a 22 milioni, il valore più basso da quando il processo di forte internazionalizzazione del gruppo è iniziato.
  • Nel commento ai risultati, il management sottolinea il buon andamento di Champagne Pommery, che è cresciuto del 4,7%.
  • I margini sono in leggero calo rispetto al 2024, anche se da un livello molto più elevato rispetto agli anni precedenti. Secondo il management, la riduzione dell’EBITDA da 23 a 21 milioni deriva da fattori esterni all’attività, come le minori sovvenzioni ricevute. Con ammortamenti leggermente inferiori (a causa di un taglio degli investimenti) e qualche risparmio di oneri finanziari (dopo l’esplosione del 2024), la perdita netta si riduce leggermente, da 1,9 a 1,4 milioni di euro.
  • Ovviamente, la parte finanziaria è al centro dell’attenzione. Il debito sale di 26 milioni rispetto a giugno 2024, da 730 a 756 milioni (nel periodo dell’anno in cui è più elevato), mentre il magazzino sale soltanto di 11 milioni di euro, a 679 milioni, il tutto nonostante la cura dimagrante su investimenti e dividendi. Da qui la decisione di cedere il marchio Heidsieck, che porterà 50 milioni di euro di “ribilanciamento” tra debito e magazzino.


Fonte: http://feeds.feedburner.com/INumeriDelVino

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