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Indebitamento e leva delle principali aziende vinicole – dati Mediobanca 2024


Chiudiamo la carrellata dell’analisi dei dati di Area Studi Mediobanca con l’analisi della leva finanziaria delle aziende vinicole italiane con un fatturato superiore a 100 milioni di euro. Il dato della tabella è il debito finanziario lordo, quindi senza aver dedotto l’attivo finanziario, mentre i dati sui rapporti di indebitamento (sul patrimonio netto e sul valore aggiunto) si riferiscono al debito netto, quindi post-deduzione dell’attivo finanziario.

Qualche giorno fa, nella carrellata generale del rapporto, avevamo evidenziato un calo del debito cumulato di queste aziende, da circa 2,56 a 2,37 miliardi di euro tra il 2023 e il 2024. Se si combina questo con l’incremento del patrimonio netto, da circa 4,6 a 4,9 miliardi, anche supportato dalle rivalutazioni, si arriva a un rapporto debito su patrimonio di circa 0,5 (0,55 lo scorso anno). Quando si confronta con il valore aggiunto di 1,3 miliardi di euro (+9%), si ottiene un multiplo di 1,8 volte (2,2 nel 2023). Siamo ben dentro il range storico di 0,5-0,6 volte nel primo caso e di 1,5-2,2 volte per il secondo indicatore.

Passiamo dunque a commentare qualche dato insieme, non senza aver prima notato che fino al 2024 non si evidenziano situazioni critiche tra queste varie aziende. Ben sappiamo che le cooperative tendono ad avere di rapporti di indebitamento più aggressivi delle aziende, ma sono “scudati” dalla loro struttura societaria particolare.

  • L’azienda con il maggiore debito in valore assoluto resta Antinori, pur mostrando un calo del 9% rispetto al 2023. Ben sappiamo che il debito deriva dalla gigantesca (nel nostro panorama) acquisizione negli USA di Stags Leap. Detto questo, il rapporto sul valore aggiunto è sceso da 2,2 a 1,9 volte, quindi è allineato alla media del settore in Italia (effettivamente Antinori rappresenta un quarto del debito cumulato di queste aziende) e, se rapportato al patrimonio netto, è a 0,3, quindi sotto la media del settore.
  • Se scorriamo la classifica, Cantine Riunite (consolidato) viene dopo Antinori, poi Argea, Caviro e Italian Wine Brands.
  • Se guardiamo ai rapporti di indebitamento, La Marca ha il livello più alto sia rispetto al valore aggiunto (3,8, circa stabile rispetto al 2023) sia rispetto al patrimonio (3,1 contro 3,3 del 2023). Poi viene la “nuova entrata” Cantine Ermes a 3,7, Mezzacorona e Caviro entrambe a circa 3 volte, Argea e Cevico a 2,6, e poi Zonin a 2,2, per quanto riguarda il rapporto sul valore aggiunto (il più interessante a mio modo di vedere, visto che confronta il debito con una misura di generazione annua di valore).
  • Se guardiamo il rapporto debito su patrimonio, dopo La Marca viene Cantine Ermes a 2,2 volte, Mack & Schuhle a 1,9 volte, Schenk a 1,3 e Cantine Riunite a 1,2, insieme a Tenute Piccini e Vivo Cantine.

Vi lascio alle tabelle.

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