La forte crescita dei prezzi dei vini a fine 2017 in corrispondenza della scarsa vendemmia ha dato una forte spinta al valore delle esportazioni di vino spagnole nei primi mesi del 2018. Infatti, nonostante un calo piuttosto marcato dei volumi (-10%, 10.4 milioni di ettolitri), il valore dell’export è cresciuto dell’8% (1.44 miliardi di euro). Entrambi, il primo nel male e il secondo nel bene sono superiori a quanto registrato da Francia e Italia. Ma i numeri che presentiamo oggi, scaricati dal sito della dogana spagnola (http://aduanas.camaras.org/) sono alquanto strani: il miglioramento del mix di esportazioni è in realtà concentrato proprio nei vini sfusi, che sono quelli che dovrebbero aver perso forza, mentre nel segmento dei vini in bottiglia la Spagna non ha registrato alcun progresso in questi mesi. Dopo anni di stasi invece sembra essersi innescata la rincorsa degli spumanti al primato francese e italiano. Siamo molto distanti, ma anche nel primo semestre 2018 la crescita è vicina al 10%. Paradossalmente, si tratta di una crescita che non collide con la nostra da un punto di vista geografico. I nostri mercati chiave sono anche quelli degli spagnoli, ma loro lì non crescono. I buoni numeri vengono invece da altri mercati, come i paesi nordici e il Canada. Passiamo a commentare qualche dato.
- Le esportazioni spagnole crescono del 7.7% a 1438 milioni di euro nel semestre 2018, nonostante un calo del 10.3% dei volumi a 10.368 milioni di ettolitri. Ne risulta un prezzo-mix di 1.4 euro al litro, sempre bassissimo ma in crescita del 20% sul 2017 (primo semestre).
- Come vedete dalla tabella qui sopra a tirare la crescita sono le esportazioni di vini sfusi, non quelle in bottiglia. Sebbene il vino in formato di meno di due litri continui a essere la parte più importante, 845 milioni, il dato 2018 è per ora stabile. Sono invece in crescita del 30% le esportazioni di sfuso, mentre come dicevamo a 212 milioni di euro riprendono forza le esportazioni di vini spumanti.
- I mercati di destinazione a volume restano molto volatili. La principale resta la Francia con 2.7 milioni di ettolitri, -9%, seguita dalla Germania con 1.9 milioni di ettolitri (stabile). L’Italia come abbiamo visto anche sui nostri dati import è cresciuta, 66% a 0.9 milioni di ettolitri, compensando il calo di Portogallo (0.7 milioni, -24%) e Cina (0.4 milioni -50%).
- Dal punto di vista del valore, Germania e Francia sono ancora i più importanti, in ordine inverito rispetto ai volumi. Le esportazioni in Germania crescono del 12% a 199 milioni, interamente sugli sfusi, dato che sia spumanti (30 milioni) che vini in bottiglia (105 milioni) sono stabili o in leggero calo. In Francia la crescita è molto più marcata, +28% a 189 milioni di euro, guidata ancora dai vini sfusi, anche se gli spumanti (+11%) sono in crescita, ma da valori molto limitati.
- Per concludere, una considerazione sulla Cina, che anche per la Spagna nel 2018 non sta dando soddisfazioni, con un calo delle esportazioni a valore del 15% a 75 milioni di euro, derivante dal forte calo dei volumi di cui abbiamo scritto sopra. Lo zoccolo duro dei vini in bottiglia, comunque, è stabile a 68 milioni di euro.
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