Il quadro delle esportazioni di spumante di questi primi mesi del 2019 è chiaro: mentre il Prosecco continua a crescere senza sosta, gli altri spumanti DOP (Asti compreso) stanno calando pesantemente in alcuni mercati. Le due forze sono quasi pari, tanto che i primi 6 mesi vedono un incremento soltanto del 5% del valore esportato a 683 milioni di euro, che determina un rallentamento della crescita annua sui 12 mesi a +7.5%. Diciamo che un tasso di crescita così basso non si vedeva da ottobre 2010. Quindi, per quanto possa essere una temporanea interruzione, si tratta di un momento molto particolare. Se poi restringiamo l’analisi al solo mese di giugno, beh, allora in questo caso anche il Prosecco stesso non cresce: anche in questo caso si tratta di un dato raro, anzi da quando viene rilevata la serie statistica, non si era mai realizzato. Dunque, sarà anche una nuvola di passaggio determinata dal fortissimo calo degli altri spumanti DOP (-32% nel semestre e -21% negli ultimi 12 mesi) che a un certo punto si esaurirà, ma entriamo nel periodo critico dell’anno con qualche certezza in meno. Passiamo ai dati, invintandovi a guardare i grafici proprio sotto il riquadro verde (a proposito, lo leggete vero?).
- Le esportazioni di spumante sono cresciute del 4.9% a 683 milioni di euro nei primi 6 mesi del 2019, a fronte di un incremento del volume esportato del 5.9% a 1.77 milioni di ettolitri e quindi un leggero calo del prezzo medio di esportazione.
- Dal punto di vista dei prodotti, si amplia ancora di più la forchetta tra il Prosecco, 458 milioni di euro e +17%, e le altre categorie, con l’Asti in calo del 9% a 42 milioni e gli altri spumanti DOP addirittura del 32% a 68 milioni.
- La causa del calo degli spumanti DOP la vedete chiaramente nel grafico qui sopra: le esportazioni verso gli USA sono calate da 70 a 40 milioni di euro (annui) e ora sembra che anche il mercato inglese abbia cambiato direzione. I numeri del semestre sono drammatici: USA -64% a 13 milioni, Svizzera -33%, Svezia -78%, Canada -44%. Si tratta del semestre “debole” ma certamente non è un bel segnale!
- Il Prosecco invece continua a correre, supportato dagli USA, +41% a 132 milioni di euro nel semestre e +32% sugli ultimi 12 mesi. Il mercato inglese è calato del 3% a 130 milioni di euro nel primo semestre, ma ha una stagionalità molto più spiccata nel secondo semestre. Sono molto incoraggianti i dati di tutti gli altri mercati, principalmente europei, che seguono, anche se la distanza è siderale: il terzo mercato per il Prosecco, la Francia, ha avuto spedizioni di 24 milioni di euro.
- Infine, vale la pena spendere una parola per l’Asti, che beneficia della ripresa delle esportazioni in Russia, tornate a essere il primo mercato in ragione d’anno, su un valore praticamente allineato a Russia, Stati Uniti e Germania. Vi lascio alle tabelle.
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