Le esportazioni di vino spagnole arretrano del 9% nel primo semestre 2019, nonostante un discreto incremento dei volumi (+6%) esportati, praticamente vanificando l’ottima performance della prima parte del 2018. Il calo è esteso a tutte le categorie, spumanti compresi. Va menzionato in particolare l’arretramento del vino spagnolo nel suo principale mercato, la Germania, -18%, ma anche la pessima performance in Francia e Cina, che sono mercati piuttosto importanti. Si tratta di una questione di prezzo più che di volumi, anche se la crescita del 6% a 11 milioni di ettolitri (0.7m in più dell’Italia) si concretizza soprattutto per un incremento di 0.5 milioni di ettolitri di spedizioni in Portogallo. Anche per gli spumanti non è stato un buon semestre, a causa dei crolli nel mercato tedesco e francese, non compensati dall’andamento positivo in Giappone, diventato il quarto mercato per importanza (a valore). Visto nel panorama europeo delle esportazioni dei primi 6 mesi, questa è una delle peggiori performance: il mercato si è ripreso del 3-4% rispetto al 2018, con un incremento importante delle esportazioni francesi (+6%) e italiane (+3%): questo calo del 9% è decisamente controcorrente! Passiamo ad analizzare i dati.
- Le esportazioni di vino spagnolo sono calate del 9% a 1306 milioni di euro. Il calo è concentrato nel segmento dei vini sfusi, -23%, che di fatto torna al livello del 2016, 293 milioni di euro. Non sono però positivi neanche i dati del vino in bottiglia, -3.3% a 817 milioni di euro e, un po’ a sorpresa, dei vini spumanti, -8% a 195 milioni di euro.
- I volumi esportati sono cresciuti del 6% a 11 milioni di ettolitri, ossia 0.7 milioni di ettolitri. L’incremento è però molto disomogeneo: in altre parole sono soltanto due i mercati che lo spiegano: il Portogallo, +0.5 milioni di ettolitri e la Russia +0.25 milioni di ettolitri. I dati relativi ai due mercati chiave per i volumi, la Francia e la Germania, 2.7 e 1.8 milioni di ettolitri rispettivamente, sono stabili.
- Passando al valore delle esportazioni, la Germania come dicevamo cala da 199 a 164 milioni di euro, -18%, con una riduzione di tutte le categorie come vedete dalle tabelle, ma chiaramente un impatto forte nel segmento dei vini sfusi. Tiene il mercato americano, +2% a 146 milioni (il più importante per il vino in bottiglia), mentre crolla del 33% la Francia a 133 milioni, che prende in pieno l’onda calante dei prezzi dei vini sfusi. L’altro mercato chiave, sopra i 100 milioni nel semestre, il Regno Unito, scende del 2%, il che non è male vista la situazione locale.
- Il quinto mercato resta la Cina, dove però la Spagna perde terreno per il secondo anno consecutivo e dove il calo si concentra nel segmento ad alto valore, quello dei vini in bottiglia.
- Nel segmento degli spumanti, che valgono 195 milioni, -8%, i dati sono molto volatili, anche data la bassa stagionalità del periodo. Molto negativi sono i dati di esportazione in Germania e Francia (-26%), non compensati dalla forte crescita nel mercato giapponese (+36%).
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