Nonostante lo spostamento della Pasqua avanti di circa 20 giorni rispetto al 2018, le vendite di vino non hanno subito grossi contraccolpi. Soprattutto non lo hanno subito i vini spumanti, che nel 2018 primo trimestre furono in crescita del 18% (per poi calare dell’8% nel secondo trimestre). Ora, sebbene sia difficile stimare l’effetto, il dato dei primi tre mesi proprio degli spumanti a +7% è particolarmente positivo. Paradossalmente l’effetto sembra essere più evidente nel segmento dei vini fermi, che nella GDO sono cresciuti soltanto dello 0.6%, come sempre impattati dal calo dei volumi del 2% circa, un po’ meno pronunciato del solito. Due altre cose vanno sottolineate analizzando questo set di dati: 1) diventa ancora più evidente che in passato il rallentamento dei vini DOC/DOCG che calano forse per la prima volta da quando guardiamo i dati, a vantaggio degli IGT e dei vini da tavola, segno della poca dinamicità dei consumi; 2) i vini bianchi e i vini rosati continuano a crescere più dei vini rossi. Il boom dei vini rosati cui ogni tanto si accenna leggendo qua e là non mi sembra sia rintracciabile in questi numeri. Passiamo a commentare qualche numero, ringraziando come sempre IRI per i dati che gentilmente ci fornisce!
- Le vendite al dettaglio nella GDO (perimetro leggermente allargato rispetto all’ultimo aggiornamento) sono cresciute dell’1.5% a 555 milioni di euro, combinando un incremento dello 0.6% per i vini fermi, del 7% per gli spumanti italiani e del 3% per gli Champagne.
- In termini di volume, i dati restano negativi, -1.3% a 1.66 milioni di ettolitri, essenzialmente spiegato dal calo dei volumi di vino fermo rosso e, sorprendentemente, DOC, rispettivamente giù del 3% a 834mila ettolitri e del 4% a 511mila ettolitri. Ne consegue un effetto “prezzo” del 2.9% per il totale dei vini, 2.4% per i vini fermi, 2.7% per i vini spumanti e +13% (!) per gli Champagne.
- Tra i formati sono stabili le bottiglie 0.75, cresce il bag in box del 10% ma continua a rappresentare soltanto il 3% del totale.
- Passando più nel dettaglio, come potete vedere dai grafici sotto, i vini DOC sono calati leggermente a 238 milioni (-0.6%), sono a +0.9% i vini da tavola a 98 milioni e crescono del 2.6% i vini IGT (125 milioni). Per tipologia, i vini rossi calano dello 0.8% a 266 milioni di euro, i vini bianchi crescono del 2.3% a 177 milioni e poco meglio fanno i vini rosati, +3.7% a 19 milioni di euro. I vini rosati rappresentano dunque il 4.1% delle vendite di vino fermo, una categoria decisamente residuale anche rispetto a quello che rappresentano questi vini in altri mercati.
- Nel segmento degli spumanti, i trend sono quelli degli ultimi trimestri. Calano gli charmat dolci, anche se a un ritmo meno spedito del passato (-4.7% a 10 milioni di euro), sono in crescita del 4.6% i metodo classico a 14 milioni, mentre la parte del leone è sempre fatta da gli charmat secchi (Prosecco in primis) che crescono del 9.6% a 62 milioni di euro. Il loro prezzo medio resta però inferiore a 6 euro al litro contro i 16.3 euro dei metodo classico e… i 42 euro degli Champagne.
- Appuntamento a luglio per i dati del semestre dove l’effetto Pasqua sarà raccordato.
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