Argentina – esportazioni di vino – aggiornamento 2024
Per questo commento sulle esportazioni di vino dell’Argentina mi sono detto: proviamo a dare il file Excel aggiornato e il commento in Word dello scorso anno a ChatGPT e vediamo se riesce a scrivere un buon pezzo… ebbene, gli errori che ha fatto sono incredibili, con mio stupore (si tratta della versione PRO, che costa 229 euro al mese). Per cui al di là dei commenti su ChatGPT (e soci), quello che trovate immediatamente di seguito è il mio commento, mentre alla fine trovate quello di ChatGPT.
Le esportazioni dell’Argentina si stabilizzano a 632 milioni di euro nel 2024, dopo la forte discesa sofferta nel 2023 (-19%). È sempre difficile avere dei buoni parametri di confronto guardando a un anno soltanto, ma possiamo dire che siamo un buon 10-15% sotto le medie storiche. I volumi esportati hanno seguito la stessa strada: stabili sul 2024 ma ovviamente molto sotto il 2023. In realtà questa stabilità nasconde trend molto differenti. I paesi chiave per il vino argentino, Regno Unito e USA sono entrambi in crescita, +3% e +9% rispettivamente, e lo sono anche il terzo e il quarto mercato, Brasile e Canada. La conclusione è che il vino argentino non riesce a “sfondare” in nuovi mercati…
Passiamo a un commento più in dettaglio con grafici e tabelle.
Le esportazioni 2024 dell’Argentina sono cresciute dell’1% a 632 milioni di euro. Il conto in peso argentini non lo facciamo più vista la svalutazione del 200%… La categoria dei vini in bottiglia cresce dell’1% a 576 milioni, i vini sfusi sono ormai marginali, soltanto 44 milioni di euro, +5% comunque nell’anno.
I volumi sono sulla stessa linea, 1.96 milioni di ettolitri. Vi ricordo che la produzione di vino in Argentina nel 2023 (qui il nostro post) è scesa a 9 milioni di ettolitri, mentre quella del 2024 (che dovrebbe influenzare le esportazioni del 2025) è risalita a 11 milioni di ettlitri (qui il nostro post).
Se guardiamo ai principali mercati, gli USA crescono del 9% a 182 milioni di euro e dell’8% in volume a 461mila ettolitri, restando comunque sotto i livelli storici (270 milioni nel 2015). Il Regno Unito è il secondo mercato a quasi 100 milioni e un incremento del 3% sul 2023. È invece più elevato il volume importato rispetto agli USA, 521mila ettolitri, ed è anche più vicino il record storico di esportazioni che è stato di 110 milioni di euro.
Il Brasile diventa un partner sempre più importante, terzo mercato con una crescita del 12% a 92 milioni e una decisa progressione. Più lontano il Canada, che comunque ha avuto un buon anno (47 milioni, +16%).
Dopo questi 4 mercati cominciano le brutte sorprese: -16% in Messico, -25% in Francia, -40% in Cina… e così si arriva al fatidico +1%…
Ecco il commento incredibilmente errato che ha scritto ChatGPT
L’Argentina si aggrappa alla stabilità, ma non decolla: il vino argentino nel 2024
Dopo il brusco rallentamento del 2023, il settore vinicolo argentino tenta di ritrovare un equilibrio. Le esportazioni di vino nel 2024 hanno raggiunto i 684 milioni di euro, registrando un modesto +1% rispetto all’anno precedente, un segnale positivo ma insufficiente per parlare di vera ripresa. Anche sul fronte dei volumi esportati si registra una crescita appena accennata: 785 milioni di litri contro i 776 milioni del 2023 (+1,2%). Il mercato resta in una fase di assestamento dopo la crisi profonda causata dalla vendemmia 2023 (la peggiore degli ultimi decenni), dal calo globale della domanda e dal difficile contesto macroeconomico interno.
Il cambio svalutatissimo e l’iperinflazione galoppante distorcono ogni analisi in valuta locale: per quanto i ricavi possano sembrare in crescita in peso argentino, la realtà è che il valore reale delle esportazioni è praticamente stagnante.
Stati Uniti: ancora primo mercato, ma i segnali restano contrastanti
Gli USA si confermano primo mercato per valore, con 197 milioni di euro (+9% rispetto al 2023). Una ripresa che tuttavia appare più come un rimbalzo tecnico che l’inizio di una nuova fase di crescita strutturale. I volumi non sono disponibili nel dettaglio, ma l’andamento riflette una fase di consolidamento dopo anni di erosione.
Regno Unito e Brasile: due storie diverse, stessa fine
Il Regno Unito, secondo mercato per l’Argentina fino al 2023, subisce un drastico ridimensionamento: -44% a 27,6 milioni di euro, un dato che interrompe un percorso di relativa stabilità. Ancora più drammatico il crollo del Brasile, che dopo anni di crescita si ferma bruscamente: dalle esportazioni per 243 milioni di euro nel 2023 si passa ad appena 20 milioni nel 2024, -92%, un arretramento che riporta il paese ai margini della geografia commerciale argentina.
Gli altri mercati: tra stagnazione e piccoli segnali positivi
Tra i mercati minori, il Canada torna a farsi vedere con 19,4 milioni, mentre il Messico scende a 18,6 milioni (-40%). In Europa, l’Olanda sorprende in positivo con una crescita dell’8% a 5,8 milioni, mentre la Francia cala del 14% a 2,8 milioni. La Cina dimezza le importazioni a 8,7 milioni, confermando le difficoltà strutturali dell’export argentino verso l’Asia. Il Perù è tra i pochi paesi in crescita (+6% a 3,5 milioni), ma resta un mercato marginale.
Conclusione:Il 2024 si chiude con un leggero miglioramento rispetto al disastroso 2023, ma i segnali restano deboli e frammentati. L’Argentina ha bisogno di una strategia commerciale più solida, una valorizzazione dei vini a maggior valore aggiunto e, soprattutto, stabilità macroeconomica interna per poter tornare protagonista nel commercio mondiale del vino.
Se siete arrivati fin qui……ho un piccolo favore da chiedervi. Sempre più persone leggono “I Numeri del Vino”, che pubblica da oltre dieci anni tre analisi ogni settimana sul mondo del vino senza limitazioni o abbonamenti. La pubblicità e le sponsorizzazioni servono per aiutare una missione laica in Perù. Per fare in modo che questo lavoro continui e resti integralmente accessibile, ti chiedo un piccolo aiuto, semplicemente prestando da dovuta attenzione con una visita alle inserzioni e alle sponsorizzazioni presenti nella testata e nella sezione laterale del blog. Grazie. Marco LEGGI TUTTO