Frescobaldi – risultati e dati di bilancio 2022

Nel 2022 Frescobaldi ha toccato quota 155 milioni di euro di fatturato (+19%) ma ha soprattutto raggiunto i margini più alti della sua storia con un rapporto EBITDA su fatturato del 40% e utile operativo su fatturato del 30%. Il ciclo di investimenti è ripreso dopo lo stop del Covid, con ben 27 milioni di investimenti (17% delle vendite) e qualche acquisizione “di contorno”, ma ciò non ha impedito di migliorare ulteriormente la posizione finanziaria, che a fine 2022 raggiunge una cassa netta di 37 milioni di euro. In particolare, Frescobaldi ha investito circa 10 milioni di euro per espandere la superficie vitata. Le previsioni contenute nel bilancio per il 2023 sono molto succinte, ma contengono comunque un messaggio positivo (“Nonostante l’incertezza presente e futura sull’evoluzione del contesto economico globale, per il momento l’attività del Gruppo prosegue senza particolari problemi da segnalare”). Nel 2023 vedremo l’impatto dell’acquisizione della Tenuta Calimaia nel territorio di Montepulciano, con 70 ettari di vite, di cui non si conosce ancora il prezzo (lo sapremo tra un anno…). Passiamo all’analisi dei dati.

• Il fatturato 2022 è cresciuto del 19% a 155 milioni di euro rispetto al 2021 (+27% rispetto al periodo pre-Covid). Per il secondo anno consecutivo l’andamento delle vendite domestiche supera il fatturato. Nel 2022 il fatturato Italia sale del 27% a 60 milioni, contro il +14% delle esportazioni a 95 milioni. Se l’anno scorso potevamo attribuire tale performance al recupero post Covid (visto il forte calo dell’Italia nel 2020), quest’anno la conclusione è diversa, visto che il fatturato italiano è del 33% superiore al 2019 contro +24% per le esportazioni.
• Tale “successo” italiano è anche commentato dagli amministratori che parlano di risultati “straordinariamente positivi”, sottolineando l’oculata politica di aumento dei prezzi nelle fasce basse e la continuità di rifornimenti rispetto a diversi concorrenti che hanno subito l’impatto negativo delle mancanze di scorte.
• L’aumento dei costi sembra essersi fatto sentire in modo soltanto parziale sui conti. Il peso degli acquisti sale dal 19.9% al 20.3% del fatturato ed è molto più che compensato dall’incremento della produttività del personale (costi che salgono in valore assoluto ma scendono di quasi 3 punti percentuali in rapporto alle vendite). Il saldo è quindi positivo, con un margine EBITDA che sale dal 37.3% al 39.7%, per un valore assoluto di 62 milioni, +26%.
• Con ammortamenti stabili (che saliranno a venire visti gli investimenti), l’utile operativo “incamera” tutto l’incremento dell’EBITDA e sale del 38%, per un miglioramento del margine di 4 punti percentualie.
• Con quasi nessun onere finanziario e poche tasse, Frescobaldi raggiunge il suo maggiore utile netto di sempre, 34 milioni, dopo aver dedotto 11 milioni di utili di competenza delle minoranze.
• Dal punto di vista finanziario il 2022 segna un aumento delle disponibilità nette di 9 milioni, che si compone, largo circa dai seguenti movimenti: una generazione di cassa dell’attività di 59 milioni (48 nel 2021), un assorbimento di circolante di 8 milioni (niente nel 2021), investimenti totali per 28 milioni (17 nel 2021), dividendi pagati per 13 milioni (16 nel 2021).
• Il capitale investito sale da 300 a 320 milioni, ma meno degli utili, per cui il ritorno sul capitale investito di Frescobaldi tocca un invidiabile 15% nel 2022.
• Infine trovate un paio di grafici che rapportano l’andamento “indice” del fatturato e dell’utile operativo dell’azienda rispetto al campione Mediobanca (che però si ferma al 2021).