Questo post lo affronto sempre con circospezione, perché la Gerrmania è ovviamente famosa per le esportazioni, ma non di quelle di vino. Eppure, anche in questo settore la Germania ha i suoi buoni “numeri”. Oltre 1 miliardo di euro di esportazioni per 3.7 milioni di ettolitri e alcuni mercati (a guardare il prezzo medio di import) dove il prodotto è molto apprezzato: USA, Norvegia, Svizzera e Cina. Tutto dentro quindi i tedeschi restano una delle 10 potenze mondiali del vino, anche se la loro produzione metà del vino che viene consumato nel paese. Il 2018 in particolare è stato un buon anno, con il record storico di export in valore, non in volume. Olanda e Regno Unito restano le due principali destinazioni, con quest’ultimo (insieme alla Franca) che fornisce un forte contributo al risultato positivo. Passiamo a commentare qualche numero.
- Le esportazioni tedesche toccano quota 1046 milioni di euro nel 2018, con una crescita del 3%, aggiornando il massimo storico precedentemente toccato nel 2013 a 1031 milioni di euro.
- La composizione dell’export è per circa l’80% sul vino fermo in bottiglia e per il 12% rappresentata dagli spumanti. Proprio gli spumanti sono la categoria che più ha contribuito nel 2018, con una crescita del 9% da 118 a 129 milioni di euro, mentre i vini in bottiglia sono passati da 806 a 817 milioni.
- Sull’arco di 5 anni le esportazioni totali sono sostanzialmente ferme, nel caso degli spumanti la crescita media annua è stata del 3%.
- Se guardiamo ai principali mercati, l’Olanda resta la principale destinazione del vino tedesco, con 146 milioni, ma in calo del 7% nel 2018 (stabile rispetto al 2013). Il secondo mercato per importanza è il Regno Unito, che invece è la vera sorpresa di questi dati, in crescita per i tedeschi da 92 a 119 milioni di euro, +29%, recuperando un pezzo del terreno perso nel 2016 (quando le esportazioni toccarono il loro picco a 143 milioni).
- Tra gli altri mercati, vale la pena di sottolineare il balzo dei vini tedeschi nel mercato francese, da 35 a 58 milioni di euro (+67% e +9% medio annuo dal 2013, da 6 a 9 milioni di euro per gli spumanti) e nella repubblica Ceca (+28% a 29 milioni e una crescita annua sui 5 anni dell’11%).
- Oltre al calo del 7% in Olanda, i vini tedeschi hanno avuto un anno negativo in Polonia (-24% a 51 milioni, altrimenti in forte crescita negli anni precedenti) ma anche in Svizzera, (-8% a 51 milioni) e in Cina (-9% a 24 milioni).
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