Gianluca Anzelin è la “prossima grande cosa” del Collio, eppure, in pochi ne narrano le gesta e non me ne capacito. Non l’ho mai incontrato di persona, ma mi basta guardare quelle poche foto che trovi in rete per capire che Gianluca è persona timida e riservata. Sai che novità dirà qualcuno visto che è nato, vive e vinifica a Plessiva, terra di confine ad una manciata di chilometri dalla Slovenia. Di Anzelin ho assaggiato uno strabiliante pinot bianco 2018, a conferma, di quanto vado dicendo da molto tempo, ovvero che il vitigno su cui investire in futuro nel Collio, oltre che all’amato friulano è proprio il pinot bianco. Gianluca ne produce uno dei più espressivi di tutto il Collio ergo della nazione intera. Toccante già dal colore giallo dorato, con profumi intensi di frutta matura (tropicale e agrumi) e fiori bianchi con una deliziosa nota di graffite, mi pare che non si possa più dire minerale. In bocca è pieno ed elegante. Lo scorrere del tempo ne aumenterà il valore.
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