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Eccoci con la prima proiezione OIV sulla produzione di vino mondiale 2018: 282 milioni di ettolitri di produzione. Come dire che dopo uno degli anni più magri, il 2017, è succeduto uno dei più grassi, il 2018. Se non al record produttivo, diversi paesi sono nella fascia alta della loro produzione storica. Stiamo parlando non solo dell’Italia, ma anche di Spagna, Stati Uniti (massimo dal 2004), Argentina, Cile ed Est Europa. Se consideriamo i consumi di vino di circa 240 milioni di ettolitri e gli usi industriali di circa 30, possiamo dire che il deficit produttivo dello scorso anno (quando la produzione ha superato di poco i 250milioni di ettolitri) è stato in parte riassorbito. L’Italia mantiene una quota di mercato del 17% della produzione mondiale, con una prima stima di produzione di vino di 48.5 milioni di ettolitri (escluso mosti e succhi d’uva). Come sempre, una piccola annotazione: per qualche paese come Italia e Francia abbiamo sostituito i dati OIV con quelli ufficiali degli organi nazionali. Le differenze sono minime, ma consentono di mantenere una maggiore coerenza per i lettori del blog. Passiamo ad analizzare i dati in dettaglio.
- Con 282 milioni di ettolitri, OIV stima che la produzione di vino 2018 sia la più elevata da almeno 5 anni (nel 2013 furono prodotti secondo OIV 290 milioni di ettolitri ma secondo i nostri dati la produzione francese e italiana non era corretta, portando il dato a 281), ma probabilmente dal 2004 a questa parte. Il dato è del 5% circa superiore alla media storica di 270 milioni di ettolitri.
- Sebbene sia in Francia che Italia si parli trionfalmente di questa vendemmia, in realtà i dati riportati da OIV (che mi sembrano corretti) sono soltanto il 3-4% superiori alle medie storiche. Il confronto con il 2017 naturalmente è un’altra cosa e vede un incremento a doppia cifra, soprattutto in Francia.
- Dove le cose sembrano essere andate veramente bene è in Est Europa, dove la produzione di Romania e Ungheria è del 40-50% sopra i livelli storici, ma anche Spagna e Germania con 41 e 10 milioni di ettolitri rispettivamente sono del 10% sopra media.
- L’Europa dunque copre il buco dello scorso anno, con una produzione stimata di circa 164 milioni di ettolitri, il 7% più della media storica e un 18% in più del 2017.
- Le oscillazioni sono meno forti nel resto del mondo, dove naturalmente la probabilità che il clima operi in modo omogeneo sono inferiori. In questo 2018 le cose sono andate meglio a Ovest, quindi America, che non a Est (Australia e Nuova Zelanda). L’Argentina quasi recupera la quota 15 milioni di ettolitri del 2013/14, mentre il Cile dopo due anni difficili torna vicino ai 13 milioni di ettolitri. Gli USA realizzano la massima produzione rilevata da quando guardiamo i dati: 23.9 milioni di ettolitri.
- Appuntamento a Aprile 2019 quando avremo più dettagli sulla produzione dell’emisfero boreale!
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